29 mai 2009

Esportazione della "cultura" giapponese

Un pezzo di Giappone per voi.
Link e script e sommaria traduzione di un programma televisivo il cui titolo è "Che paese è il Giappone?". In questa puntata "Il Giappone visto dagli stranieri che ci abitano". Le N.T. sono mie aggiunte.
Buona visione : )

http://www.youtube.com/watch?v=RR-OESlvTS4

(VOCE NARRATORE) ぶっちゃけ、日本ってどんな国?Che tipo di paese è il Giappone?
日本はここがすばらしいんです。外国人を迎え撃つ日本代表の精鋭たち。目を覚ましなさい、日本人、これが本当の日本なのだ。日本に住む7人の外国人たちが生活者の視点から歯に衣着せぬ語り口で日本をきる。Paese meraviglioso per questo e quest altro. Ecco i rappresentanti, l'elite, del Giappone che affrontano gli stranieri. Aprite gli occhi, o popolo (giapponese), ecco il VERO Giappone. 7 stranieri che vivono qui ci raccontano senza peli sulla lingua il Giappone della loro vita quotidiana.

初めて日本にやってきたというバックパッカーたち、彼らの旅を一日密着取材。我が家に外国人がやってきた。ベラルーシ人が日本家庭にホームステイ。外国人が頭に描く日本とは?フランス人アーティストが日本のイメージを映像で表現。Dati dei viaggi di questi backpackers arrivati in Giappone per la prima volta. Un bielorusso che fa homestay. Qual è l'immagine che hanno gli stranieri del Giappone? Un artista francese esprime la sua visione del Giappone attraverso immagini.

(PREVIEW ARGOMENTO) 日本のDNA . Il dna del Giappone

全世界でアンケートを実施。外国人たちの素朴な疑問や意見から、日本のおいしつがみえてくる Indagine a livello mondiale. Attraverso i dubbi e i pensieri piu' ingenui degli stranieri, si intravede l'essenza del Giappone.   

果たして、我々が知らない本当の日本とは一体…。Come previsto, il vero Giappone che noi non conosciamo...
外国人が見た日本 -il Giappone visto dagli stranieri!

(PRESENTATORE)男:さ、始まりました。外国人が見た日本。美しい国を目指すことになった日本でございますが、今、日本は世界の人々にどのように見られているんでしょうか。Dunque, iniziamo. Il Giappone visto dagli stranieri. Paese che aspira alla bellezza, ma ora, nel mondo, come viene visto?

(PRESENTARICE)女:はい、外国の方々が日本に暮らして、生活者の視点から日本をびしびしきっていただこうと思います。そして、学ぶべきものは学び、イヤイヤそうじゃないと判断できることはどんどん反論していただきたいと思います。Oggi stranieri che vivono in Giappone ce ne faranno una severa analisi dal punto di vista della vita quotidiana. (I rappresentanti del Giappone) imparando quello che c'è da imparare, contraddirranno quando penseranno "ma anche no qua si potrebbe ribattere".

(PRESENTATORI ALL UNISONO)男と女:大勢、今日ね、いらっしゃっていただいております。若干一名…現在六本木にいるということで、ちょっと遅れております。インド時間が流れている。インドのセットさんが今こちらに向かってらっしゃると。さ、それでは、最初のVTRに参りましょう。ぶっちゃけ日本はこうだ。Oggi ci fanno l'onore della loro presenza in tanti (stranieri, i guests). Una personaaaa...ancora è a Ropponghi (N.T. posto a Tokyo, famoso per essere frequentato dagli stranieri)(N.T. qui stanno prendendo per il culo) e quindi arrivera' un po' in ritardo. Sara' ancora all'ora indiana. Signor Setto, che viene dall'India, ha detto che ci sta raggiungendo. Bene, iniziamo col primo filmato. Ecco com'è il Giappone.

VTR:VIDEO
日本にやってくる外国人は観光客だけで年間およそ670万人。ほんの一昔前まで外国の人々に侍は刀を差して歩き、女性はみんな着物を着ていると本気で思われていた日本で、外国人は一体何を見、何を感じ、どう思ったのか。日本に滞在している外国人のリアルな声を徹底採取。ぶっちゃけ、日本ってどう?Degli stranieri che vengono qua, soltanto contando i turisti siamo a 670 000 persone all'anno. L'antico Giappone ai loro occhi è samurai che vanno in giro con la katana e geishe che mettono kimono. Ma cosa vedono, provano e pensano gli starnieri qui ora? Sentiamo la voce di residenti stranieri in Giappone.


CINESE 食べにいくとか、「今日ご馳走していいかな、よくないかな」、友だちとかはっきり言わないですよ。だから、はっきり言わないとわかりません。Quando si va a mangiare, gli amici tipo non ti dicono se va bene o meno offrire o meno, quindi siccome non viene detto chiaramente non si capisce (?)

AMERICANO アメリカ人:日本人は食事に行って、食べ物が美味しくなくても、マズイとは決して言わない。I giappi quando mangiano, anche se c'è qualcosa che non gli piace molto, non dicono "non mi piace".

TIZIO DAL GANA ガーナ人:日本人は話を聞いている時、ただ頷くだけで、わかっているのか、わかっていないのかYESかNOかハッキリ言わない。Quando ti ascoltano parlare, fanno "di si" con la testa, ma se capiscano, non capiscano, intendano si o intendano no, non lo dicono chiaramente.

というように曖昧な表現の多い日本人。国のゆくつえを決断するため政治家でさえ、奥歯にものが挟まったような表現をする        。そこで、最初の「外国人が見た日本」は…日本は曖昧のかたまりである。E quindi ci sono molti giapponesi che usano spressioni "ambigue". Anche i politici usano sempre giri di parole. Non c'è che ambiguità in questo Giappone secondo gli stranieri!

『カナダ人』Canadese
外国人と話すときは、あのー、無駄なんですよ。逆に何言ってるかはっきりしないからずうずうしく思われるんですよ。NOのほうが確実にいいんですよ。Parlare coi giappi non ha senso. Siccome non dicono nulla chiaramente...meglio dire di "no" .


『ラサール石井』
NOとかNONとか、先にまずつけてから文法がはじまるじゃないですか。日本語はしゃべりながら考えられるんですよ。それは~どうんなんでしょ~とかね。La grammatica di lingue europee è fatta in modo che si inizia dicendo no. Ma in giapponese si pensa mentre si parla (presa). Tipo "mmm vediaaaamoo....".(N.T. frase usatissima dai giappi, solitamente raramente seguita da qualche cosa di preciso).

『フランス人』FRANCESE
英語でもフランス語でも、あのー、YESかNO、OUI、NONか言って、日本人はいつも、はいはいとか言うんですよね。それは、じゃぁOUIっていうことでしょ、ちげーますよ。あなたの言ってることをわかってるから、聞き取ってるから、はいと言ってますっていう、その考え方が外国人にはものすごく分かりづらいんですよ。Sia in inglese che in francese si dice si oppure no, ma i giapponesi dicono "hai" (=si) tutto il tempo giusto? Ma questo, uno pensa "sarà si", e invece noo. Significa sto capendo quello che mi stai dicendo, ti sto ad ascoltare! Questo modo di fare e pensare è di difficile concepimento per gli stranieri..

『韓国人』COREAN
日本人は凄く慎重で、冷静沈着でですね、すぐ結論をしない。えー、よく考えて後で結論をする、そういう意味ではすごくいい面なんですけど、悪い面としては、えー、その場ではっきり断言しないことによって責任を負わない。I giapponesi sono davvero cauti e tranquilli..non tirano mai alcuna conclusione sul momento. Ci pensano su e poi dopo tirano le loro conclusioni. In questo senso, hanno una grande qualità, ma per quanto ne riguarda il lato negativo, non esprimersi li al momento viene preso come un "non prendersi le responsiblità".

『真鍋かおり』PRESENTATRICE
逆にこう外国の方が、こうしゃべっているのとかを聞くと、なんでそこまではっきり言うのって。Invece, quando tipo degli stranieri stanno parlando o cosi e li ascolto, penso ma perchè dicono le cose cosi chiaramente in faccia?!?!

『カナダ人』CANADESE
それは言わなきゃ通じないんですから、向こうの人たちは議論するときが
気持ちは入ってないですよ、なんか真剣よりも剣道みたいな感覚でやっているんですから、あんまりこう日本人には超きついけど、本人達全然普通って感じですよ。Non dirlo risulta a non capirsi...gli stranieri quando discutono su qualcosa non sono coinvolti "coi sentimenti".

『ラサール石井』
いやー僕はね、知り合いがNYでレストランでウェイターをやってるんですよ。日本人でそしたらウェイターはチップで暮らしてるんだよね。でもあのー、チップを払わない人がいる、だから払わない人がいると、置いてないと追いかけるんですよ。追いかけると、おれは、これチップを払いたくないって、ここのサービスが良くなかったから、あえてチップを置かなかったっていうのを、なぜだかそこで討論してチップを出す、出さないっていうのをやるんだけど、すごいめんどくさい。

『カナダ人』CANADESE
ただし逆に日本人の場合、難しい話題、これでけっちゃくでつかないこと多いんですよ。だから政治の世界、いつも玉虫色、骨抜き、妥協みたいな案ばかり出てくるんですよ。Nel caso dei giapponesi, quando è in ballo un argomento difficile non sono rari i casi in cui non si giunge a nessuna conclusione. Per questo nel mondo politico, è pieno di espressioni indirette.

『舛添』
ただそれはねー、あのー、翻訳能力の問題で、それでは前向きに善処しますってはやらないってことなんですよ。だから、そのー、言葉を翻訳したりすればいいんで。Questo forse è semplicemente un problema di traduzione, (l'espressione frequentemente usata dai politici)"considerero' la questione con attitudine positiva" significa "no". Quindi perchè non tradurlo direttamente come "no"..

『カナダ人』CANADESE
だからその言葉の日本人同士の決着でも、そのー、難しい。あのー、要するに、対立があるときに結局決着がつかないまま、先送りということにするんですよ。Per quello alla fine senza giungere ad una conclusione di finisce per rimandare la soluzione della questione.

『舛添』
先送りして、永遠に解決しないんじゃなくて、今の条件では無理だけれども、我々は条件をつくっていくほうですから。前向きに対処しますので、練習しますっていってて、今できないよっと。だけど努力して3ヵ月後にできるかもしれないのに、今できないからできないのよグッバイ、っていうのとどっちがいいかって話なんですよ。Rimandare la questione non significa non risolverla per sempre, bensì "nelle condizioni attuali è impossibile", ma faremo in modo che lo diventi. Siccome ci penso, mi ci impegno per farcela, ti dico "ora non posso". Ma impegnadocisi magari 3 mesi dopo è possibile che si riesca a risolvere, quindi dire "ora nisba, bye bye" ,oppure rimandare, quale delle due opzioni è migliore?

『八代』
曖昧さっていうのは英語で訳すとambiguityになるんじゃないですか。Ambiguityっていうことばつかいもネガチーブな意味、印象に受け止められる、でも日本のいう曖昧さっていうのは必ずしも英語のambiguityではなく、空気を読むっていうこともあるんですね。いわなくてもわかると、はっきり言わなくてもわかるという文化がある。でもこれから、このー、国際化してってですね、世界に出てく時にはそれは通用しない。私がいちばん感じるのは、あの、契約書ですね。日本人同士が交わす契約書ってものすごく曖昧な条項なんですよ。これを英語に直した時に、英語にできないものがいっぱいある。で、海外の人が読んでも理解できない。やはり国内のスタンダードそのプライベートのスタンダードとインターナショナルなスタンダードっていうのは使い分けなきゃいけない。"Aimais" viene tradotto "ambiguity" in inglese giusto? Ma "ambiguity" ha un un significato negativo, e ci si ferma cosi' ad una cattiva impressione. Ma l'"aimaisa" giapponese non corrisponde per forza all'inglese "ambiguity", significa anche "sapere leggere tra le righe". Esiste una cultura del "non viene detto ma si capisce comunque, non viene detto chiaramente ma viene inteso". Ma ora, con l'internazionalizzazione in atto, quando si va nel vasto mondo, una cosa del genere come comunicazione non funziona. Quello che io percepisco di piu' a riguardo sono i contratti. I contratti tra giapponesi sono na roba estremamente "aimai" (ambigua?....). Al momento di tradurli in inglese, ci si rende che c'è una montagna di roba intraducibile. E quando degli stranieri li leggono, non riescono a capire. Quindi decisamente, lo standard nazionale e quello internazionale, vanno distinti.

『アメリカ人』AMERICANO
契約の世界だけではなくて、例えば日本人が毎日使う言葉の中に、よろしくお願いしますという言葉があるんですよ。これはね、実はね、曖昧な表現なんですよ。これ英語に訳すと会社関係やったら、両者が儲かるように力を合わせましょう言うような具体的な英語にしないと、よろしくお願いしますといった曖昧な人間関係は、それが日本語は毎日のようにみんなが使うんです。Non si tratta solo dei contratti, ma anche di parole che i giappi usano nella vita di tutti i giorni. Come ad esempio "yoroshiku onegai shimasu". Questa si che è un'espressione ambigua...per tradurla correttamente in inglese nel campo delle relazioni tra colleghi in un azienda, ad esempio, bisogna fare una frase intera, dal significato concreto, del tipo "uniamo le forze per un unico goal" .(N.T. il campo di utilizzazione di yoroshiku onegai shimasu è INFINITO questo è solo un minuscolo esempio, ed è in questo senso che lo intende l'americano: è un espressione uguale per miliardi di situazioni, una parola "passe-partout", che pero' a venir tradotta assumerebbe forme tutte diversissime. Tipo "mi raccomando", "piacere conoscerla", "le chiedo questo favore", etc. etc.)

『ガーナ人』CANADESE
ぼく、あのー、バドミントンよくやってるんですけど、試合が始まる前からみんなが、あっじゃあ、よろしくお願いしますとかって、直後にパシってやってくるんですよ。Infatti, io gioco spesso a badminton, prima dell'inizio di una partita, tutti fanno "beeeene, yoroshiku onegaishimasu" e subito tirano la battuta ( risa) (N.T. intesa come presa in giro qui "yoroshiku onegaishimasu ").

26 mai 2009

Tratta gli altri come vorresti che gli altri trattassero te.

今日の授業では、新しいことわざを学んだ。
いつか日本語の慣用句のリストを作りたいな・・・今までメモしてこなかったのがちょっと残念だなぁと。
今回のは、「売り言葉に、買い言葉」です。韓国のことわざで言うと「行く言葉が美しければ、来る言葉も美しい」です。分かりやすいでしょ。相手に言っていること次代に、同じような言葉が来るわけですね。ですから、もっと広く言ってみると、自分がどういう風に扱って欲しいことによって、相手を同じように扱うようにしなきゃ。かなぁ。でたらめな日本語ですけどね。電子辞書にのっている「売り言葉に、買い言葉」の説明によると「相手の暴言に応じて、同じような調子で言い返すこと」ですが、それは悪い意味で、けんかをするつもりで相手にどんな話をどういう風にかけてしまうのかだけを中心にした定義ですね。ヨーロッパの言葉でのことわざは、そのマイナスなイメージを超えて、どうやったら行動すればいいかと指していると思いますよ。「けんかにならないように乱暴な言葉を避けること」だけじゃなくて、簡単に言うと、例えば優しい友達が欲しければ、まず最初に自分から友達へ優しい行動をしましょうということだろう。
私は、いくら期待しても、友達にだまされたことがあるし、珍しくない。で、いくら頑張っても、こっちからだましたこともきっとあるだろうと思う。なので、このことわざを頭に入れるようにしています。コミュニケーションには方法がありますよね。

La Cerimonia del Té

Come tutti sanno, in Giappone tra le arti tradizionali c'è anche il Sado, tradotto letteralmente "la via del Té". Una cerimonia di cui non so quasi nulla se non che è un rito codificato il cui scopo non è quello di bersi il tè (te pareva), ma... non lo so qual è lo scopo, so solo che non è quello di bere ahah! Comunque dev'essere qualcosa tipo mostrare rispetto e armonia etc etc., le solite cose...

E stavo pensando che non solo in Inghilterra, Cina e Giappone c'è l'usanza di bere il té...certo anche qui ho degustato il té verde con qualche bocconcino di dolce, soprattutto in viaggio, quindi in qualche posto apposito...ma "la mia cerimonia del té in Italia", vogliamo parlarne?
In Italia ho raramente preso il té da sola. Di solito era col mio moroso. Penso si possa chiamare "Tè di fine giornata", in contrapposizione all'afternoon tea degli inglesi. Tè di fine giornata, solitamente dopo le 21, 22, quando fuori è gia' buio (in inverno), o il cielo si tinge di rosso per il sole che si riflette sulle nuvole (in estate), accasciati e sprofondati sul divano vicino alla portafinestra, insieme, a rinvigorirci il corpo con la bevanda calda, assecondare il palato perchè ognuno si prendeva il gusto preferito, intrattenerci e intrattenere la relazione perchè ci raccontavamo la giornata, o cos'altro avevamo di interessante da raccontarci.
La cosa che mi manca di piu'.

E io sono piu' sophisticated di te, sfigato!

Alle 2:00 a.m. ricordo di aver guardato l'ora sul cell. La sveglia stamattina era per le 9, ma già che non c'è tempo per dormire, io mi sono svegliata alle 6 e non c'è piu' stato verso per riaddormentarmi. Stephi sei un genio. In compenso mi sono frullate in testa tante cose che volevo scrivere, e quindi eccomi qua con una fine selection dei miei pensieri.

L'altro giorno sono andata ad una cena con gli amici del dormitorio, per un compleanno. Tra gli invitati c'era anche qualche raro giapponese che ci ha degnati della sua presenza nonostante la maggioranza fosse bianca - strano. I giappi quando non sono in gruppo tra di loro non si sentono a loro agio a quanto pare perchè non ti cagano mai a meno di averlo deciso loro e di essere in netta maggioranza. Questo di solito, ma non sempre- e dunque dicevo, tra gli invitati, un esemplare di rarà molestiade.
Il fenomeno si chiama Masahiro o qualcosa, forse Masaka, che sarebbe del tutto appropriato (Masaka in giapponese significa innanzitutto "ma va la! impossibile! stai scherzando?!"). Sorvolero' sul suo gusto inimitabile nell'abbinamento dei colori, perchè purtroppo per lui c'è di ben piu' grave. Eravamo "in piazza" (la rotary di Takadanobaba, BABA per gli intimi) ad aspettare che tutti arrivassero. Io ero stanca, e indifferente. Seduta su una panchina accanto al festeggiato, che si era gia' tracannato 3 birre prima di venire ma questo è un altro discorso. Inizia ad arrivare un po' di gente tra cui sto Masaqualcosa. Masaqualcosa mi si avvicina e se ne sboccia con:

"Excuse me Miss, may I have the permission to allow myself to ask you whether it is possible to know your name?"
O_o
Io: "Are you serious?"
Il fenomeno purtroppo non scoppia a ridere. Oddio. Era serio.
Eeeeeem mi chiamo Stephanie, e te?
"Oh, I am Masa(qualcosa)".
Mh, si PIACERE.
Poco piu' avanti:
"Would it be possible to know where you are from?"

..na voglia di dirgli なんじゃそりやあ!!英語ってどこで学んだの?!che suona piu' o meno come nanja soriyaaa (che ca**o è?!!) eigotte doko de manandano (e soprattutto, l'inglese dove ca**o l'hai imparato?) ma ero nel mood e ho optato per un piu' raffinato "mmmh, I'm not sure whether it's possible, actually...let me see...." col tizio accanto a me che giocava il gioco e rinforzava con dei "yeah, probably not possible, right.."...Ma Masaqualcosa non desisteva e mi guardava con quella faccia da ca**o (scusate, ce l'ho con lui), con le soppracciglia rialzate e gli occhi spalancati come se la fine del mondo dipendesse dalle mie parole. Gli ho rivelato la mia nazionalità e si è andati avanti a ciarlare di tutto, in gruppo. Io continuavo ad essere stanca, anche un po' innervosita, e molto indifferente. Ad un certo punto non so perchè per come ma ovviamente si parlava di chi si era ubriacato l'altra volta o storie del genere (io non so, non è un gruppo con cui me la giro di solito..). Al che proprio non si sa perchè, ma Masaqualcosa fa un balzo, si rivolge di nuovo nella mia direzione, e alzando le sopracciglia e facendo una mossa da perfetto gay che si scansa i capelli prima di parlare aggiunge, con voce altolocata "Miiss, please don't misunderstand me. I am always a super-sophisticated person, so I don't ever get drunk". Non ti preoccupare, tesoro. Ci penso io. "Where did you learn english?"- (alza le sopracciglia)"Here in Japan"-"So you never went abroad to learn it?"- (Le sopracciglia sono gia' alzate, fa una smorfietta con la bocca "Ehm, no". EHM IT SHOWS SFIGATO!!!!!!!!!!! MA TI SENTI?!?!?
Questa non gliel'ho detta, ma ecco il tipico esempio di persona NEGATA per le lingue. (mo' mi sfogo, e non perchè è un incapace, ma perchè se la mena). E chi lo conosce mi dira' come cavolo faccio ad avere un opinione del genere, visto che nonostante non sia mai uscito dal Giappone sia capace a sostenere una conversazione con madrelingua e non in inglese senza la benchè minima difficoltà...beh il punto è proprio questo. Che lui nonostante sia attorniato da amici stranieri che parlano inglese, e nonstante ci esca e ci passi del tempo, se ne esce comunque con frasi tipo may I allow myself etc che nessuno attorno a lui avra' mai usato. Anche perchè Shakespeare, scusate eh, ma è un po' sorpassato e noi siamo i giovani del 21esimo secolo che quando si devono presentare lo fanno nel polleggio. Hei Masaqualcosa, sveglia! Imparare una lingua significa che dopo il tuo libro di grammatica viene la conversazione col parlante, e li, quello che senti lo devi i--mi--ta--re! E soprattutto, le traduzioni dal giappo, le devi lasciare per--de--re! Therefore, do not ever allow yourself to permit yourself to address me in such a way again! LOL.

E in questa frenetica e a volte insensata vita tokyoita, qualche spazio sano ce lo siamo creati.
Ieri al karaoke ebbene si, signore e signori, abbiamo cantato Azzurro di Celentano (o era Paolo Conte?)

Azzurro
Il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
Mi accorgo di non aver piu' risorese senza di te
e alloraaaa
io quasi quasi prendo il treno e
vengooo vengo da teee
ma il treno dei desideri dei miei
pensieri all'incontrario va!
Qui di canzoni sui treni non ce ne sono, ma se ce ne fossero sarebbero inevitabilmente tutte canzoni sul come i treni sono in tempo e ti portano sempre dal moroso. Che noia. E comunque da te non mi portano, i treni giapponesi!

25 mai 2009

Brutta uscita

Ore 24h08 circa, in ascensore siamo io Marco, Andrea, Florian e Ann.
Buon umore, abbiamo appena finito di sgolarci. Il karaoke per 2 ore funziona per sfogarsi.
Arriviamo al primo piano.
Le porte si aprono.
Pronti ad entrare, un gruppo di giapponesi.
Appena ci vedono, sussultano e sbarrano gli occhi, la tipa che stava per entrare in ascensore fa un balzo indietro e si zittiscono tutti.

Le piccole cose che ti ricordano che sei diverso.

Dormire o non dormire?Capire o non capire?

Essere così impegnati e aver così tanto da fare da doverne ridurre le ore di sonno ha i suoi pregi e difetti.
Ad ogni modo, proprio in questi giorni, che mi trovo a rendermi conto che il mio stile di vita va definitivamente per il "molti impegni, poche ore di sonno", leggo nelle prove di lettura del Noryoku Shiken*: 睡眠時間を削ればいいと言う人もいるだろう。Ok ho tolto la frase dal contesto, ma è in quanto tale che mi ha colpita. Significa "probabilmente ci sono persone che dicono che sarebbe un bene ridurre le ore di sonno"....sottinteso perchè sono uno spreco, uno potrebbe fare tante cose utili al post di dormire!
(Questa l'ha pensata per forza un giapponese! )In realtà il testo poi non diceva esattamente questo, era un mio commento sarcastico.
L'altro giorno di questo si parlava con un amico giapponese, che al mio dire "dormo massimo 7 ore a notte ed è cosi da un po' di mesi", commento' "dormi un sacco!". Ed era serio.

Poi ci si chiede perchè la gente muore per troppo lavoro qua.
No ma davvero...non si puo' sostenere un ritmo cosi tutta la vita. L'amico mio in questione va a letto alle 3 e si alza verso le 8 del mattino. Ma che vitaccia è?!

Comunque in questi giorni mi sento molto ispirata a pubblicare sul blog quello che sto facendo a lezione di ascolto. Penso di proporvi links a video di youtube in giapponese, su fenomeni sociali in Giappone, celebrità giapponesi, programmi di varietà..con script in giappo e mia traduzione (abbreviata, abbiate pazienza, il tempo è poco). Perchè penso che una società per capirla bisogni anche guardarla dall'interno, potendo. Non è vero che quando si parla di se stessi non si ha un punto di vista oggettivo. Piu' che altro si possono dare su se stessi spiegazioni il cui "orientamento" è utile.
Un esempio che regna sovrano su tutti: comunicare coi giapponesi.
Per molti stranieri è una cosa che fa perdere la testa, perchè i giappi non parlano mai "chiaramente" , non ti dicono mai nè "si", nè "no", nè "è cosi", nè "non è cosi". Apparentemente. E quindi li si bolla di ipocriti e ambigui.
Ma a continuare di vedere le cose cosi non si arriva da nessuna parte, e io penso che il ruolo "piu' grande" degli studenti stranieri che hanno avuto l'opportunità di vedere questa società dall'interno, per un anno, sia quello di andare spiegando a chi conoscono che il Giappone va pensato in un certo modo. Questo "certo modo", comune a tutti i paesi all'estero, è "smettiamola di fare paragoni". Non puoi paragonare due cose che non c'entrano niente. Per capire A, non devi pensare "Z", devi pensare coi criteri e i modi di pensare di "A". Devi immergerti in A. Si ok avete capito.
Quindi? La comunicazione dicevamo. NO! Non è ambiguita'. Cito da uno dei video che vi proporro'. Spiegato da un giapponese, è "abilità di leggere tra le righe, cioè, anche se una cosa non viene detta chiaramente, la capisco lo stesso".
E voglio dire, non è che tutta una nazione puo' essere costruita su un fraintendimento o sull'ambiguità. Tra di loro i giappi si capiscono! E quindi il problema è di chi, a questo "modo di comunicare" non è abituato.
La questione, dunque, è porsi nella prospettiva di voler capire o meno. Tutto qua.

24 mai 2009

Teorie sul perchè l'influenza suina non si sviluppa a Tokyo


Primavera 2009 in Giappone. Niente tg sugli uccellini che fanno quì quì, perchè 2 settimane fa è arrivata l'influenza suina anche qua. Tutto è iniziato con 3 giapponesi ritornati dall'america, i primi 3 contagiati, a Osaka. Poi nel Kansai, a Osaka e Kobe soprattutto, da 3 si è in fretta passati a piu' di un centinaio di contagiati. Università e scuole chiuse, gite scolastiche annullate, corsa alle farmacie che vendono mascherine.

E Tokyo?
Un contagiato qualche giorno fa, era stato a Osaka. Beh, se l'era cercata. Un altro l'altro ieri, non mi ricordo piu' perchè, per dove era stato.

Basta.
Ecchecavolo, abbiamo diritto anche noi a una settimana di sospensione delle lezioni!!!


Scherzi a parte, la teoria sul perchè l'influenza suina non si sviluppa a Tokyo, nonostante la notevole densità, è che i Tokyoiti sono freddi, e a differenza della gente nel Kansai evitano ogni contatto con l'altro, e quindi te credo che non si contagia nessuno a vicenda...

16 mai 2009

Nuova macchina fotografica


Takadanobaba, la mia stazione

Bimbo alla fermata del bus. Notare la divisa (obbligatoria) e lo zaino, che come in tutti i paesi, pesa circa 2/3 del bimbo in questione, per una strana legge!

15 mai 2009

Outreach







Da domenica scorsa a martedi sono stata via nella regione di Niigata per il cosiddetto "Outreach Program". In due parole si tratta di un'attività messa in piedi dalla mia uni che offre la possibilità di entrare in contatto con allievi delle elementari, medie e superiori nella campagna giapponese a scopo di scambio culturale.
Se vi ricordate avevo gia' fatto la stessa cosa in un liceo a Tokyo, ma la grande differenza con questa volta è che non solo eravamo in 14 - 7 studenti internazionali e 7 giapponesi- ma abbiamo visitato 3 scuole e passato 2 notti fuori Tokyo, a Matsudai.
E' stata un esperienza davvero fantastica...non so da dove cominciare.
Innanzitutto quello che concretamente dovevamo fare, in coppie, era organizzare una lezione di 90 minuti per tutte le 3 classi...il contenuto era libero, ma ovviamente doveva avere a che fare col nostro paese d'origine oppure con la nostra scelta di studiare in Giappone, in modo da "presentare" agli allievi qualcosa di nuovo. Infatti la campagna giapponese non ha nulla a vedere con città come Tokyo e i contatti con gli stranieri e quindi con pensieri "globalizzati" è raro. Il contatto con pensieri "non giapponesi" in generale è raro.
Per me è stato fantastico per 3 motivi, tutti equali in importanza, 1 perchè ho passato 3 giorni interi a parlare solo giapponese, fare meeting e organizzare lezioni, fare lezione, tutto in giapponese e lo scambio con i nostri accompagnatori -cosidetti local students della Waseda- è stato piu' che proficuo: in 3 giorni ho parlato di piu' cose interessanti con dei giapponesi che in 8 mesi...sara' che tutti erano gia' stati 1 anno o piu' all'estero o erano in procinto di partire a studiare all'estero? 2 i bambini giapponesi sono adorabili. Sono gli unici che in questa società sono sinceri. A un bimbo delle elementari cui il mio partner local student aveva chiesto, durante la lezione, "ti interessa l'Italia?" ha risposto "no, chenneso io dell'Italia" ahahah mito! E cosi ho capito, anche grazie a una coincidenza, che il tatemae e honne (facciata e vero sentimento) non hanno a che vedere con l'essere ipocriti, ma con l'essere "adulti" o meno, in Giappone. Ossia un adulto giapponese che non sa abilmente nascondere quello che pensa, è ritenuto infantile, non ipocrita. Nuance. I bambini pero' ovviamente ancora non hanno questa "capacità" e sono pertanto sinceri. E io dico che coi bimbi giapponesi ci "vado d'accordo". 3 mi sono divertita un sacco a fare lezione, e alle medie è andata talmente bene che per un istante mi è balenata in mente l'idea di diventare maestra (non in Italia che si fa la fame!!!), tanto è stato soddisfaccente. I bimbi ti danno qualcosa che gli adulti ti tolgono...
Nel dettaglio:
Alle elementari- Avevo 6 bimbi. Gli ho fatto trovare l'Italia sul mappamondo, indovinare quante ore d'aereo ci vogliono (la prima proposta: 2 giorni interi!! ahah), poi insegnato i saluti e a presentarsi in italiano, fatto farsi presentare, poi gioco del "contenuto della scatola": c'è una scatola con un buco per inserire la mano, e dentro ci sono tot oggetti da indovinare solo toccandoli. Gli oggetti erano peperoncino, 1 penna, 1 fusillo, aglio, 1 chicco di caffé e una conserva di pomodori. Di conseguenza ho spiegato un po' i pasti in Italia, e fatto vedere foto mie della pasta etc. Poi ho proseguito con le foto e il loro commento, cosa che ha richiesto parecchio tempo. Naturalmente ho portato di tutto, dai paesaggi, alle città, alle "cose giapponesi in Italia". Infine ho fatto vedere un pezzettino di"Una tomba per le Lucciole" in italiano. Dopo era la pausa pranzo e voi non potete capire che figata! Praticamente sono gli allievi che si occupano di spostare in banchi in modo adeguato e distribuire il cibo sui piatti e darli a tutti. Abbiamo mangiato insieme. Il bimbo di fronte a me facceva cazzate con la cannuccia del latte in cartone e la bimba accanto a me non voleva finire il piatto di yaki-soba (pasta in padella).
Al liceo- trauma. Ma eravamo cosi anche noi? Entriamo in classe silenzio pesantissimo. Sono 35 giapponesi/e che ci guardano come a dire "speriamo sia interesante". Il problema è che tipo dalle 12h15 alle 13 abbiamo mangiato alle elementari, poi ci siamo spostati in bus al liceo, e subito arrivati senza preliminari saluti nè niente ci hanno portato in classe e mollato li per la serie "vi diamo in pasto alle belve, buona fortuna" XD XD XD Terrorizzante. Quindi presi dal panico, e aggiungendoci che io avevo cambiato programma la sera prima perchè il primo programam era troppo difficile (fare una vera e propria lezione magistrale raccontando la mia esperienza con le lingue straniere, il perchè ero in Giappone, i stereotipi sul Giappone e quello che pensavo da quando ero qui) ci siamo impapinati. E' andata malino insomma...ma a tutti i gruppi pare sia andata male. Per quanto uno potesse impegnarsi a spiegare qualcosa le reazioni erano pari a nulla...silenzio, freddo, gelo! Chiedevi qualcosa e non rispondeva nessuno. Aiutooooo.
Quindi è stato un trauma, ma è servito a prepararci meglio per il giorno successivo, anche se in realtà non c'era bisogno di stare sulla difensiva perchè quelli delle medie sono stati di gran lunga quelli con la miglior attitudine!
Medie- Subito grande differenza rispetto al giorno precedente: in questa scuola ci hanno accolti a suon di "benvenuti waseda! vi stavamo aspettando!" su striscioni. Ma non solo. Arriviamo in classe (stavolta la lezione era metà gruppo Italia, metà gruppo Vietnam) e sulla lavagna avevano scritto buongiorno in italiano e vietnamita, con tanti cuori e disegnini! Quindi ho raccolto forza e coraggio, fatto sedere tutti vicino alla cattedra, e fatto la mia bella introduzione del tipo" bene se sono qui c'è un motivo e sicuramente ve lo state chiedendo anche voi quindi prima di tutto voglio presentarmi un po' piu' in dettaglio e dirvi perchè sono qui" e sono stati davvero attenti quindi YES! Dopo di che l'atmosfera era proprio rilassatissima e divertendoci e facendo divertire abbiamo fatto un quiz sull'Italia a colpo di domande con scelta multipla su cartelloni (scritti la notte prima!). Tipo qual è la forma giusta dell'Italia, scegli tra i 3 disegni qui sotto, oppure quanti tipi di pasta ci sono in Italia secondo te, etc etc etc. Non so cosa me ne faro' ma ce li ho ancora questi cartelloni. Dopo di che ho fatto la presentazione e commento delle foto, che hanno riscosso un successo enorme, tant'è che tutto quello che avevo fatto stampare è stato dato a chi voleva e mi rimane pochissimo. E cosi gia' il tempo è finito, ma davvero e' stato un successone. Dopo era il turno del gruppo Vietnam e anche li ci siamo divertiti un sacco...
Questa è stata la mia esperienza a Matsudai, cittadella sperduta nella campagna.
Prima di tornare a Tokyo ho avuto altre 2 fortune: vedere il paesaggio magnifico delle risaie in pendenza, e parlare con un "kikokushijo", uno del nostro team che è stato 8 anni in Inghilterra ed è tornato in Giappone solo per le medie tipo...e che pensa cose molto interessanti!