27 septembre 2008

Piccoli piaceri quotidiani...

Per me il cibo e la cucina giapponesi sono fonte di continuo piacere...anche soltanto mangiare un onigiri preconfezionato del conbini è un momento che pregusto e che mi fa contenta. Ogni giorno non vedo l'ora del pasto insomma! (non che non fosse cosi in Italia... golosa ero sono e rimarro'! :P) E' bello stare in un paese dove potenzialmente ogni giorno potresti scoprire qualcosa di nuovo anche dal punto di vista culinario. Nonostante le inevitabile sorprese. Tipo il natto non mi è piaciuto, intendiamoci! Sono semi di soia fermentati...sono chicchi tipo lenticchie come consistenza ma piu' grossi e di un colorino poco invitante. Il natto o si ama o si odia e io propendo decisamente per la seconda! Ma sostanzialmente mi diverto a provare, ad andare a caso anche perchè mica capisco i menu...
L'altro giorno sono andata con una mia amica italiana in questo posticino qua--->


che sta vicino a dove abito e fa ottimo udon e soba.
Quindi oltre all'aver mangiato bene per poco (1,80 Euro gli kake udon, cioè pasta in brodo se vogliamo -ma proprio se vogliamo perchè sono contro a questo tipo di similitudine)--->
il tenutario (non so come chiamarlo se no..il cuoco-cameriere-forse proprietario? ci ha pure rivolto la parola per scopi non di ordinazione! Chiedendoci cosa facevamo in Giappone, cosa studiavamo etc..una cosa credo abbastanza rara...o quantomeno è la prima volta da quando sono arrivata che in un negozio/ristorante mi si parla in veste di "non impiegato"..di solito è tutto un "benvenuto/ ho capito l'ordinazione /ecco il suo *nome del piatto*/ grazie arrivederci"...non so se capite cosa voglio dire!
Quindi immediatamente questo posto mi è diventato caro...a riprova del fatto che come io sostengo da anni, è la gente e non il posto che fa la differenza.


Di queste piccole cose è fatta la mia vita qui. Ed esattamente questo cercavo.

24 septembre 2008

Gli ultimi giorni in 3 parole chiave: raduni, nomikai e abbuffate!

Direi che posso passare oltre questi giochi di parole in giapponese giovanile - accessibili e/o sconvolgenti o meno che siano per voi lettori miei- e raccontare un po' di raduni e abbuffate! Com'è noto in Giappone si usa andare a bere dopo il lavoro con i colleghi, in modo da stringere rapporti armoniosi (armonia è la parola chiave..mai litigare, mai avere contrasti apertamente!), che poi in realtà sembra si usi andare a bere non appena se ne presenta l'occasione...nonostante per motivi genetici i giappi non reggano affatto l'alcool! Evviva le contraddizioni, pero' in effetti hanno ragione, ci mettono cosi poco ad ubriacarsi che spendono pure poco....e qui nel pub in cui sono andata finora l'happy hour non è una fascia oraria breve, ma dura fino alle 9 di sera di modo che se uno arriva presto si sfonda subito in poche parole. Queste bevute in compagnia si chiamano nomikai. E quando dico che se ne fanno molti intendo che per esempio alcuni club universitari si spacciano per club seri ma poi in realtà l'unica attività che svolgano sono i nomikai hi hi. Io mi ci sono molto divertita!(ai nomikai). A parte l'ovvio problema del comunicare in un posto affollato e rumoroso con la musica di sottofondo..già è difficile da uno a uno in condizioni buone..! Ma insomma, faccio del mio meglio. Sabato scorso siamo andati a un tabehodo(?) ("mangiata a volontà"...) che includeva le bevute a volontà per un prezzo fisso, il cibo era occidentalizzante quindi niente di eccezionale ma in compenso c'era dell'ottimo punch e sake (nihonshuu).
In sala (sopra) siamo tutti noi..

Invece ieri siamo andati a mangiare l'okonomiyaki e il monja, che han questo lato ludico perchè sei tu che te li cucini su una piastra rovente al centro del tavolo...e anche li si pagava un prezzo fisso all'ora. Tutto ottimo e divertente! Seguito da hanabi al parco e infine da un invito a casa di Koko, una ragazza appena tornata dall'Overseas a Milano! (e a casa sua, indovinate un po' cosa abbiamo fatto???). Molto gentile perchè casa sua è la stanza che vedete sotto, ci siamo stati addirittura in 22 ^^


...e per concludere in bellezza stasera sono andata a mangiare i ramen, per la prima volta veri ramen..che delizia, altroche quella roba preconfezionata e precotta che si trova nei supermercati asiatici in Italia! Guardate un po' cosa ci si puo' gustare per 850 yen (suppergiu' 5 euro)...piacere degli occhi e del palato!


(Anche se dalla foto sembra una fonduta, non c'è formaggio, quello è brodo)
Il tutto pure in compagnia! Ora vi starete chiedendo: ma la Stephi mica aveva vinto na borsa di studio per STUDIARE?..non vi preoccupate..tempo 5 giorni e lo scopo ufficiale della mia permanenza si concretizzerà in esattamente 13 volte 90 minuti di lezioni settimanali...

21 septembre 2008

Parole, parole, parole

Quando siete in Giappone,

Non dite "cin cin", nè "ottantacinque" (la traduzione ve la risparmio, almeno pubblicamente..ovviamente è a sfondo sessuale!)..
E non pensate che sia stata io a chiedere di imparare cose del genere, perchè è colpa dei miei nuovi amici giapponesi che sin dalla prima sera si sono lanciati in prouesses del tipo "in italiano so dire CAZZO e PER FAVORE SIGNORA, FAMMI UN POMPINO"....con un accento esilarante...poi non sono credibili...troppo divertenti! Ma dunque torniamo alle cose serie, se dovete fare cin cin dite "campai", se dovete dire 85 ditelo in qualsiasi altra lingua...

E se sentite qualcuno dire che vorrebbe mangiare Pisa, in realtà intendeva la pizza... :D

E sempre per la serie "giochiamo con le parole", qui sopra ecco un cartello in una profumeria...con japan gays reunited che vi augurano un buon bagno!

Turista non per caso

Shinjuku, uscita ovest della stazione, vicino al Metropolitano Government Office e sotto uscita est, quartiere di negozi Domenica, tempo piovoso, tifone evitato ma un terremoto in compenso (io non ho sentito nulla..dormivo come un ghiro suppongo!)...e un po' di tempo per mostrarvi delle foto! Dal momento che le lezioni iniziano il 29 e che sembrano tostissime, visto anche il livello in cui sono entrata dopo il placement test, sto cercando di uscire il piu' possibile ora, e quindi non è un caso se sono andata a Shinjuku qualche giorno fa. Non è lontano, sono 20 minuti a piedi fino alla stazione e poi 4 fermate di treno, pero' un pomeriggio intero non è bastato per esplorarla...Tokyo richiede molto tempo! E poi ero abituata a girarmela in bici e considerare in altro modo le distanze...comunque di seguito ecco un'immagine a tutti nota del Giappone...grattacieli Visti dal quinto piano del mio studentato:






17 septembre 2008

Non sono sparita...

L avrete indovinato ormai, oppure sarete giunti a delle logiche conclusioni: o sono impegnata 24 ore su 24, oppure a Tokyo internet non esiste. Beh, un mix dei due!
Se intanto vi state chiedendo chi e l idiota che abbraccia il torii sulla foto, beh sono io, per dare un idea di quanto fosse grande...ghgh.
Sono arrivata ormai una settimana fa e le mie intenzioni erano di aggiornare non dico giornalmente ma quasi questo blog, ma purtroppo tra i pregi del mio studentato la connessione LAN sicuramente non compare, e contrariamente alle aspettative non c e un internet cafe ad ogni angolo di strada (hum, non c e neanche la e
accentata e l apostrofe su questa tastiera se e per questo). Quindi eccomi qua...finalmente.
Mi rendo conto che tutti siano curiosi e io per prima vorrei raccontare tutto ma...connettersi e avere tempo sara davvero un impresa e per giunta spiegare a parole quello che vedo e quello che provo qui ha dell impossibile. Mill
e stimoli da ogni dove, visivi e non, da catturare e rendere nero su bianco...come faccio a scegliere cosa raccontarvi per primo?!
Forse e piu semplice se inizio con una descrizione di cio che mi sta attorno...ma non vorrei mai scadere nel "qua e pieno di occhi a mandorla e capelli neri" (eh ma va...). Per ora posso solo osservare che il mio quartiere e tranquillo ma popolato, pieno di negozietti e ristorantini di varia natura solitamente aperti 24 ore su 24, non sembra per niente di essere a Tokyo...la strada dove vivo potrebbe essere quella di qualsiasi cittadina giapponese insomma. Anche perche a quanto pare problemi di criminalita e sicurezza davvero non ce ne sono e tutti lasciano finestre e porte aperte, il che aumenta la non impressione di trovarsi in una megalopoli. E poi queste viuzze pseudo labirintiche..indirizzi senza logica..c e chi gia si e perso ed e un po terrorizzato, io invece adoro girarmela, mi sento gia a casa. A parte alcuni episodi che quotidianamente mi ricordano che, NO non sono a casa, ANZI sono una turista (agli occhi loro): quando vai per strada, ci sono distributori di volantini ma quando passi tu smettono di distribuire...Ma episodi di questo genere infine sono anche spiegabili, probabilmente pensano che non capiremo un cavolo ai kanji scritti su li (e non hanno proprio tutti i torti, hem hem!) o che essendo turisti (come sembriamo...solo per il fatto di non avere questi famosi capelli neri e occhi a mandorla) non ce ne potrebbe fregar di meno. Mah. In compenso sono strafelice di sentirmi rispondere solamente in giapponese quando parlo (e parlo in giapponese, coi giapponesi). E alla fine quando entro da qualche parte e decisamente irasshaimase che mi dicono, non welcome.
E continuando questo flusso senza senso e direzione potrei aggiungere poche osservazioni del tipo i giapponesi non sembrano amare il contatto con altrui (non ti guardano negli occhi quando vai alla cassa del negozio ad esempio, e nei "ristoranti" si ordina tramite carta o scontrino prepagato anziche direttamente alla cameriera) pero qui lo dico e qui lo nego perche l accoglienza da parte dei volontari dell uni e stata quanto di piu caloroso ci poteva essere. Forse con una piccola tendenza al "questa e l unica e ultima occasione per scambiare email e numeri con giapponesi"...solo un impressione mia pero...poi staremo a vedere.
Intanto pensavo di pubblicare le foto di domenica scorsa, giorno in cui sono andata, tra le altre cose,al Meiji Jinguu...
Sotto l albero (sacro!) potete vedere le tavolette di legno su cui si scrivono ringraziamenti o preghiere...Qui ecco la processione per un matrimonio in corso...Mentre in un angolo al riparo degli sguardi si aiutava una donna (la sposa?) col yukata.Ed ecco gli sposi!

Ma per concludere su una nota che sicuramente vi fara sorridere come ha fatto sorridere me...
Ieri ero nella biblioteca principale che ripassavo disperata per il placement test di stamattina e cosa vedo davanti a me....
..uno studente intento a leggere un libro che sembra proprio ma proprio interessante! :P

Matane!