30 août 2009

Tristi conincidenze

Stavo guardando e sentendo le news giapponesi su internet (http://headlines.yahoo.co.jp/videonews/) quando mi sono imbattuta nella notizia di un incidente di macchina che ha comportato la morte di un ragazzo di 17 anni. Il posto era Tokamachi (十日町), vicinissimo a dove ero andata a fare Outreach (http://lapeppapolide.blogspot.com/2009/05/outreach.html) cioè a visitare le scuole.
Beh è normale: anche quella che sembrava essere una tranquillissima contrada in campagna ha purtroppo i suoi drammi.

Prossimamente su questo blog...

- Un post, che spero diventi un dibattito, sul se i giapponesi sono razzisti o meno oppure se siamo noi, gli occidentali bianchi colonizzatori a vedere in loro questo difetto che in realtà è nostro.

-Dei video tratti da YouTube stavolta SOTTOTITOLATI. Un mio esperimento, nonché modo alternativo di fare giapponese, che pero' come potete immaginare porta via un gran tempo (cfr. timing: da quale millesimo di secondo inizia la battuta etc...)

Pazientate solo un po'...

*ERRATA CORRIGE*
Purtroppo non ci sarà nessun video con sottotitoli, ancora per molto. Dopo aver sottotitolato il mio video in un programma apposito, mi sono accorta che pero' incorporare questi sottotitoli al video era tutta un'altra questione, che richiede programmi, tempo e capacità che non ho. Mi sono dovuta quindi arrendere. Posso solo invitarvi a casa mia a vedere il video :D (che, aperto nel programma per sottotitolare, naturalmente è fruibile).

26 août 2009

Paese che vai...

..usanze che trovi. Ero dietro al bar, è arrivata una cliente sulla 60ina che sembrava conoscere sia i miei che mia sorella. Dal loro allontanamento pero' ho intuito che doveva essere un soggetto particolarmente leggero da sopportare. E difatti l'intuizione non ha fallito: dopo 5 minuti mi sono ritrovata a sentire questa signora parlarmi della biancheria che compra alla coop, del fatto che la taglia alta non è il massimo perchè insomma, a quest'età, sai com'è, lo stomaco tende a cadere, allora meglio lasciargli spazio.

Mai vista prima in vita mia s'intende.
Al bar.

Per la serie ma una via di mezzo tra questo trash e l'estrema riservatezza dei giapponesi dove lo posso trovare?

09 août 2009

Ecologia alla giapponese


Sapete che cos'è?
In Giapponese si chiama ハンカチ (hankachi) dall'inglese handkerchief. Un fazzoletto di tessuto.
Ma i giapponesi non si soffiano il naso, almeno non in pubblico...quindi qual è l'uso di un fazzoletto di tessuto in Giappone?

Io ho ricevuto questo hankachi prima di andare in Giappone, e mi era stato presentato come un oggetto di uso quotidiano...indispensabile!
L'ho capito in effetti solo là, quando ho visto che, per motivi di salvaguardia dell'ambiente, nei bagni dell'Università non c'era niente per asciugarsi le mani: tutti hanno un hankachi loro personale, e si asciugano le mani con quello.
Ne esistono di tutti i tipi e colori, e qualità. Ne ho pure preso uno perchè era in regalo con la bottiglietta d'acqua che vendono nella metro. E' molto sottile, rosso con le nuvolette bianche, troppo carino. Anche se devo dire che il modello di cui vi riporto la foto è migliore come tessuto e presenta il vantaggio di essere anche una cartina ^^

Questa cosa pero' mi ha colpita sul volo del ritorno. Una volta che hai il tuo hankachi e che ti sei abituata a usarlo quotidianamente, lo vedi come il sistema migliore e più ecologico. Perchè sprecare tanta carta?

07 août 2009

L'industria del sesso in Giappone

Traduzione di un articolo di "24 heures" (quotidiano svizzero):
Il Giappone conta sul sesso per rinvigorire i suoi conti

Studio: La Banca Centrale del Giappone, a cui preme capire i mutamenti della sua economia, ha commissionato uno studio sull'industria del sesso. Un servizio come gli altri, che contribuisce alla ricchezza nazionale.
Non è detto si tratti di una storia soltanto giapponese. Abbiamo conosciuto una versione del Paese del Sol Levante da numero uno delle esportazioni, inondando il mondo coi sui prodotti finiti o beni d'equipaggiamento. Erano i tempi in cui i costi di produzione e l'organizzazione quasi marziale del lavoro sconfiggevano i concorrenti, epoca in cui il mondo invidiava al Giappone il suo surplus di lavoro.
Questi tempi furono e non sono più. Il Giappone oramai soffre da diversi anni. E sicuramente le cose non vanno meglio con l'attuale crisi economica. Il paese ha avuto un vero e proprio crollo delle esportazioni questi ultimi mesi. A giugno si era a ben -35,7% . (...)
Sembrerebbe che questo paese si de-industrializzi e vada verso una società di servizi, come fanno altri. Questo richiede pero' di rivedere un attimo la contabilità nazionale, e la ponderazione di diverse attività. E' in questo contesto che la Banca Centrale del Giappone ha chiesto un resoconto sull'industria del sesso, che potrebbe aiutare l'economia del paese.
I numeri la dicono lunga. Il numero di "maisons de passe" a Susukino, il quartiere a luci rosse di Sapporo, è esploso di un quarto in soli 20 anni. E se di questa città si parla molto nel resoconto, è perchè si tratta della capitale dell'isola settentrionale, dove il tasso di disoccupazione è sempre stato più preoccupante che nel resto dell'arcipelago. Tra il 2001 e 2007 il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 5, 5%.
Ma Susukino resiste eccome. Mentre il numero di ristoranti si è abbassato di 14%, quello delle sale di massaggi e altri sex-shops è passato da 63 a 246 dal 1989. Interrogato in merito, Tada Yonezawa, dell'Ufficio del Turismo, ha commetato laconicamente: "si vede che c'è più gente che richiede questo genere di servizi. Dove c'è domanda, l'offerta risponde."
Se i servizi occupano oggi il 60% dell'economia giapponese, quest'ultima preferisce venir valutata in funzione delle sue esportazioni e quello che ci gravita attorno. In questo ambito, l'economia è tornata ai livelli del 2003, a causa dell'attuale crisi. Ed è per questo che si è rivelato necessario lo studio dell'economia giapponese per capire le nuove tendenze. Ma Susukino non è l'unico quartiere a luci rosse del Giappone. Bisogna aggiungervi anche Kabukicho a Tokyo e Nakasu nel sud di Fukuoka. Anche se tutte queste attività economiche sono legali, la legge prevede comunque che qualsiasi rapporto più, come dire, "serio", del sesso orale venga proibito.
Ad ogni modo, in base ai risultati dello studio, la Banca Centrale del Giappone a recrutato dei pianificatori di distretti per prendere i provvedimenti necessari per permettere a questi quartieri di sviluppare (addirittura) la loro...vitalità.

Il mio commento? Nessuno...solo una cosa ho pensato che il lettore non saprà, perchè non c'è scritto da nessuna parte...
Il Giappone è un paese democratico, a quanto ho osservato: ci sono anche bordelli per donne (con puttani uomini)...che non si pensi che vanno a puttane solo gli uomini!


01 août 2009

Pro e contro

Le domande mi sorridono cinicamente: non si puo’ rimandare in eterno, autodifendendosi con un cosidetto desiderio di non tirare conclusioni affrettate. Soprattutto perché chi non ha vissuto la vorrà sapere. Le domande sono lecite quindi, e le risposte, tanto, dovvrebbero esserci: bisogna fare chiarezza. Cosa mi è piaciuto del Giappone, cosa no, ora che sono tornata?

Sul posto in sé non riesco ad andare oltre al banale “all’inizio anche andare al supermercato è un’avventura, perché tutto è diverso, a partire dal paesaggio urbano.” Voglio dire, se sono queste le info che vi servono, compratevi una guida. Io preferisco rimandare ad una bella sessione di esibizione guidata dei miei 30 giga di foto.

Sul resto, invece, si puo’ discutere.

Alla pole position di “mi è piaciuto e sarebbe da importare in italia” senz’altro l’immancabile educazione, cortesia nei modi e rispetto per interlocutore. L’efficienza degli uffici, di tutta l’amministrazione, e la professionalità e cordialità degli addetti. Mai, nella posizione di avente diritto, mi si è mancato di rispetto. Non ho neanche passato piu’ di 15 minuti ad uno sportello anche per fare documenti molto importanti. Del resto il problema in Italia è che l’addetto che hai di fronte non rispetta te e le tue richieste (viste come irragionevoli e arroganti pretese) perché è il primo che, i tuoi diritti, non li conosce (ogni riferimento alle procedure per il permesso di soggiorno è puramente voluto). In Giappone invece si ha sempre a che fare- almeno questa la mia impressione- con gente che sa quello che ti è dovuto e collabora con te, non ti rema contro. Poi per mettere i puntini sulle i mi sento in dovere di puntualizzare che se sei nel torto, invece, “cause toujours tu m’interesses” non sarai ascoltato, non faranno eccezioni, non ti faranno un favore, non avranno nessun lato umano e comprensione per la tua situazione.

Alla pole position del “non mi è piaciuto, difatti per questo sono contenta di essere tornata” l’altro lato della medaglia. Cortesia? Sempre, certamente. Ma distanza. Per le relazioni personali, troppi sforzi non remunerati. Gente che non si apre, che rimane sul superficiale, che sembra non aver bisogno di amici, di confidenze, di rapporti umani insomma. Non sapro’ mai se è perché sono straniera io o se anche tra di loro è così. Mai perché i giapponesi, in questo ambito, del mistero fanno uno sport nazionale. (Non credo che amino essere capiti, perché questo li svelerebbe.) Fattacci loro. Sto andando fuori tema, comunque questo è quanto.