27 juillet 2009

Dubbi linguistici

Ero sull'aereo, ho preso la Lufthansa per tornare. Poco dopo il decollo* è arrivato lo snack con bevanda. Non avendoci nulla da fare (sospesa tra due continenti per me è un limbo tra due vite, una che lascio per sempre e una a cui torno finalmente) leggo l'imballaggio dello snack. Erano salatini molto zezeski. Ed è tornato il dubbio, un dubbio molto nostalgico devo dire perchè c'è l'ho da quando sono piccola, e mi gira in testa con la stessa insolenza infantile di prima, di chi non si vuole arrendere al "è cosi perchè è il mondo degli adulti": ma perchè "consumare entro il" in francese e giapponese è uguale ma in tedesco è MINDESTENS HALTBAR BIS (conservabile almeno fino al)?
Questo è un espressione del fatto che lo stomaco tedesco ti digerisce quello che inizia ad essere avariato per i piu' delicati apparati digestivi francesi giapponesi e italiani?

* Prima che il mio fedele correttore belle me lo facesse gentilmente notare, avevo scritto DECOLLAGGIO....da décollage, francese. Ma decollare significare altra cosa in italien, n'est-ce pas fèfi?!

18 juillet 2009

Ultimo week end in Giappone...

Ieri era l'ultimo giorno di lezione. Dopo mesi e mesi di duro lavoro...! Ultimo giorno di lezione con pranzo con compagni e prof. e party d'addio alla sera. Nel pomeriggio ovviamente ultimi acquisti. Non vedevo l'ora! E il tutto seguito da una bella dormita al sabato mattina, seguita dai fuochi d'artificio sabato sera. Domenica valigie e lunedi partenza. Tutto perfetto.

Se non che...ho pensato bene di cadere dall'altezza di ben 2 gradini di scale venerdi mattina uscendo dal dormitorio per andare a lezione. Risultato: storta alla caviglia. Cortisone e bendaggi. Il mio piede sinistro sembra una mummia, e non posso andare da nessuna parte se non zoppicando.

Fine soggiorno un po' sottotono. Ma almeno le valigie le ho gia' finite e ho una buona scusa per spendere 40 euro e spedirle il giorno prima in aeroporto...:P

15 juillet 2009

留学の感想

 以前アメリカに1年間の留学したことがある。アメリカから帰国したら友達や家族に上手くその1年間で感じたことや考えたことが説明できなかったということに本当に驚いた。特に、留学中に喜ばせてくれたことについてもう一回冷静に省みたら、結局低く評価してしまったことがある。それは、私からすると「成長」と呼ぶが、父に怒られた。何故、あの時喜ばせてくれたことを、帰国の後批判したか、彼には理解できないことだった。しかも、理解してもらおうとしたのに、あくまでも理解してもらえなかった。
 今回もそういうことが起こるだろう。そして、逆に悲しませたことがいつか他の目で見て、意見が変わることもあるだろう。従って、今は日本での留学についての評価などをしたくないと思う。最も危ないことは帰国直前と直後に留学の感想を聞かれることだ。なお、恐ろしく感じているのは意見の変化だけではない。国に残した日本語を勉強する友達にとっては、私が日本での生活は全部素晴らしかったと言うべきだろう。支援と応援してくれた家族のためも、ありがたい気持ちを表すべきであろう。一緒に時間を過ごしてくれた日本人の友達にいやなことを語るのも禁物。国で待ってくれた彼氏に日本での生活のいい点や懐かしい気持ちをあまり言わない方がいいに違いない。結局、留学した人は一番困る。微妙な気持ちを持っているから、時々懐かしくなる一方で、たまに帰国して良かったという風に息をつく。だが、誰かに傷付けるので、それを誰もの前で表してはいけない。つまり、留学から帰った人は、日によって違う気持ちになるので、気を使って、適切に誰にどの気持ちを伝えてもいいかということを考えなければならない。自由に気持ちを伝えるどころではない。
 意見を表現することに注意した方がいいと言いながら、意見を隠してしまう。しかしもちろん私の留学には功罪があったと思う。すこし時間がたったら、友達や家族の気持ちが落ち着くまで待って、頭の中で整理して、たぶん考えをブログで書こうと思っている。ちなみに、昨日父に「日本の留学のためわざと作ったブログはどうなるの?」と聞かれた。日本について言いたいことはまだまだあるし、ブログも記憶も消えないと思うので、今だけは先送りしていただく。

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Shinjuku era così bella stamattina....
Come immaginavo inizio a diventare sentimentale e a vedere tutto con occhi nostalgici.


Poi pero' mi ricordo quanto costa la mozzarella qui (7 euro) e penso MA CHI ME L'HA FATTO FAREEEEE'!?!?!! XD
Vabe non è momento.

12 juillet 2009

Ultimi giorni qui

Domani inizia la mia ultima settimana a Tokyo e in Giappone.
Ho un po' d'ansia. Ma solo perchè ci sono tante cose da fare, tante cose importanti per il futuro a cui pensare con cura. Mio padre dice che è momento di non sbagliare troppo le mosse, e ha ragione.
Pero' sono psicologicamente pronta a fare le valigie. Psicologicamente pronta a buttare un sacco di roba per tornare in Europa leggera, con l'essenziale e basta. Psicologicamente pronta a finire questa esperienza e tornare piena dentro ma leggera, si, decisamente. A parte le super magliette strafighe che si trovano solo qui e di cui non mi priverò! :P

08 juillet 2009

Tanabata a Tokyo Tower


Ho stupidamente perso la mia occasione di scrivere un voto/desiderio quest'anno alla festa di Tanabatahttp://lapeppapolide.blogspot.com/2008/07/festa-di-tanabata.html ma a parte questo ho potuto mettere lo yukata (chimono estivo), le geta (sandali) e salire sulla Tokyo Tower a gratis (la condizione era, appunto, essere vestiti con uno yukata) assieme ai miei amici, goderci la fantastica vista, fare mille foto e cenare insieme.

(la Tokyo Tower formato mini)
C'erano alberelli di bambù appesi per strada (e come fai ad attaccarci il fogliettino col voto?) e in una stazione della metropolitana. Probabilmente anche ai templi? Ma non ho verificato.
Insomma ho festeggiato un Tanabata moderno : )

06 juillet 2009

Un esempio di J-pop

http://www.youtube.com/watch?v=kzNCdnG7CaE&feature=related

窓から流れる景色変わらない この町旅立つ 春風舞い散る桜
憧ればかり強くなっていく
どれだけ寂しくても自分で決めた道信じて
手紙の最後の行があいつらしくて笑える
誰かに嘘をつくような人になってくれるな
父の願いと
傷ついたって笑い飛ばして傷つけるより全然いいね
母の愛
あの空流れる雲思い出すあの頃の僕は
人の痛みに気付かず、情けない弱さを隠していた
気付けばいつも誰かに支えられここまで歩いた
だから今度は自分が誰かを支えられる
まっすぐにやれよそみをはするな下手くそでいい
父の笑顔を
信じることは簡単なこと疑うよりも気持ちがいいね

さよならまた会える日まで不安と期待をせおって
必ず夢を叶えて笑顔で帰るために
ほんとの強さ、ほんとうの自由、ほんとの愛と、ほんとの優しさわからないまま
すすめないから自分探すと心に決めた

春風想い届けて、涙を優しく包んで
必ず夢を叶えて笑顔で帰るために

さよなら叱ることもすくなくなってゆくけれど
いつでもそばにいるから
笑顔で帰るから

どれだけ寂しくても僕らは歩きつつける
必ず帰るから
恋が風に舞う
あなたの誇りになる
いざ行こう

04 juillet 2009

Meteo delle aule d'esame

Avviso per chi da' la certificazione di giapponese domani (Noryoku shiken) *
"The room temperature of the test rooms at some sites might not be adjustable, so dress in a manner that allows you to adapt to the room temperature."

Interpretazione: non provate a lamentarvi, son ca*** vostri se l'aria condizionata è fissa a 20°, oppure se non ce n'è e siete accanto alla finestra, al sole.

Conclusione: abbinamento in voga tratto dalla collezione primavera/estate 2009 Tokyo: un bikini coperto da un giaccone da snowboard.

* Vero.

02 juillet 2009

Ringkomposition

C'entra anche col post precedente, comunque c'è proprio odore di fine, di conclusione, e di soddisfazioni.

Sono solo alcuni esempi, ma i piu' lampanti:
-All'orientamento di settembre, la percentuale di giapponese capito (durante le spiegazioni) era piu' o meno del 30-40% a seconda dell'oratore, per non piu' di 1/3 del totale: dopo 20 minuti un emicrania insistente... difatti se non ci fosse stata l'inteprete...
All'orientamento dell'altro ieri ho capito il 99,9%, mentre ascoltavo scrivevo altro e ho pure avuto tempo di annoiarmi e chiaccherare con gli amici al tavolo.

-Oggi al corso di scrittura ho preso un 9/10, dalla prof che all'inizio del semestre non mi riteneva migliore di un 4,5/10 + dubbi sulla mia appartenenza a quel livello di giapponese scritto. :)

-Domenica c'è il 能力試験(certificazione del livello di giapponese). Faccio il livello 2, che è il penultimo, quindi nulla di chè in sè. Ai mock tests prendo già 80%, basterebbe un 60% per passare, e la parte di ascolto è sempre sui 95%, contro un 40% del livello precedente a dicembre 2007. Posso andare là senza studiare insomma.

-Quindi domenica vado a farmi una passeggiata al Noryoku e poi ho, per compito del corso principale, scrivere su un sito per farsi pubblicare un articoletto sui giornali Nikkei e Asahi, se non sbaglio. In quel corso sono mesi che lavoriamo ognuno ad un argomento personalmente scelto e a come esprimere al meglio la propria opinione (in giapponese) su tale argomento. Ho fatto questo corso sin da ottobre, e se, come conclusione di tutto, riuscissi a farmi pubblicare, ne sarei davvero felice. Ma anche se non verro' pubblicata, rimane la soddisfazione di essere diventata capace di fare qualcosa che prima non riuscivo.

01 juillet 2009

Scontatezze

Primo luglio. Luglio. Tra 20 giorni sono a casa. Che bello...!

Oggi all'uni c'era l'orientamento pre-ritorno. La sagra delle frasi fatte e delle cose scontate. Tipo "siamo sicuri che vi siete divertiti molto e che avete un sacco di amici giapponesi. Tornate a trovarci!".

Io la sola cosa costruttiva che riesco a pensare è che è un esperienza unica, ma questo non significa che devo piangere perchè è giunta alla fine. Io non riesco ad essere triste. Come rattristirsi di qualcosa che ti è servito e che ti rimane, come bagaglio, da ora in poi? Come se il fatto di tornare annullasse tutti gli effetti positivi...al contrario. E' quando torni che vedi se è servito, o se tutto è come prima.
E la cosa ancora piu' interessante, dal mio punto di vista, è che quello che era un obiettivo, quasi un goal di vita talmente sembrava(era) importante, ora è alle spalle, è una cosa superata, e bisogna guardare avanti e creare il prossimo obiettivo. La vita non è che un susseguirsi di obiettivi, il loro raggiungimento, superamento e avanti prossimo.

29 juin 2009

Le scoperte del lunedì pomeriggio

Lunedì è il mio giorno di lezione preferito. Ho 3 corsi di ascolto. E io AMO ascoltare (e capire ogni tanto) il giapponese. Penso che un giorno in futuro, diventero' come muta udente del giapponese: capirò sempre più, quasi tutto, ma perderò la capacità di parlare. Ma sto già andando fuori tema. Oggi a lezione di ascolto, ho fatto una scoperta interessante, anzi due.
Innanzitutto, in giapponese l'uso di "scoperta" e "invenzione" sembra essere diverso dalle altre lingue a me note. Oggi è saltato fuori quello che tutti abbiamo pensato essere l'invenzione dell'elettricità 電気の発明 e un compagno sempre molto pignolo solo per far bella figura ha fatto notare che l'elettricità c'è sempre stata, quindi non è un'invenzione ma una scoperta, e quindi 発明の代わりに発見じゃない?ha chiesto perchè non si usava il termine "scoperta". Dalla risposta della prof. pero' dire l'invenzione dell'elettricità era lecito quanto dire l'invezione della lampadina. Noi tutti invece avremmo detto 電気の発見(scoperta dell'elettricità) e電球の発明(invenzione della lampadina). Mah.

"Scoperta" numero due. Tra virgolette perchè un pò già si sapeva. Cioè chi pensa che in giapponese non ci siano i toni alzi la mano....*biiii risposta sbagliata*! Ok non ci sono i toni come in cinese però una valanga di omofoni, che, indovinate un pò come vengono distinti?!?! con la pronuncia(accentoアクセント) ovviamente!
Cosi "ka/e/ru" di 買えるpoter comprare;換えるcambiare;帰るtornare;飼えるallevare un animale, si pronunciano tutti in modo diverso e sbagliarne la pronuncia significa dire stronz*** tipo "posso comprare a casa" XD
Cioè in pratica come si pronunciano vi chiederete.
Sono tre sillabe, pronunciate "basse" o "alte", a volte con un piccolo arzigogolio alla fine.
Kaeru di comprare è ka basso e basso ru alto.
Kaeru di tornare è ka alto e basso ru basso.
Kaeru di cambiare è ka basso e alto ru alto.
Kaeru di allevare un animale è ka basso e alto ru basso e arzigogolio ascendente finale.


Stessa cosa con: jishin (io自身/fiducia自信); denki (elettricità電気/biografia伝記); irai (d'ora in poi以来/richiesta依頼) e centinaia di altri omofoni di cui la lingua è famosa per essere piena.......(che è il motivo percui non si possono eliminare gli ideogrammi, si perderebbe la radice, il significato delle parole).

Yuhu. (Canzoncina come sentirsi principiante dopo 4 anni di giapponeeeeseeeeee)
P.s. Ci potrebbero essere inesattezze, chiedo venia e prendiate tutto con le dovute pinze hihi grazie.

23 juin 2009

Mangi come parli

Oggi al supermercato ho allegramente comprato quelle che pensavo essere 5 conserve di tonno a prezzo stracciato.
Arrivo in dormitorio, trionfante come la vittoria per l'acquisto furbo (e buono e sano) e mi appresto a farmi un bel paninozzo quando la tipa di fianco mi fa "che strano sto pollo sembra tonno".
O_o ?

¬.¬...

(Ma stiamo parlando della stessa cosa?)
Faccio "ma io ho comprato del tonno, non vedi l'immagine? Non è tonno?"

E la tipa "Si, dall'immagine sembra tonno, ma dice シーチッキン (pronuncia shii chikkin), quindi è pollo, da chiken in inglese!"

E si scopri', dopo dibattiti non poco accesi e interventi degli ospiti e telefonate a casa, che shii chikkin è molto ovviamente sea chiken, pollo del mare, e quindi tonno....
Ragazzi che fantasia....

(Prossimamente una foto)

20 juin 2009

banana

yoshimoto.

ある曇った午後、2階のおばの部屋から流れるその美しい音色が、庭木の間をぬうようにして、灰色の空にかすかに消えてゆくのを私は台所の窓からじっと見ていた。 [tratto da 哀しい予感]

Un pomeriggio nuvoloso, dalla finestra della cucina, sono stata a guardare fissamente fuori quel bellissimo suono[di pianoforte] che scorreva dalla camera della zia al secondo piano, rieccheggiava nello spazio tra gli alberi del giardino, e andava spegnendosi nel cielo grigio.

Leggendo la banana in giapponese ci sono rimasta davvero male. Nulla a che fare con la versione italiana: difficile da leggere, piena di parole non consuete, abbondante in figure retoriche*, con descrizioni che ti fanno andare in un altro mondo.

* Salvatemi dalla mia ignoranza. Come si chiama in italiano quella figura retorica per cui si associano due elementi di un campo sensoriale diverso? Tipo..risata (udito) pallida (vista)??
---> Leo in primis e poi Roberta mi han salvata, si chiama SINESTESIA....studio giapponese ma manco mi ricordo le cose fatte al liceo XD

19 juin 2009

契機

L'ho adorato...quando lo incrociavo, in biblioteca o in libreria, mi giravo a osservarlo, mi fermavo per vedere di cosa si trattava...anzi, spesso e volentieri lo cercavo deliberatamente....ma molti mi dicevano, no, è uno un po' strano, poi non vale nulla, lascia perdere...ed è giunto un tempo in cui non riuscivo a capirlo...e me ne sono stufata...ma è tornata viva la fiamma! E' bastato che mi dessero in mano un suo scritto, stavolta in giapponese e da leggere entro settimana prossima, per farmi esaltare di gioia e bruciare di curiosità nuovamente!


Facciamo Mishima a lezione di letteratura.

17 juin 2009

Nuotiamo insieme, amici e amiche pecorelle!

Oggi mi son segnata che dovevo scrivere di due cose. Intanto son diventate 3. Che paese stimolante...

1°. Lezione di conversazione, argomento del giorno: il sistema educativo in Taiwan e Giappone. Ho scoperto grazie a una mia compagna taiwanese che il sistema scolastico è uguale in entrambi i paesi. Si studia -imparando a memoria- come dei matti dalle elementari al liceo incluso per riuscire a passare gli esami di ammissione all'università, ma una volta iniziata l'uni non si fa piu.un.ca.vo.lo. Se non bevute tra amici, uscite tra amici, e, ah, dimenticavo, uscite tra amici. E quindi la nostra coraggiosa taiwanese, angosciata da un futuro che non vede perchè non sta imparando nulla all'uni e ha scelto letteratura solo perchè cosi si addice alle ragazze, è venuta a studiare in Giappone e ha incontrato un sacco di gente di paesi diversi. E si è accorta di un fatto: che gli occidentali in genere hanno una vera passione per quello che è il loro campo di specializzazione, e in merito hanno imparato molto e cercato piu' informazioni possibili, come se fosse un vero e proprio hobby. MA VA.
E cosi si è (ho) scoperto il motivo percui i giovani giapponesi (della mia età) sono noiosi e non hanno niente da dire*: perchè non hanno niente nella testa. Niente che piace loro (se non loro stessi, difatti si vedano tutti i disturbi tipo uomini che pensano solo a come farsi belli, gente che passa la vita a leggere manga ma non ha relazioni sociali), niente di cui si appassionino al punto di andare a imparare spontaneamente qualcosa in merito, niente di cui parlare. Percio' ecco la differenza fondamentale tra l'andare a bere con giapponesi e il bere tra occidentali: che coi giappi si parla solo di cavolate, con gli occidentali invece si parla spesso e volentieri di politica, di problemi piccoli o grandi, di refaire le monde insomma. Questo slancio verso il mondo e le persone circostanti per capirli e enjoy (scusate ma inglese perfetto e intraducibile)manca del tutto. Bleah. Non riesco a spiegarmi.
(*ci sono le eccezioni che confermano la regola. Pero' il trend generale è quello)

2° ieri sera raccontavo la seguente cosa ad un amico francese:
"Io e E. in mensa venerdi pomeriggio. Lei era in vena quel giorno. Studia filosofia, e vorrebbe riuscire a tradurre i pensieri giapponesi in inglese in modo efficace, ossia in modo che anche gli occidentali capiscano. La traduzione di un pensiero infatti è opera ardua e non consiste certo nel tradurre banalmente le parole. Quindi lei si avvicina agli stranieri per capirne il modo di pensare e di conseguenza poter tradurre bene. A quanto dice. Io non metto in questione. C'ho gia' i cazzi miei cui pensare (tra cui la tesi, ahia). Insomma, quel giorno inizia cosi:
"Immagina che ci siano solo l'oceano e il cielo. E tu sei stata buttata li in mezzo. E' una metafora per la tua esistenza, per la vita. Cosa fai?"

Silenzio.
-"ehm.....nuoto?"
"SI!. E verso dove nuoti?"

Altro silenzio. Non sapevo se ridere o prenderla sul serio. Ho optato per una finta della seconda.
"Verso il sole".
"Mh, si. Insomma, nuoti verso dove pensi ci sia un isola " . Non ho detto questo ma ok. Metaforicamente parlando il sole potrebbe essere un'isola, quella cosa che ti salva insomma. Udio che discorso dal sentore biblico.
"Attezione pero',- prosegue, sicura di sè- nella direzione in cui stai nuotando, arriva una sfilza di grosse onde. " Pausa, guardandomi come se mi avesse dichiarato una verità gravissima, tipo è scoppiata la terza guerra mondiale e tu non lo sapevi. "Cosa fai?".
La faccenda inizia a puzzarmi, ma rispondo comunque "Nuoto lo stesso".
E a quel punto lei esclama "SI!! E SAI QUI AL POSTO TUO COSA FANNO I GIAPPONESI?!"
Il mio amico francese che stava ascoltando la storia esclama ironicamente "NON NUOTANO SOLI, MA TUTTI ASSIEME!!!"

(pausa).


(Abbiamo entrambi riso per un quarto d'ora. Questo è per farvi riflettere su come due stranieri che vivono esperienze abbastanza diverse in Giappone, giungano a pensare esattamente la stessa cosa e avere la stessa immagine dei giappi. Che è quella di pecore che vogliono esssere pecore perchè essere come tutti è riconfortante 皆と同じだと、安心).

La risposta di E. pero' ovviamente non era quella.
Era: mollano e annegano. Out of metaphor---> si suicidano.

3° Ho trovato 2 altri argomenti trattabili per la tesi. Quello che vorrei trattare pero'...come faccio? Non è letteratura. E' saggistica su un fenomeno sociale. Ah. Che strazio. Ho appena perso un altra ora e mezza in libreria a cercare un libro, che non ho trovato. Quello era il tema trattabile. Si tutto questo è volutamente un mistero. Pero' avevo bisogno di sfogarmi.

15 juin 2009

Problemi sociali in Giappone

Chi studia giapponese avrà sicuramente sentito almeno una volta parlare di questo problema sociale. I cosidetti "hikikomori" (da 引きこもる cioè "isolarsi, rinchiudersi, tapparsi"in un luogo) sono circa 1'636'000 persone di cui 1'300'000 adulti che per un qualche trauma subito o per motivi apparentemente sconosciuti non escono piu' di casa, non vanno piu' a scuola o non vanno piu' al lavoro, tendono a non voler vedere nemmeno i membri della loro famiglia e vivono in modo del tutto isolato, a volte rinchiudendosi a chiave, perlopiu' uscendo la notte per andare a prendere del cibo, il tutto spesso col sostegno economico dei genitori. Questo periodo di isolamento dura a volte anni, e anche se capita che si interrompa, ci sono casi "cronici". Difatti gli hikikomori sono affetti da una sindrome la cui caratteristica è di svilupparsi a causa della(e quindi solo in alcune determinate) società. Altre caratteristiche (che possono comparire tutte contemporaneamente o meno) sono rapporti sociali zero, malattie nervose, violenza. Non sembra esistere una cura, o perlomeno non è molto diffusa la notizia della sua esistenza. Esistono invece siti di associazioni di genitori i cui figli sono diventati hikikomori. Soffrono anche loro delle conseguenze, ma a volte una parte della responsabilità è loro...
Su youtube ci sono molti video in merito. Per dare una spiegazione semplicistica, direi che i giapponesi sono troppo sensibili, oppure da piccoli nessuno gli ha insegnato che nella vita ogni tanto capitano cose che ci contrariano, e reagiscono in modo spropositato. Come un hikikomori adulto di cui ho sentito una breve intervista all'interno di un servizio, che dichiara essere diventato tale dopo la laurea per aver letto sui giornali che era un periodaccio (dal punto di vista economico) e si è scoraggiato perchè era difficile trovare un lavoro, nonostante il titolo di laurea. L'interessato pero' si è chiuso in casa a non lavorare senza aver provato a cercar lavoro. Altro caso invece una ragazza diventata obesa si è chiusa in casa. Certo l'obesità non dev'essere facile da sopportare qui.
Nel video di cui vi propongo il link qui sotto, una situazione ancora diversa, ma estrema: un ragazzo diventato hikikomori per motivi sconosciuti ai genitori, sin dalla prima media. E' chiuso in casa da 20 anni, ma non solo. All'inizio era violento contro gli oggetti (televisione, stufa etc), poi verso la nonna. I genitori sono stati costretti a costruire una casa a parte per farci andare a vivere la nonna in sicurezza. A quel punto il figlio è diventato violento nei confronti della madre, la quale deve dormire nell'ufficio della ditta di famiglia, un prefabbricato senza riscaldamento. Solo il padre dorme ancora al secondo piano della casa, che è diventata territorio del figlio. Il quale si prende il cibo preparato dalla madre in frigorifero di notte, ma quando non gli piace le ordina di prendere qualcosa al take away. E quando non gli aggrada, lo rovescia in terra.
No comment. Buona visione!

20年間ひきこもり 息子におびえる母父

http://www.youtube.com/watch?v=WI47SbFy5J0

SCRIPT スクリプト

佐藤さんは、妻と息子、妻の母親の4人暮らし。1000坪の敷地には建設事会社の務所と自宅があるのだが、妻の宮子(みやこ)さんによると
「そこに出入りしてんのは旦那だけで、私もはめったに入らない。今現在、そちらは、あのう、息子のお城ですので、他人が侵入することは許されないんです。」
32歳の息子が母屋を占領。母親や祖母の立ち入り禁止、暴力を振るうこともあるという。
「息子は今、あそこにいますけども、向こうの部屋にいて」
「息子さんが向こうに?」
「そうですね、離れのほうで」
「この先の?」
「そうですね。」
「あ、じゃ、あんまり、大きい声で・・」
「そうですね。」
幼い頃は、活発な子供だった。なぜこんなことに?
「どういうきっかけ・・」
「きっかけは分からない。」
中学1年の頃、突然不登校になり、自分の部屋にひきこもりようになった。さらに、家庭内暴力も。
「これも、テレビも、ご覧のとおりで。蹴飛ばして。まだテレビは使えるんですけど。」
「あ、このへん・・凹んでますよね」
「ほとんど、全滅壊滅状態です。」
当初は、物にあたりちらしていた息子。その暴力は次第に祖母へと向けられた。
「別居生活。親達は。そうですね、我々は耐えるしかなかったから。」息子の暴力から、祖母を守るため、佐藤さんは離れを作り、祖母を避難させた。すると、息子の暴力は母親である宮子さんに向けられ、宮子さんも母屋を出たという。
「もともとはこの母屋にみんなさんで暮らしていた。」
「そうですね。それが、20年経つ間にバラバラになってしまったと。」
現在、母親の宮子さんは、事務所のわきにある、プレハブ小屋で寝泊りし、祖母は離れで暮らしている。そして、百坪ある母屋には息子はひきこもり、父親はである佐藤さんだけが、母屋の二階で寝泊りしているという。夫婦の気が休まる場所は会社の事務所だけだという。息子の暴力から逃れ、プレハブ小屋で生活をする母親の宮子さん。このような場所での生活が、4年間も続いている。
「妻がここを寝床にしているところですね。」
「じゃもう?」
「ここで、ここで、ここで。」
「ここに布団を?」
「それが布団一式です。湯たんぽを使ってます。」
「寒いですよね。」
「寒いですよ。」
この時期、マイナス10度にもなる夜を、宮子さんは暖房もないこのプレハブ小屋で耐え忍んでいるのだ。このまま、息子の好き勝手にさせるわけにはいかない。父親である佐藤さんは母屋に残り、二階で寝泊りしているという。
100坪の家を自分のテリトリー、縄張りしてしまったみたいな感じなので、私が出てしまうとちょっとやばいかなと。
そんな父親に対し、なんと息子は様々な嫌がらせをし、母屋から追い出そうとしているのだ。
「この障子を破いたり、あるいは、その、ここの、布団部屋のところに、茶殻を入れたり、コーヒーのかすを入れたりみたいな、嫌がらをするということですね。」
と、その時。
「来た、来た、来た。」
寝ていた息子が起きた。夫婦がいつも、息子の行動を気にしながら生活をしている。
「ご飯?」
「ご飯、ちょっと食べるかどうか分からない。
いずれにしたって、いついるのか分からないから。ここに立っているわけにいかないし。」
気にいらないことがあると、突然暴れ出すという息子。我々は取材を一日中断した。
母親の宮子さんはいつ起きてくるか分からない息子のために、毎朝、食事を用意している。食事がないと、息子に怒鳴られるからだ。
「いませんので、ラップで包んで、冷蔵庫に入れますね。」
息子は腹がへると、祖母の離れにきて冷蔵庫を漁り、食事をすませると、母屋に帰るという。
「昨日も夜中に冷蔵庫からパンがなくなっていますので、夜中に食パンを取りに来て食べてます。」
食事がないと、怒鳴り散らす息子。
しかし、宮子さんの手料理に手をつけることはあまりないという。収入のない彼が何を食べ、どのような生活をしているのか、その答えが、母屋の台所にあった。
「これはコンビニ?」
「そうですね、コンビニ、そういうことで買い物ができるということですね。」
「あ、でもね、いろいろこうレシートをきちんとこうそろえてあったり。」
「そういうところの神経症的な部分があるんですよ。」
息子は母親の用意した食事、気にいらないと自分の車で出かけコンビニで、自分の食べたいものを買ってくるという。
「お金っていうのは、どうしているんですか。」
「だから食費についてはレシートを持って来て、私が再度出す形ですね。」
息子の食費だけで、多いときは月に8万円にもなるという。
「自分で行動ができますので、あのう、ま、本人の言い分だと、「俺は不登校はしたけど、ひきこもりじゃない」と言い方もしてるんで。」
いつか立ち直ってくれる。息子を信じ、佐藤さんは20年耐えてきた。しかし、その我慢も限界に・・・
「寝てるんだったら、ずっと寝ててください。私が死んだらすべて終わりますから・・いうのは本音。」
と、その時、突然息子から電話が。その内容に我々は耳を疑った。
「第一声は?」
「「俺腹減ったから、出前とれ」。」
母親は用意した料理が気に入らないから、手前を取れというのだ。料金を支払うのはもちろん親。そして母親はめったに入らない、母屋と事務所をつなぐ重い扉を開いた。
「坦々麺きました。」
事務所と母屋をつなぐ通路に出前をお置き、戻ってきた母親の口から驚くべき言葉が。
「ひょっとしてそのおそばがぶちまけられる恐れが50%あります。」
「あ、そうだね。」
「暴れる可能性があるという。」
機嫌が悪いと出前をぶちまけ、部屋中をめちゃめくちゃくにするというのだ。30分後母親は恐る恐る、ドアの向こうへ。帰ってきたその手には食べ終わったどんぶりが。
「あきびん回収ですね。ちゃんと食べましたね。ぶちまけませんでしたね。よかったですね。油っぽいですから、あれをひっくり返されたら大変ですよ。」
佐藤さんは現在、無職、今年4月に、父親から受け継いだ建設会社を廃業した。
現場資材を含めてね、あと書類を保管したりということで、本当に物置になってしまったんですけども。
県内でも、名が通っていた佐藤さんの会社。最盛期には50人以上の従業員がいたという。しかし、ひきこもり生活を送る息子を立ち直らせるため、廃業を決意したのだ。
「我々の生き様を変えていかないと、彼の生き様も変わらない」。
これまでは、食費などの名目で、月々10万円を渡していた。これ以上息子を甘やかすわけにはいかない。廃業はその決意の表れだった。
「お金の出るところとしての会社の存在を消したかった。会社を消さない限りいつまでもお金が出ると思っているだろうから。それを消したかったという思いがあります。」
とその時、大音量の音楽が突然流れ始めた。
「いなかったんですけども、息子かな。」
息子は事務所の外に止めた車のドアを開け、大音量でカーステレオから音楽を流し始めたのだ。
「怒っているのと、あのう、邪魔したいですよねこれ。」
来年から年金生活が始まる佐藤さん夫婦は 傍若無人な態度を取り続ける息子と、今後、どのように向き合うのか。
「引き算していくと、あと5,6年間だと思うの。息子とこう掛け合いができるのは。その中でなにかができるのかと言えば、できることなんてほとんどない。ま、悪い言葉を言えば、「飼い殺し」とか。」
「答えは二つしかない、飼い殺しにするか離れるか、親の方から。」
ひきこもった息子との20年、両親は今も耐え続けている。これは7年前、佐藤さんが立ち上げたひきこもりの親の会のホームページだ。同じ境遇で苦しむ親や当事者と意見交換を行い、息子がひきこもりから脱出するきっかけを今も模索している。
「今はもう、その出来ることってのは・・」
「そうですね、だから、第三者にかかわって、もらえる方法を探すことで、一所懸命。」
午後6時半。夕食の準備をする宮子さん、息子の夕飯は再び冷蔵庫の中へ。
「はい、じゃ、いただきますか。」
度重なる家庭内暴力。つねに、気の休まらない日々。しかし、息子とは離れられない。この親の思いは、息子に届くのだろうか。

13 juin 2009

Che tristezza...

News di stasera.

12日に大阪・富田林市で殺害された男子高校生の遺体が川の中で見つかった事件で、逮捕された少年が「心理テストをやる」と言って高校生に目をつぶらせて襲っていたことがわかった。 この事件は12日、富田林市の川で高校1年・大久保光貴さん(15)が遺体で発見され、別の高校に通う3年の男子生徒(17)が殺人と死体遺棄の疑いで逮捕されたもの。調べによると、男子生徒は11日夜、女性との交際をめぐってトラブルになっていた大久保さんを呼び出し、「心理テストをやる」とだまして目をつぶらせた上で、隠し持っていた木づちやバットで襲っていたことがわかった。 調べに対し、男子生徒は「大久保さんと交際している女性から相談を受けていて、好きになってしまった。女性を困らせる大久保さんを許せず、女性を助けるためには大久保さんの存在自体を消すしかないと考えた」と話している

Il 12 è stato trovato il corpo di un liceale di Osaka, Tonnabashi in un fiume. Pare che il giovane arrestato per questo omicidio abbia detto alla vittima "facciamo un test psicologico" e dopo averle bendato gli occhi, l'abbia attaccata. L'incidente è avvenuto il 12, e l'accusato(17 anni) è stato arrestato per abbandono del corpo di Okubo (15 anni), che frequentava un altro liceo. A quanto risulta dalle indagini, la sera precedente Okubo era finito nei guai per una relazione con una ragazza e l'accusato l'avrebbe chiamato a parte, ingannato dicendo "facciamo un test psicologico", bendato gli occhi e poi attaccato con una mazza che aveva nascosto dietro un albero. Secondo quanto rivelato da lui stesso, l'imputato dopo aver parlato con la ragazza se ne sarebbe innamorato, e non perdonando Okubo che le stava creando problemi, per aiutarla decise che l'unica cosa da fare era eliminarlo."

11 juin 2009

Tié!


Vi ricordate la prof. allucinante di cui scrissi, incavolatissima, una volta? La prof. di espressione scritta che fa il terzo a grado e chiede ai compagni conferma che non stai mentendo, e che pensa che i bianchi poverini non siano in grado di imparare gli ideogrammi. Lei. (http://lapeppapolide.blogspot.com/2009/04/cose-allucinanti-in-giappone.html)

Beh, siccome io sono piu' furba di lei, ho scritto nel modo che voleva (cioè senza fare nessuna critica a nessuno) e anzichè 4,5 su 10 del primo compito, il mio voto si è magicamente trasformato in un 8,1.

Bastava cosi poco?...

09 juin 2009

Giapponesi, fine di un mito.

Questo post è altamente sconsigliato a chi non è mai stato in Giappone ma, appassionato da questo Paese per sentito dire, impressione, conoscenze acquisite in varie materie ad esso aderenti, sta per venirci a vivere, passare un anno, studiare etc.
Perchè mo' basta, cala il sipario. Vi dico la verità su come mi trovo qui e su cosa penso di questo Paese, e a molti non piacerà. Perdonate; io almeno parlo sapendo di che sto parlando.

Io prima di venire qui non mi ero fatta particolare aspettative nè idee. Le uniche cose che avevo studiato sul Giappone erano la lingua, la letteratura, e un po' di storia. La prima e' la mia passione, la seconda sono consapevole sia un mondo a parte che poco c'entra col vero mondo, la terza è il passato. Quando ho vinto la borsa di studio, mi sono informata solo sull'urbanistica di Tokyo, cosa molto concreta. Venendo qua il mio obiettivo era imparare per bene il giapponese, ed ero cosciente che l'esperienza mi avrebbe probabilmente- come nel caso dell'America- portato ad uno "scontro"/"incontro" culturale.
Ma nonostante quello che (quasi) ogni nipponista mai stato qui penserebbe, dopo 9 mesi qui purtroppo devo dire che io, del Giappone e della vita qui, non sono piu' di tanto entusiasta. Diciamo pure che non mi sono stufata solo perchè so che è a breve termine. Ora, mettendo da parte tutte le cose tipo scoperta di nuovi posti e cibi (quindi, turismo), e scoperta di nuovi modi di pensare attraverso i media (vedi i programmi televisivi, you tube, in giapponese), bisogna che vi (che pensate che il Giappone sia il paradiso in terra, per motivi del resto a me oscuri) rendiate conto che io sono 9 mesi esatti che sono qui, e non ho un amico/a giapponese.
Com'è possibile cio'?
Stavolta la "colpa" non è mia. Ho appurato che il problema sta dalla parte dei giappi. Appurato significa che il 99% degli studenti stranieri che conosco la pensa come me e/o si trova nella stessa situazione.
Per dirla in modo concreto: se non ti fai vivo te, non ti cagano. Sei trattato come un essere a parte. Sei sfruttato e ci si interessa a te solo per la lingua che parli. I giapponesi sono molto piu' utilitaristici di quello che possono sembrare. Loro vedono uno straniero e percepiscono 2 cose soltanto: una chance per fare esercizio di inglese e una marea di sterotipi (ad es.: non parla giappo, non capisce niente del nostro modo di pensare, parla in modo troppo diretto, non ha tatto, non ha modi, non ha idea di cosa sia il linguaggio onorifico e chi piu' ne ha completi la lista grazie). Se sei straniero, non ti illudere: non verrai mai trattato come una persona normale e non si avra' mai un interesse genuino per te. Vogliono tutti sempre qualcosa: o parlare in inglese, o farsi il ragazzo/la ragazza, o farsi spiegare un itinerario turistico del tuo paese perchè stanno per andarci. Per dire: anche io se vedo un/a giapponese in Italia, è altamente probabile che voglia parlarci in giapponese, soprattutto ora che non devo piu' vergognarmi di metterci 3 minuti a costruire due frasi dietro fila. Pero' il mio interesse è genuino. Io mi interesso a quella persona. Io voglio sapere cosa pensa. Mi interessa sapere come pensa, cosa sente, che esperienze di vita interessanti ha potuto avere. I giapponesi no. Se ne fregano. Ti parlano perchè questo a loro serve in qualche modo. L'altro giorno ho conosciuto la prima giapponese che mi è venuta incontro di sua spontanea volontà per "fare amicizia". Ok il modo è strano (chiedere il numero per strada cosi dal nulla non è il massimo della naturalezza, ma apprezzo molto lo sforzo, lo slancio), ma fatto sta che mi ha detto subito "cerco amici stranieri che parlino bene giapponese per poter discutere di varie cose". Bella. Promette bene. Ma ho dovuto ricredermi sin dal primo appuntamento. Appena l'interessata ha capito che restavo qui un solo altro mesetto, mi ha detto, parole testuali "ah ma io cerco stranieri che stiano qui a lungo termine, per poter avere uno scambio lungo, non è che mi potresti presentare dei tuoi amici? tipo qualcuno che viene a settembre?". Utilitarismo, utilitarismo, utilitarismo. Per loro è talmente la norma che manco le è sembrato strano dirmi in faccia quello che riassumendo si puo' dire come "te non mi servi perchè stai troppo poco, quindi ti uso per raggiungere il mio scopo che è quello di conoscere gente che sta qua almeno un anno ok?". E si che i giappi stanno fin troppo attenti a non ferire il prossimo con le parole! Insomma, capite quel che sto dicendo??? E non sono deliri miei, perchè al momento di salutarci non mi ha detto "a settimana prossima!" bensi "mi raccomando i tuoi amici eh!". Ma stiamo scherzando?
E cosi, questo è un Paese dove, pare, è risaputo che gli stranieri non si fanno amici. Sarà che il Giappone è stato chiuso ed isolato per secoli? Non lo so, fatto sta che il risultato è che costruire semplici relazioni umane, una delle cose che viene piu' spontanea all'uomo, qui sia difficilissimo. Qui è stata una continua caccia al tesoro. Mi sono fatta in quattro per conoscere gente, e quei 3 gatti che ho conosciuto, ho voluto tenermeli stretti, pensando che il tempo e la frequenza delle uscite avrebbe poi fatto la differenza. Ma dove? Come gia' scritto piu' su, se non mi faccio viva io, chi li sente manco piu? E ormai non è piu' un problema di lingua...
Tutta sta gentilezza tutta sta etichetta, ma poi dietro niente di sostanziale. O che c'hanno un concetto dell'amicizia radicalmente, ma proprio profondamente diverso dal nostro, o che la colpa è il nostro essere occidentali (e quindi trattati come una categoria a parte). Del resto se non fosse cosi, non vedo perchè ci avrebbero dovuto mettere in un dormitorio di soli studenti stranieri. Chè, non siamo abbastanza belli per andare nei dormitori "normali" con gli altri giapponesi che frequentano la stessa università? Ma in Italia quando mai dividono i studentati in "italiani" e "extra-comunitari"? Ma che dico, manco "extra-comunitari", proprio "non-italiani"!
Percio' risultato, si', bellissima esperienza per carità ci mancherebbe. Pero' una gran delusione, i giapponesi.
Poi va be, io me ne frego: il mio scopo era imparare a parlare giapponese, e di migliorare son migliorata, quindi me ne torno comunque vittoriosa e soddisfatta.

06 juin 2009

Authorité naturelle


Sottotitolo: Fabio non c'è

Lezione di italiano ai bambini italo-giapponesi, sabato scorso.
"Ok bambini..iniziamo? Tiriamo fuori i compiti....li avete fatti? Ah, Eri, si brava. Anche tu ce li hai, Eimi?..bravi....ok....si i compiti...correggiamoli insieme....venite qua ci sediamo vicini e li correggiamo insieme".

Fabio rimane in fondo alla classe, all'estremità del lungo tavolo a 12 posti. Io e le bambine siamo all'altro capo, e Fabio mi guarda e sorride con un aria biricchina.
"Fabio? Hai fatto i compiti?"
Annuisce, sempre sorridendo con aria tra l'imbarazzato e il biricchino.
"Ok, dai, allora vieni qui che li correggiamo!"
Fa di no con la testa, vigorosamente, ma sembre guardandomi negli occhi e sorridendo, decisamente divertito.
"Fabio.." dico con tono di finto rimprovero. "Dai vieni qua. Sei lontano! Dai che correggiamo i compiti!"
E Fabio esclama: "Non c'è!"
Mmm. Sarà che non ha fatto i compiti e ha paura di venir sgridato.
Allora faccio:"Non hai fatto i compiti?!" sgranando teatralmente gli occhi.
Ma Fabio annuisce. Per essere sicura di capire bene ripeto la domanda. "Si, compiti si", mi risponde, sembre sorridendo con aria diverita.
"Ah ok hai i compiti, e allora vieni qui!"
-"Fabio non c'è!" esclama con soddisfazione e scuotendo la testa.
"Cosa non c'è? i compiti??"
-"no, FABIO NON C'È!!"
e ride guardandomi (mentre si scompisciano anche le bimbe ovviamente!)

Fabio non c'è. Quindi non chiediamogli di venire davanti perchè Fabio non c'è.

Adoro questo bimbo.
N.B. La foto è del programma Outreach (http://lapeppapolide.blogspot.com/2009/05/outreach.html), non c'entra con la scuola di italiano a Tokyo.

03 juin 2009

日本は触る文化がない

In Giappone non c'è la cultura del "toccare".
Oggi guardando La città incantata, la prof. notava che Haku toccava parecchio Chihiro, in una scena. E via discussioni del tipo "è un atteggiamento protettivo", "si comporta come un fratello", "è una storia d'amore"etc...ovviamente i giapponesi se vengono toccati pensano di piacere alla persona che li ha sfiorati. E nelle riviste per donna alla voce "come fargli capire che ti piace" è inclusa la tattica "toccarlo solo un po'". (Tipo fargli "Nè, tu cosa pensi di.." toccando il braccio).
Ma siccome ci si vuol toccare ma non si puo', cosa ci si inventa? Alle scuole medie e simili, ci si picchia! La donna picchia l'uomo in testa dandogli dell'idiota, che significa MI PIACI! e l'uomo risponde AHIA che significa 嬉しい!SONO CONTENTO!
:D
Questa la spiegazione della prof.

Pare ci sia uno straniero amico di amici suoi che dopo anni in Giappone è tornato in America perchè si sentiva triste a non poter abbracciare nessuno...で、ある在日外国人が日本では触る文化がなくて寂しいという理由で帰国したそうです・・・
分かるなぁ・・・やはり寂しいですよ。