26 octobre 2008

忘れないように


注意!日本語が出来る人へ、コメントの中で他の言語の翻訳はだめ!あったら、コメントを公表してあげないから我慢してください。


実は個人な情報とか告白を書くこのはブロッグの目的じゃなくても今日よかった事件を忘れないように書いておこうと思ってるんですけど、両親はブロッグが見られるからちょっと遠慮して、日本語で書くことにしました。


先日は彼氏との話の流れの中で、本当に「あ、よかった!!」と思わせる事件があって幸せになったんだ!というのは、去年の意見の逆に、これから外国へ行きたいって言った。びっくりした!いままで必ずイタリアで住みたかったから・・・、まあ、本当によかったです・・安心した。これから一緒にどこでも暮らせるよ!

私にとってはイタリアとのつながりは強いだけど、イタリアで満足させる仕事が見つけられるかどうか自身がないし、彼氏と遠い場所で働くのもいやだから、一緒に外国で働くのは理想な状態だよ!できれば、どんなに嬉しいだろう!

25 octobre 2008

Supermercato


Il programma di stasera era mangiare qualcosina fuori, farci un giro oltre Takadanobaba e trovare un posto in cui andare a bere qualcosa. Piu' semplice di cosi..non si puo' sbagliare!direte voi. E invece si.
Abbiamo imparato la seguente cosa: in Giappone ci sono posti per 1) mangiare 2) bere 3) bere E STUZZICARE.

Quando pensate di entrare in un posto per mangiare, puo' capitare che in realtà si tratti di un posto per bere, dove è anche possibile ordinare stuzzichini da mangiare. Precisamente in questo tipo di posto siamo capitate... -.-

Risultato: portafoglio e stomaco sul vuoto andante.

Volevo rendervene partecipi, in Giappone ci si puo' assolutamente saziare per prezzi normali, il fatto che le guide o chi altro dica il contrario per me è dovuto a questo tipo di errore...nei suddetti posti del tipo 3 le porzioni sono ridotte, lo scopo essendo di ubriacarsi (-.-')

Comunque sia il giro e la bevuta siamo riusciti a farceli..
Essendo tutto aperto 24 su 24 abbiamo fatto un giro anche al supermercato, uno a destra dall'uscita est di Takadanobaba che ancora non avevamo mai visto.
Ha di tutto, anche la mozzarella. Ecco la foto, vi lascio fare il calcolo di quanto siano 900 yen... (soprattutto ora! Prima di partire l'euro era a 160 yen, ora circa 120 :/ )
Vi lascio ammirare le foto del supermercato...

22 octobre 2008

Non c'è l'equivalente di nulla qui


[conversazione su msn con una mia cara amica dei vecchi tempi]

[...]
Marti scrive:
come ti trovi? che fai? com'è
Marti scrive:
?
Stephi scrive:
mi trovo bene
Stephi scrive:
ma indubbiamente le relazioni umane qui sono impostate su basi completamente diverse quindi
Stephi scrive:
a volte è un po' strano/difficile
Stephi scrive:
e vado all'uni tutti i giorni, ho lezione di giapponese e basta
Stephi scrive:
con una montagna di roba da studiare (te pareva)
Stephi scrive:
poi nel week end esco, faccio turismo..
Marti scrive:
ma ascolta.
Marti scrive:
in che senso le relazioni umane sono impostate su basi diverse?
Stephi scrive:
mmm
Stephi scrive:
non c'è l'equivalente di nulla qui XD
Stephi scrive:
non so come spiegare...
Marti scrive:
ah..
Stephi scrive:
innanzitutto se qcn è piu' grande di te, gli devi parlare col linguaggio onorifico ( O_O ) perchè gli devi rispetto etc.
Stephi scrive:
quindi c'è una gran distanza
Stephi scrive:
in italia la seconda volta che vedi qcn che ti sta simpa gia' si va sui discorsi personali etc
Marti scrive:
più grande anche solo di poco?
Stephi scrive:
si anche solo di un anno
Marti scrive:
usti!
Stephi scrive:
per fortuna se sei straniero la cosa non si applica
Stephi scrive:
ci prendono x deficienti che non ci arrivano ahah
Marti scrive:
uahauah
Stephi scrive:
eee ppooiii
Stephi scrive:
non si dicono mai le cose in modo diretto
Stephi scrive:
il che porta a mille equivoci
Stephi scrive:
secondo me
Stephi scrive:
per capire cosa pensa il tuo interlocutore ci vuole una laurea in "lettura fra le righe" -.-
Marti scrive:
parli in giapponese con loro?
Marti scrive:
uahau
Stephi scrive:
si me la cavicchio...
Stephi scrive:
ancora non come vorrei pero'
Stephi scrive:
il giapponese piu lo studi piu ti accorgi di non sapere dire correttamente nulla XDDDD
Marti scrive:
è tanto incasinato come grammatica?? e la dizione??
Stephi scrive:
grammatica è stronza perchè per ogni frase diversa c'è un modo particolare di dire
Stephi scrive:
dizione è fra le cose piu facili, non ci sono i toni come in cinese e
Stephi scrive:
tutti i suoni del giappo a parte "su" ce i abbiamo in italiano
Marti scrive:
ah!
Marti scrive:
sei soddisfatta ?
Stephi scrive:
mmm siii
Stephi scrive:
mi piace
Marti scrive:
voglio dire...ti piace quello che studi, quello che fai, dove sei...
Marti scrive:
vale la pena?
Stephi scrive:
si si assolutamente
Marti scrive:
che impressione hanno degli italiani laggiù da te??
Stephi scrive:
ma l'italia è apprezzatissima qui
Stephi scrive:
come meta turisitca
Marti scrive:
esatto
Stephi scrive:
i giappi non sanno di come funziona davvero
Stephi scrive:
qnd lo spiego ridono per mezzora
Stephi scrive:
ovvio che il cibo è buono, il tempo è bello, le città sono stupende e la gente calorosa
Marti scrive:
davvero???
Marti scrive:
beh, in effetti siamo troppo lontani
Stephi scrive:
ma oltre a questo non sanno della tragicommedia politica
Marti scrive:
per avere una percezione realistica dei rispettivi paesi
Stephi scrive:
nè delle varie disfunzioni, nè del problema nord-sud
Marti scrive:
tragicommedia è la parola giusta.-
Marti scrive:
e la politica in giappone?
Stephi scrive:
mah a quanto pare non è poi cosi esente da corruzione
Stephi scrive:
ma io ancora di politica non ho letto nè sentito niente..barriera linguistica
Marti scrive:
giusto
Stephi scrive:
pero' sicuramente la società giappa è da ammirare
Marti scrive:
perchè?
Stephi scrive:
funziona in un modo davvero invidiabile
Stephi scrive:
tipo che tutti si applicano a rispettare anche le piu piccole regole
Stephi scrive:
tipo raccolta differenziata dei rifiuti, per fare un es. banale
Marti scrive:
e questo è sempre un bene?
Stephi scrive:
ovviamente no
Stephi scrive:
sono rigidi
Stephi scrive:
pero' uno se è nel giusto e applica giustamente la regola, non rischia di...
Stephi scrive:
non rischia quelle cose che invece succedono in italia
Marti scrive:
ho capito
Stephi scrive:
dove anche se sei nel giusto rischi che ti vengano tolti i tuoi diritti
Stephi scrive:
poi va be ovvio che qui sn esagerati
Marti scrive:
già..
Stephi scrive:
al supermercato se nn tiri fuori i soldi per pagare in un nanosecondo ti senti l'essere piu inutile e inefficiente del pianeta
Stephi scrive:
e qst è troppo
Marti scrive:
però sono stra organizzatissimi?
Stephi scrive:
non so ma oggi per la prima volta sentivo la spiegazione da una giappa che diceva
Stephi scrive:
che essendo il Giappone un isola è assolutamente necessario andare d'accordo, perchè nn c'è posto dove andarsene senno.
Stephi scrive:
E per andare tutti d'accordo, tutti sn organizzati, seguono le regole etc etc
Stephi scrive:
armonia è la parola chiave...
Marti scrive:
ma secondo te..
Marti scrive:
questa armonia
Marti scrive:
è di superficie, è vera, o è così radicata nella loro cultura da essere diventata vera^
Marti scrive:
?
Stephi scrive:
è imposta, che forse è peggio
Stephi scrive:
è molto radicata ma
Stephi scrive:
lo fanno perchè cosi devono
Stephi scrive:
perchè se no diventano reietti della società
Stephi scrive:
etc etc
Stephi scrive:
è tt mlt estremo qua haha
Stephi scrive:
ogni tanto apprezzo qst tutto filare liscio
Stephi scrive:
ogni tanto penso "basta recitareeeeeeeeeeeeeeeeeeee"
perchè pur di mantenere l'armonia, i giappi usano una facciata
Marti scrive:
mi ha colpito quello che hai detto....che lì non c'è l'equivalente di nulla!
Stephi scrive:
=D
Stephi scrive:
¨è un altro pianeta
Stephi scrive:
e non è perchè sono "asiatici"
Stephi scrive:
ho conosciuto tanti coreani e vietnamiti per esempio
Stephi scrive:
che almeno per qnt riguarda l'espressione dei sentimetni o le relazioni umane sn un po' piu' vicini a noi europei
Stephi scrive:
ma i giappi proprio nn c'entrano niente. Forse davvero è perchè è un isola
Marti scrive:
hanno avuto pochi contatti culturali forse..
Stephi scrive:
si fino al 1850 circa non emigravano e gli immigrati non erano consentiti e non c'erano rapporti di commercio. erano autosufficienti e si facevano i cazzi proprio
Stephi scrive:
propri*
Stephi scrive:
quindi hanno sviluppato qst cultura particolare..
Marti scrive:
aaaah ecco!
Marti scrive:
bestiale!!
Stephi scrive:
finche...
Stephi scrive:
indovina un po' chi è arrivato
Stephi scrive:
e ha deciso
Stephi scrive:
perchè glia ndava di decidere cosi,
Stephi scrive:
che il giappone avrebbe dovuto aprirsi???
Stephi scrive:
l'americaaaaaaaaaa gran sorpresa ahahhahahaha
Marti scrive:
heheehe
Marti scrive:
e chi se no???
Stephi scrive:
si facessero mai i cazzi loro..
Stephi scrive:
si infatti
Marti scrive:
eh, anche qui ce ne sarebbero di cose da dire..
Stephi scrive:
si, la bibbia 2
Stephi scrive:
anzi la divina commedia 2

[...]
[grazie Marti per la chiaccherata ^^]

17 octobre 2008

Di tutto un po'...osservazioni dopo il primo mese.

Osservazione 1: Mai andare a Ginza da soli nel week end. Rischio di agorafobia.
Osservazione 2: Non contare sul tiramisu' per tirarsi su il morale. 250grammi di mascarpone costano 1100 yen (sui 7 euro).
Osservazione 3: Mai prendere la metro nell'ora di punta diretti a una stazione importante tipo Shinjuku. Mai. L'ho fatto una mattina e ed è stato uno shock, per usare un eufemismo. Dopo un mese di totale assenza di contatto sia oculare che fisico, ritrovarsi schiacciata corpo contro corpo con 4 persone diverse, nel silenzio totale, tutti sballottati e pigiati, è stata un esperienza tremenda. Con la signora accanto che nonostante la massa umana stava perdendo l'equilibro e non arrivava a nessun appiglio. Non capisco come facciano ad accettare una cosa del genere in una società dove tutto è cosi immacolato e distaccato...E' davvero come nei video su youtube: i binari sono affollati di gente e TUTTI nessuno eslcuso prenderanno il prossimo treno. No, anche se è pieno non saliranno su quello dopo. Credo di non rendere l'idea, ma è stato davvero tremendo.


Osservazione 4: Le relazioni umane qui non c'entrano niente con le nostre. a) Relazioni con impiegati (supermercato, bar etc etc). Si ha a che fare con robot programmati per dire la frase giusta al momento giusto alla velocità giusta. E per eseguire tutto impeccabilmente e velocemente. Tradotto in una descrizione: entri in un posto pubblico tipo bar o supermercato e ogni impiegato presente di dirà irasshaimase (benvenuto). Useranno il keigo, o linguaggio di rispetto, e saranno fin troppo ossequiosi. Se il negozio è affollato, diranno le loro frasi ad una velocità incredibile e diranno o matase itashimashita (lett.:l'ho fatta aspettare) se non hai dovuto aspettare tanto, ma taihen omatase itashimashita (lett.: l'ho fatta aspettare tanto) se hai dovuto aspettare piu' di 5 minuti. A quel punto, se non sei abbastanza rapido nel tirare fuori le monete per pagare ti sentirai l'essere piu' inutile e inefficiente di questa terra, perchè questa è una società dove tutto deve funzionare e tu devi essere efficiente.
b) Relazioni con conoscenze. Ancora non sono esperta, ma c'è gente che continua a dirmi ohayou gozaimasu (espressione formale) anzichè solo ohayou (espressione informale) nonostante ci vediamo tutti i santi giorni e abbiamo circa la stessa età.
c) Relazioni con "amici" e pari. La mia impressione è che quello che per noi è una insoddisfacente amicizia superficiale qui sia la norma. Altra impressione è che i giapponesi non amino parlare di cose "negative", o brutte in qualsiasi modo. In sostanza sembra non vogliano parlare di problemi o cose personali, ma solo divertirsi e fare finta che vada tutto bene...non so se sia uguale anche tra di loro, forse non amano parlare di quello che è "nel loro cuore", di quel che pensano nel piu' profondo, per qualche motivo a me sconosciuto. Inoltre le amicizie vanno a scompartimenti impermeabili, ci sono gli amici dell'uni, quelli dello studentato, quelli della mensa, quelli del "circolo"...con questi amici e loro soltanto si uscirà e si parlerà di cose inerenti a quel gruppo, a quelle attività, a quell'ambito. Con amici di altri gruppi si parla di altre cose, ma non si mischia troppo. L'obiettivo come sempre è l'armonia e il non mettere l'interlocutore in difficoltà. Ergo sto facendo abbastanza fatica...personalmente preferisco approfondire le conoscenze piuttosto che conoscere 1000 persone con cui parlero' sempre delle solite cose...superficiali. Chemmefrega a me del tempo di oggi?!

Osservazione 5: Per quanto riguarda "l'amore", sembra si vada da un estremo all'altro. O mesi e mesi di corteggiamento a mo' di studenti delle medie, o la prima sera in un love hotel. Provare per credere: un'amica di un'amica, italiana, ha detto in modo diretto e davanti a tutti "sei bello mi piaci" a un giappo, che è diventato viola e non ha risposto nulla. Ritrovatisi a quattr'occhi le ha chiesto, la sera stessa, di andare in un love hotel. Lei se l'è presa facendo quella che "non sono questo tipo di ragazza". Ma non ha capito una cippa secondo me. Il punto è che dopo una dichiarazione cosi inequivocabile, e non avendo vari pregiudizi sul sesso per via del cattolicesimo, la conclusione piu' chiara, nella mente di quel ragazzo giapponese, dev'essere stata press'appoco "ci piacciamo, lo sappiamo entrambi---> andiamo a letto, che aspettiamo?". Sempre su questa linea d'onda esiste una cosa simile allo speed dating, che si chiama 合コン, incontri organizzati in posti pubblici appositamente per single, che vanno li sapendo che tutti sono single e in cerca di qualcuno. VS il modo piu' "normale" di iniziare una relazione: assolutamente indispensabile la dichiarazione 告白, seguita da un certo tempo di riflessione, poi la decisione (si o no), e le prime uscite, dove ci si darà la manina e poi forse ci si darà il primo bacio, ma i tempi variano e vanno da una settimana a un mese, a quanto dicono le ragazze giapponesi a cui l'ho chiesto. Perchè tutto questo? Baciare senza la dichiarazione prima è visto male. Tipo se sei una tipa e baci uno senza prima avergli dichiarato il tuo amore, sei una bagasca. Quando io ho spiegato che in europa facevamo circa cosi, ma a 14 anni, e che verso i 20 ci si dichiarava con un bel bacio appassionato, di cui si capisce il gradimento secondo che segua uno schiaffo o un altro bacio, tutti hanno sgranato tanto d'occhi. Eh, tutte bagasce, in Europa.


Percio' insomma...difficile tirare delle conclusioni. Io vedo "solitudine"e rimedi "estremi", ma magari per loro non è cosi. E' un mistero, quel che pensano.




N.B. Ci tengo a ribadire che queste sono mie personali impressioni.

12 octobre 2008

Secondo voi, H&M

com'è?
Intendo dire...da poveracci, tipo "qualità zero prezzo simile"? Oppure.."cosi cosi"? Oppure.."puo' andare"?
Io personalmente ho sempre pensato che H&M in Italia fosse un po' cosi cosi. Brutto no, nè da fighettini 14enni, pero' insomma...non mi vestirei con solo roba di quella marca diciamo.



Ecco cosa ne pensano in Giappone, a Ginza.


Sono pazzi.

11 octobre 2008

Corso e lezioni...la mia università.




Ne ho parlato un po' con tutti ma ancora non vi ho dedicato un post: le lezioni all'università.

Magari a qualcuno interessa...

E magari qualcun altro verrà rimandato qui se per l'ennesima volta mi chiede cosa sto facendo da queste parti!

Dunque per andare in ordine, sono all' Università Waseda, che è considerata la seconda migliore università del paese in assoluto e la prima tra le università private. Il campus si trova a Shinjuku.

Sempre per gli amanti di statistiche e numeri, è l'università giapponese col maggior numero di stranieri (2800, tra iscritti a tutti gli effetti e studenti di scambio).

Io sono studente di scambio, ovviamente. Uguale: rimango un anno accademico e non mi laureo qui. Il mio corso si chiama Intensive Japanese Language Program, altresi' BEKKA in giapponese (abbreviato) e consiste di soli corsi di lingua giapponese insegnati in giapponese. In sostanza siamo cavie perchè apparteniamo al centro di ricerca sull'insegnamento della lingua giappo hihi.

Per completare il suddetto corso devo ottenere 13 crediti per semestre. Calmatevi: non c'entrano niente con i nostri crediti quindi non provate a paragonare i 60cfu bolognesi ai 26 wasedesi.

Ogni semestre ci sono 5 corsi obbligatori per un totale di 5 crediti e sono listening, writing, oral expression, reading, grammar. Come corso base, a scelta tra due ho preso quello di comunicazione che da solo vale 5 crediti ed è parecchio tosto. Come corsi a piacimento ho scelto imparare giapponese dai dorama (=serie televisiva, solitamente rosa), regole dello scritto (un approfondimento), kanji (ideogrammi. Che senno da sola non mi ci sarei mai messa), per 1 credito ciascuno.

Ho "solo" 13 lezioni di 90 minuti a settimana, ma sono invasa dai compiti e dalla roba da studiare.

Ogni giorno, ad ogni lezione, c'è un test, che conta per il voto finale chiaramente, e arrivare impreparati equivale a non capire una cippa di che si sta parlando. A volte anche se si arriva preparati è una lotta con dizionario elettronico e memoria per seguire cio' che dice il prof. Ma tutto questo è molto challenging e mi piace!


A listening abbiamo una prof. simpaticissima che sa sempre far esempi divertenti. Solitamente ci da' una lista di vocaboli nuovi, ce li spiega un attimo e poi ascoltiamo le news che contengono i vocaboli appena imparati.

In una lezione ho imparato a capire e dire "un individuo è stato arrestato dalla questura di Tokyo per violazione della legge sulla detenzione di stupefacenti, avendo clandestinamente portato 2, 3 chili di eroina per un valore di 10 milioni di yen" o qualcosa del genere. E non me le scordo piu' ste parole. Metodo impressionante.

La prof. di writing ha una parlantina dal ritmo variabile, ma il suo corso è comunque interessante. La foto degli appunti sotto mostra appunti presi a quella lezione. Ci insegna a evitare frasi che pur essendo corrette grammaticalmente suonano un po' ..bambinesche e strane, ecco.



Espressione orale sarà una goduria per tutti i timidi. Finora abbiamo guardato documentari TV per poi parlarne con frasi tipo insegnateci appositamente, ma pare che costruiremo un sondaggio per andare a fare interview per strada. Molte risate in prospettiva.



Non descrivero' qui pubblicamente le caratteristiche della prof. di reading per essere politicamente corretta. Dovendomi limitare a descrivere il suo corso direi che è forse quello con piu' studio individuale. A inizio lezione ci distribuisce una lista di vocaboli sconosciuti e oscuri alla maggioranza dei comuni mortali che come me studiano giappo da 3 anni e pretende che li impariamo all'istante per poi passare immediatamente a leggere ad alta voce davanti a tutti un articolo di giornale. Ci sono momenti in cui ti vorresti sotterrare. Ah e poi naturalmente bisogna rispondere a domande di contenuto sull'articolo. Beh naturale no? XD...Questo è un corso dove non capisco una cippa e rimando la comprensione al momento in cui mi siedero' alla scrivania per tradurre con calma l'articolo. Cosa che faro' dopo aver finito questo post : D


Grammatica. Utile, indispensabile, prof. severa. Pero' ci ha regalato il libro di testo. 3000 punti. Forse era per redimersi dall'averci detto "queste sono cose che gia' dovreste sapere, se non le capite tornatevene al livello 4" dopo un test riassuntivo del livello inferiore al nostro. Magari non è una frase grave, ma detta da una giappa che per giunta ti sghignazza in faccia non è il massimo della vita.

Comunicazione. L'ho scelto perchè non c'è libro di testo e siamo obbligati a parlare un sacco tutti i giorni. Inoltre è l'unico corso che non ha cadenza settimanale bensi' quotidiana. In una settimana ho gia' fatto progressi visibili, quindi non mi pento di averlo scelto, anzi. Sto anche facendomici degli amici. Il metodo è banale, scegliamo un tema e ne discutiamo in gruppi di 4 persone, curando la propria esposizione ovviamente ma anche la comprensione di cio' che dicono gli altri,poi riassumiamo il tutto per iscritto, aggiungendoci commenti. Ma cavolo se funziona.

Imparare giapponese dai dorama è il sogno di molti, non a caso siamo nell'aula magna. Guardiamo Orange Days, una puntata a lezione. Ludico e utilissimo per capire che caspita dicono quando parlano. Viva le differenza tra scritto e orale!

Regole dello scritto si focalizza sull'uso corretto dei connettori e su alcune particolarità della lingua che ci risultano ostiche, tipo l'omissione o meno del soggetto. La differenza tra ha e ga. Chiaro finalmente. Ci voleva un corso alla Waseda perchè qualcuno affrontasse la questione e me la spiegasse!

Infine kanji, che posso dire, uno mi obbligo a farli iscrivendomi a questo corso, due allo stesso tempo imparo parole nuove che posso usare anche negli altri corsi. Scelta obbligata.

E cosi!

Ora pero' vi pianto senza conclusione perchè i compiti mi stanno aspettando...per l'appunto!

10 octobre 2008

Visita al Senso-ji



Il senso-ji è il tempio shinto piu' famoso di Tokyo. Si trova ad Asakusa (nord est indicativamente) e oltre che dagli stranieri è molto frequentato anche dai giapponesi. Io ci sono andata week end scorso ma non intendendomene di arte orientale non posso descrivervelo a parole...ecco dunque il video.
Qui sotto invece la foto dello "strumento che serve a purificarsi mani e bocca tramite acqua" XD mi vergogno a non saperne il nome giapponese!! E' del tempio Meiji.

Prendendo la metro di sera

09 octobre 2008

1 mese in Giappone!


...è volato!

Ieri un altro episodio carino. Cartoleria dell'Università, dopo aver pagato la cassiera mi parla!!! Come già ho avuto modo di dire è raro che un impiegato esca dal suo ruolo per fare due chiacchere, con uno straniero poi...mi parla incuriosita dal mio modo di usare le bacchette: per legarmi i capelli anzichè mangiare : D E cosi ho scambiato due parole anche con la cassiera della cartoleria...

05 octobre 2008

Solitudine in tutte le salse


Sopra: una coppia sul fiume Sumida
Sono d'umore molto variabile in questi giorni: sabato volevo a tutti i costi staremene per i fatti miei, e cosi sono partita a farmi un pomeriggio di turismo da sola, oggi invece il contrario, dovevo a tutti i costi trovarmi della compagnia per non deprimermi. Gli effetti collaterali di Tokyo suppongo!
Quello che mi colpisce è l'indifferenza della folla.
L'indifferenza della folla alla stazione di Ueno di fronte a una donna piuttosto anziana accovacciata nella sua stessa urina il viso coperto dalle mani, in lacrime, aiutata sotanto da suo marito che pulisce per terra e nel frattempo le parla, forse cercando di rassicurarla. Non un cane che si sia fermato. Vanno tutti dritti per la loro tangente, sembra non li vedano neanche. Eppure stonano col panorama. Tra tutta quella gente ben vestita, sobria e alla moda, che schizza con decisione verso l'entrata della metro, è impossibile non notare una donna accovacciata, per giunta vestita di rosso e abbastanza in carne, cosa rara in Giappone.
Un altro esempio. Oggi ben due volte ho visto 2 ragazzi sulla ventina o forse sui 25 anni dormire per terra. In pieno giorno, per strada. Non mi sto scioccando per la cosa in sé. A tutti puo' capitare di essere in coma etilico (soprattutto se sei giapponese!!!) o di essersi sentiti male, o di non essere riusciti a tornare a casa con l'ultimo treno ( soprattutto se abiti a Tokyo!). Pero', caspita, qualcuno ti sveglia! Qualcuno ti da una mano, chiama la polizia o che. Qui niente. Uno dormiva di fronte alla stazione Takadanobaba. La gente ci girava attorno per entrare. Un altro dormiva sui gradini di una scala per andare sul lungo fiume a Izumi, dove sono stata oggi per un BBQ. Li alcuni ragazzi si sono avvicinati e hanno iniziato a toccarlo dove voi ben capite, cercando di svegliarlo e sghignazzando. Mah.
Ma questa folla...hanno tutti le loro vite, tutti i loro pensieri, e sembra si bendino gli occhi quando c'è qualcosa di sgradevole da vedere. Guai a contaminarsi la vista!
Ho questa brutta impressione.
Izumi Tamagawa, dove abbiamo fatto un BBQ
Per fortuna che per compensare queste brutte cose i giapponesi hanno inventato dei dolci fantastici che farebbero dimenticare qualsiasi amarezza :P
I ningyouyaki 人形焼, la mia nuova droga ^__^

02 octobre 2008

Koi Pinku!

..non è una parolaccia, bensì un attributo che caratterizza il nuovo oggetto di cui sono entrata in possesso oggi: il cellulare. E koi pinku significa rosa "intenso". Leggi pink..leggi femminile...fashion..cool...giapponese insomma!

(ecco il mio nuovo miglior nemico ed io)

E' frustrante. Innanzitutto, devo osservare che i giappi sono disposti a spendere quite a sum of money per il cellulare, perchè questo era il modello piu' schifoso sul mercato e mi viene a costare 5800 yen il primo mese e poi 3000 yen al mese (18Euro/mese). Poi nel caso particolare di chi non sta in Giappone per 2 anni c'è un prezzo per chiudere il contratto, ma va be.

E poi non lo so usare!

E' tutto scritto in giapponese (ma va!) e francamente ho fatto fatica a inserire dei nomi..per fortuna pero' c'è l'infrarosso per spedirsi le info del contatto! E ancora non ho capito come metterlo in modalità silenziosa o con la vibrazione. Ce la farà il nostro eroe a tradurre il manuale prima che sia ora di tornare in Europa???

Detto cio' è anche vero che non spendendo poi cosi tanto per il cibo sono ben disposta ad avere questo gadget ultra trash/moda/droga leggera per comunicare con gli amici e ricevere avvisi dai professori. Posso guardarci la tv, andare su internet, mandare e-mails, fare foto...metterci la carta suica della metro...ci manca solo che ci si depila col cellulare...

Ed è cosi pinku! In italia mi vergognerei ad andarci in giro, qua invece fa un effetto diverso...ad esempio non credo che mi mettero' a vestirmi secondo la moda femminile giapponese, ma in quanto a cellulare rosa come potete vedere ci sono cascata in pieno e mi piace! Non mi rimane che sperare di riuscire a usarlo presto e efficacemente... per la serie "un messaggio non si scrive in 15 minuti, ma 2."..