28 août 2008

ANCORA 11 giorni.

In diretta da Les Diablerets City, dalla mia postazione montana con caprette e turisti vi dico una cosa solo: NON NE POSSO PIU' DI ASPETTARE!
E' ormai 1 anno e mezzo che pianifico la mia vita in funzione di questo evento, e sono 8 mesi che so di partire, ma questi ultimi giorni non potrebbero passare più lentamente!
Tanto che sono ormai la regina di Google Maps con opzione satellite su Nishi Waseda* e ho esaurito le possibili combinazioni di ricerca video su YouTube con parola chiave waseda-dorm-campus-class-japaneselanguageprogram e simili e affini. Ho trovato assolutamente di tutto. Dal video sul tema "cazzeggio all'ultimo giorno di lezione e parliamo inglese dopo un anno in Giappone", al tema "il mio studentato è un bunker guardate povero me quanta strada per corridoi buii devo fare per andare alle docce"! Per non parlare di Facebook: ormai con alcune persone non so più neanche cosa dire...e ho letto almeno altri 2 blog di persone che mi hanno preceduta (blog che, misteriosamente, scompaiono in ottobre. Sarà mica un caso?)!
E forse vi chiederete: cosa fa una che sta per andare in Giappone 1 anno, internet/info-dipendenza a parte?
La risposta è: niente di speciale. Dovrebbe ripassare i kanji, che hanno questa strana proprietà per cui la possiblità di ricordarteli è inversamente proporzionale alla tua volontà. E passerà l'ultima settimana col moroso. Ah si, e si dannerà facendo le valigie e penserà di passare a Diritto alla specialistica per far causa alle compagnie aeree. Niente più, niente meno.


* Mio (futuro) quartiere, ci sono sia il campus dove ho lezione che lo studentato dove alloggio.

22 août 2008

30 settembre 2005

Facendo pulizia sul mio account deviantArt per renderlo operazionale in vista di Tokyo, ho trovato un vecchissimo post in cui narro la mia iscrizione all'università...e la scelta di giapponese...sto parlando del 2005, abitavo Revel e l'Uni era a Tolosa...sono rimasta di stucco. Leggetelo. E' un ottimo esempio di come non controlliamo nulla nella vita pur adoperandoci per renderla il meglio possibile...


"Divento sempre più pazza!!!! Niente post poetico, nè artisticamente meritevole, nè pieno di metafore e riflessioni metafisiche oggi; un resoconto semplice e fedele del mio Oggi. Sveglia 6:20, bus ore 7:00...una nausea...dovrò inventarmi chili e chili di cd da portarmi dietro e che ho voglia di ascoltare per 1h30 di seguito, se no sono fritta....avendo io il mal-di-mezzi-di-trasporto-tranne-l'aereo-ma-il-jet-privato-per-andare-a-lezione-non-ce-l'ho.
Arrivo a Tolosa; ah la vita cittadina! Frenetica, occupata, rumorosa, scombussolante, abitudinaria, anonima e individuale. Contrasti che mi piacciono. Ossimori, come sempre. Detesto la stazione è troppo grigia, preferisco le parti antiche, mattonelle rosse e palazzi d'epoca, chiese e castelli, soprattutto mattonelle rosse che mi ricordano tanto Bologna. Metrò 10 min e arrivo all'università. Caspita. E' più presto dell'ultima volta e c'è il triplo di gente, mi sono persa che era un giorno importante? Cmq sia- vado al mio rendez vouz per l'iscrizione. Aspetto 10 min.
davanti ad una porta che rimane ostinatamente chiusa e affranca un bel "bureau FERME" (ufficio chiuso)..finchè improvvisamente non si apre e vengo chiamata con poca gentilezza da una donna tozza mal truccata e kitsch sui sessant'anni. Questa qua ha vissuto anni da insoddisfatta della sua vita si capisce lontano un chilometro da come tratta la gente. Sprizza scontentezza da tutti i pori. Pazienza. Abbaia. Ops. E' a me che sta abbaiando. Fuori maturità diplomi carte di identità passaporti attestazioni di assicurazioni e responsabilità civile buste con francobollo foto formato carta d'identità foglio di immatricolazione si muova non abbiamo molto tempo che lingua ha scelto? E' arrivata così in fretta, un po' come uno schiaffo che sai di meritare ma che tuttavia non ti aspetti. Che lingua ho scelto? Non ci ho più pensato. Nè sul bus, nè ieri sera, nè di notte, nè niente, non ci avevo più pensato. Avevo accantonato il pensiero come si accantona un problema a cui si ha già trovato soluzione. Ma come faccio ad avere la soluzione se non conosco bene il problema? Sarà istinto. Ricompongo le idee, dico "Giapponese", ma mi affretto d'aggiungere che vorrei sapere se ci sono sanzioni particolari in caso di assenze, dato che si parlava nel caso del giapponese di "assiduité exigée". Non l'avessi mai chiesto. Speravo buone notizie, ottengo una sgridata e nisba informazione. Sarà il modo di fare in quel posto. Allora giapponese? E' sicura? No, non sono affatto sicura, ma vada per giapponese. Mi butto. Salto nel buio. Sorpresa. Variabilità della mia vita e di ciò che mi succede. Everything's in its right place. Non può andare male niente. La signora insoddisfatta e cattiva finisce il mio "dossier", dopo aver dichiarato che lei è la responsabile della mia facoltà. Ma bene. Già mi odia. Già la odio. Ma le passioni sono interessanti, danno un po' di pimento alla vita. Responsabile della mia facoltà. Che culo. Mi chiede che cosa è quella corrispondenza avuta con l'università il 10 di giugno, beh a dire il vero non so cosa ho scritto il 10 di giugno se magari mi dice l'oggetto, no ah se ne occupa lei, vaaaa bene. Ma basta che non si incazzi signora se mi avevate trattata "male" e rifiutato la mia candidatura a priori e che ora l'avete presa in culo perchè mio padre ha scritto al rettore dell'uni. Non è colpa mia.
Esco con sollievo e con la carta d'identità dello studente. Immatricolazione è una parola che non esiste qui. Meno male. Così non mi ricorderà che avrei dovuto iscrivermi ad un'università italiana. E così non penso al fatto crudele che i studenti del collegio saranno presentati ufficialmente domani- è stupido, oltre che inutile pensarci. Ma proprio stupido. Ma non ci penso, in quel momento. In quel momento so solo che ho 30mila orari da andare a prendere e altrettanti dettagli da verificare-dettagli tipo, se mi devo iscrivere ai gruppi di spagnolo e se sì quando etc...Ho passato 1h30 a cercare di capire! Quantomeno, sapevo dove andavo. Dai, proprio una nuova nuova non sembravo. E poi mi confondevo così bene nella folla! Tutti rastoni/e sfatti/e hippie etnici/che piercingati. Come me. Gongolo, sono a mio agio. Niente più Dolce&GabbanaRichPradaArmani ti guardo dall'altro in basso e ho un cervello che si riduce via via che spendo i miei soldi per vestiti firmati. E niente pavimento così pulito che mi ci specchio dentro-leggi IULM. Sarà un'università di merda, ma la gente che ci gira no, giudizi a prima vista, da confermare o confutare prossimamente. Comunque. Scopro di fronte ai cartelloni chilometrici con gli orari ed una sfilza di indecifrabili codici che stanno per nomi di corsi, che non sono l'unica ad essere persa. Io e una ragazza ci guardiamo, di fronte a spagnolo ESB200L e ESA1A0L e scoppiamo a ridere. Ogni persona che arriva è una potenziale domanda o risposta. Dopo un tot di domande vestite larghe colorate con capelli spettinati e 3 piercing per faccia, arrivano due risposte -dall'aspetto più professional- munite di fogli con carpette sotto in mano e qualche chilo in più. E' un caso, io descrivo. Ho scoperto che prenderò ESA...HJASF68767FS o quel che cazzo è. Poco importa. Me gusta toda la situacion. Obiettivo uno raggiunto, mo' vado a giapponese, li c'è poco da essere confusi - a parte quei strani simboli che, pare, imparerò a scrivere, sì proprio io, da qui a qualche mese- un solo corso ad un solo orario dato. Per la serie: o ti sta bene, o ti attacchi. Bene, ci sarà poca gente allora....(e si scoprì poi che le lezioni di giapponese-grammatica sono dispensate nell'anfiteatro e quelle di giapponese-versione nell'aula magna...ehehehe...)Ok allora forse il tutto non è poi così terrificante e confuso e confusionario, no? Andiamo a vedere inglese. Ritiro quanto appena detto. Un. bordello. di. gente. Ovvio, è inglese, lo fanno tutti. Quanti studenti siamo a quell'uni? Non ne ho la più pallida idea. So che a Tolosa ci sono 3 università, la mia è la più grande e popolosa, e ogni anno gli studenti che non abitano da quelle parti che cercano casa sono 50mila. Dov'è la calcolatrice....? A copiare gli orari di inglese ci ho mess tanto. 15volte3 per il primo semestre, 15volte4 per il secondo. Poi. Ho scoperto. Che avevo già un gruppo a cui ero assegnata per ogni materia. Ma questo l'ho scoperto 5 min. prima di tornarmene a prendere il metrò. Sfiga esistenziale vuole. Ho rivisto però la cara stronza segretaria della mia facoltà. C'è gente fantastica nell'amministrazione della mia facoltà, devo ammettere. Cazzo sono contenta, mi immagino quanta soddisfazione le da' il poter guardare dall'alto in basso tutti quelli che sono nuovi e fanno domande! Oggi di nuovo mi sono beccata un commento molto carino alla mia domanda-pur leggittima- di "che cosa faccio se la mia ultima lezione di economia finisce alle 8 e il mio ultimo bus è alle 7:15?". "Beh va che le lezioni si fanno in dei anfiteatri, te le vai a fare dove ti pare, segui quella che vuoi, poi il gruppo al quale sei stata assegnata ti serve solo per l'esame al quale presentarti.". Aaaaah...si ovvio. Scusa se non ho indovinato. Stronza.
Torno a casa, 1h20 di bus e ridaje, sarà meglio che mi abitui, ma c'è troppa campagna noiosa fuori dal finestrino. Ci devo tornare il 3, il 7, e il 10 prima di iniziare. Tutto questo è tremendamente normale, ma io mi sono divertita, non so per quale arcano motivo. Sarà. Che nessuno ti guarda in faccia. Eccellente! Nemmeno io...
E sono contenta: domani arriva il bastardo che sa farmi ridere. Gongolo. Arriva quello che mi fa sentire come mi
sento: Everything's in its right place. Anche se magari non è così. E' come dire: Sono innamorata. A volte capita che non lo senta, ma lo sono.(nuance...) E' come dire: Mi sento felice, profondamente felice. (ma non lo sono; per esserlo dovrei esserlo al 100%). Ma mi sento felice nonostante sia andato tutto più o meno a puttane e questa è già una conquista."

15 août 2008

Preparativi 4/5.

Ferragosto ed è già quasi tutto pronto. Mancano gli yen- se la banca si desse una mossa, e le valigie. (E ripassare kanji e espressioni di sopravvivenza...).
Ieri sono andata a Ginevra con mia sorella per fare richiesta di visto al consolato giapponese. 2 orette e mezzo di treno, Les Diablerets---> Aigle---> Geneve 83 CHFr. XD
Come previsto ci ho messo 10 minuti dalla stazione al consolato e 3 minuti e mezzo allo sportello. Un giapponese di età indefinibile e in perfetta camicia bianca e golf di lana beige - nonostante la stagione- mi ha "accolta": saranno uscite si e no 2 parole dalla sua bocca e non mi ha guardata in faccia nemmeno per errore (o per controllare che il passaporto lasciatogli fosse proprio il mio). Tutto a posto. E' giapponese. E' scortese guardare negli occhi direttamente e troppo a lungo, però fa un pò strano. Gli ho annunciato lo scopo della mia visita e consegnato i documenti. Pagato, preso la ricevuta, uscita. Il visto è pronto lunedi.
Abbiamo 2 ore da far passare a Ginevra, prima di risalire sul treno e fare tappa a casa della nonna.

Ginevra è quanto di più cosmopolita uno si possa immaginare. Per strada, arabi degli emirati in limousine, gironzolano attorno agli alberghi di lusso con camerieri in divisa nera e bordeaux; latinos e neri chiaccherano vistosamente fuori dai propri colorati locali alimentari o bar; asiatici di ogni tipo e in ogni salsa, dalla business woman al simil operaio; negozi taiwanesi e vietnamiti; ogni tanto uno svizzero, forse...a meno che si tratti di un inglese che abbia perso il gusto kitsch per il vestiario...di tutto c'è. Giretto sul lungolago, davanti alla sede delle United Nations, fotina con getto d'acqua sullo sfondo - uno spreco di soldi secondo me fare un getto cosi alto!!!Pace amen. Andiamo a prendere il treno, durante l'attesa ritiro fuori la ricevuta del consolato per darci un occhio e ...CAZZO. Single-entry visa. Io dovevo come minimo informarmi sul multiple-entry, visto che a Natale devo tornare a casa e ho già preso i biglietti d'aereo...panico. Mi insulto. Con tutto il tempo libero che avevamo, non ero stata capace neanche di accorgermi subito del mio errore e tornare là per tempo! E insulti anche al bonario addetto giappo che non mi aveva chiesto nè informato di nulla!!! Ovviamente non ho il numero sul cellulare, mi ricordo solo le ultime due e prime due cifre...uffa uffa uffa. Arrivate da mia nonna spendo 2 franchi per 20 secondi di telefonata al numero che da' i numeri e dopo pranzo chiamo. Il simpatico addetto si ricordava di me (senza aver visto che faccia avessi! però!). Mi informa che non è possibile avere un multiple entry, che devo chiedere all'Ufficio Immigrazione in Giappone un re-entry permit...ok...tutto a posto...speriamo!
Da mio nonna ho anche avuto occasione di far finta di strimpellare il pianoforte - la mia passione perduta...poi avendo pure dietro l'ipod mi sono sbizzarrita a riprodurre canzoncine di Yann Tiersen ma li è finito il mio divertimento.Rientro a Aigle dove ci sono venuti a prendere i vecchi (intendesi: i genitori) per mangiare fuori.
Che altro? Rifarò una gita per andare a prendere il visto settimana prossima...

11 août 2008

Shinjuku Girl :P


Stamattina, per la grande gioia di chi mi sta attorno, mi è finalmente arrivata la lettera dal Giappone, tanto attesa e per la quale ho tanto rotto i maroni a tutti con lagne del tipo "ma quando arrivaaaa" (eh si, ogni tanto mi capitano dei ritorni all'infanzia). Tanto che ero arrivata a creare un gruppo su Facebook per gli incoming foreign students di Waseda dove ci imparanoiavamo tutti quanti insieme allegramente per il non-arrivo del CoE. Sì ho detto CoE: il certificato che serve per ottenere il visto, il quale a sua volta serve per ottenere il permesso di soggiorno. Ad ogni modo ora ce l'ho e finisco di stracciare i maroni. Giovedi, viaggetto a Ginevra per chiedere il visto all'ambasciata del Giappone.
Ma la cosa più interessante è che mi hanno fatto sapere dove alloggerò. E ho avuto un culo della madonna come si dice in italiano, o "le cul bordé de nouilles" come si dice da qualche altra parte: sono capitata nell'unico studentato MISTO e SENZA CURFEW. Yeah. Punti per una sana vita sociale dieci mila. E non è tutto: si tratta dello studentato on campus (niente treni, niente metro pieni da prendere la mattina) nel quartiere strafigo di Shinjuku!!! Si si si: quello citato in tutte le guide turistiche per lo shopping e la vita giovanile nonchè notturna! No, ragazzi, questo è un messaggio, e neanche tanto in codice: "STUDIA MENO, ESCI DI PIU"! Sono in camera doppia non so con chi, docce e cucina sono in comune, si puo' entrare e uscire a piacimento ma non invitare esterni, si può bere alcol ma solo "privatamente" in camera, c'è internet e telefono (ho già il numero ahah), il tutto per la modica cifra di 220 euro al mese! (non è una presa). Insomma, il paradiso in terra. Che dovrò lasciare il 21 luglio 2009. L'organizzazione fatta persona ahah! Io che stavo per cazziare i giappi...."si spacciano per puntuali poi tu guarda quanto ci mettono a mandarci la roba"...; )

04 août 2008

Emozioni pre-partenza...

...in questi giorni mi è tornata la voglia di partire, che era decisamente venuta a mancare dopo gli ultimi fantastici giorni a Bologna...e principalmente mi è tornata perchè su internet ho trovato le foto e un blog di chi mi ha preceduta (ad es. cfr.:http://stefyinjapan.splinder.com/) e sembra che in tutti i casi sia stata un'esperienza fantastica, cosa di cui comunque non dubitavo.
E' solo che ho la sensazione di non controllare nulla nonostante mi sia attivamente impegnata per raggiungere questa meta che al momento di vincere il bando era un obiettivo raggiunto e al momento della partenza è una sfida e un punto di partenza. Ma del resto non è la prima volta che "ricomincio da zero" all'estero, e so già che gli amici che troverò saranno la compagnia migliore di tutti i tempi e che tutto finirà. Non so cosa farò in futuro; per ora vorrei solo pensare a quest'anno a Tokyo e vivermelo e farlo vivere a chi mi aspetta a casa nel migliore dei modi possibili, sperando che quando famiglia e moroso (e chi altri volesse è benvenuto!!) mi verranno a trovare, avrò un mondo nuovo da condividere. E questo blog è lo spazio per comunicare con l'Italia.
Basta con i buoni sentimenti ;) Non mi sento affatto all'altezza, linguisticamente e "accademicamente" parlando, sarà anche un anno di duro lavoro per arrivare all'altezza delle mie aspettative...

03 août 2008

Ansiosa, io???

Naaa..!! Tutta un'impressione! Del resto non è colpa mia se io sono una persona organizzata e previdente, che pianifica e calcola i dettagli della sua vita presente e soprattutto futura!!! :-P Voglio dire, voi cosa fareste se foste spediti un anno in Giappone?!?! (un anno!! in Giappone!! 12'000km!! altra parte del mondo!!altra lingua, altre usanze!!!) Non vi chiedereste quanti chili di valigie potete portare e come farete ad aprire un conto in banca? Cosa comprerete al supermercato, se sarete in grado di distinguere lo shampoo da una salsa piccante e come farete ad andare da casa a scuola senza prendere la circolare anzichè la metro?!
Qui a casa mi si sta simpaticamente prendendo per i fondelli, ovviamente, e mio padre, quando consultavo nella mia felice paranoia il sito di AirFrance, mi ha avvisata con gravità di tenere tutto d'occhio, che non si sa mai che la legislazione in vigore cambi proprio in questi giorni :P!! Anzi, per cercare di aumentare e quindi esorcizzare il mio stress (tempo libero), ha affermato che non mi porta in aeroporto e che non presta la macchina al mio moroso perchè mi ci porti lui: mi lascia raggiungere l'aeroporto di Ginevra (2'000 ore di treno da casa mia)in tutta tranquillità -in treno per l'appunto. Sapendo che il volo è alle 9 di mattina chiaramente! Per stare al gioco ho messo sul bar una tazza col mio nome e aggiunto un post-it con la scritta "FONDI PER IL GIAPPONE"; fortunatamente sono già arrivata a pagarmi il biglietto del connecting train in questo modo ahah!
Ma dettagli turistici a parte, parliamo della vita quotidiana sul posto! La mia vita in 20 chili!!! Cosa mi porto dietro??? [e soprattutto: cosa mi riporto indietro!] Una giacca, lo spazzolino, il dizionario degli ideogrammi e siamo gia a 5kg haha!! Tragedia, mi dovrò separare dei miei carissimi libri di letteratura che avevo intenzione di confrontare - del tipo lettura a fronte! Ma niente, ci rinuncerò. Meglio portare il passaporto. 20 chili. Venti. Non fatemici pensare. (Ci penso già abbastanza da sola).La valigia vuota ne pesa già 2. E poi io sarei quella ansiosa bla bla bla, beh l'ansiosa dilapiderà la fortuna familiare per ricomprarsi là i vestiti, SEMPRE CHE ci sia la mia taglia, cosa da non dare per scontato!! Ma visto che non posso dar per scontato nemmeno di trovare cibo consumabile e cucinabile, spero in un dimagrimento che mi porterà a una taglia XL giapponese (vedi 42 scarsa da noi?) e farà tornare tutto. Niente vestiti + niente cibo--> raggiungimento taglia giapponese --> shopping! Tutto torna quando uno ci pensa prima!
Intanto oggi ne abbiamo terzo agosto e non so ancora dove vivrò -.-'. (E poi sono quella ansiosa [bis]). Io amo le carte ("non cartine!" disse il prof. di Geo. "Con quelle vi fate le sigarette!!")e amo gli ideogrammi. Sapere la mia location rispetto all'università mi permetterebbe di passare deliziose ore a imparare a memoria quante stazioni di treno ci sono tra un cambio e l'altro e attraverso quali zone di Tokyo sto passando!
Eh sto pazientando...se pensate che un anno fa stavo dando il TOEFL in previsione del bando, questo vi dice il grado di programmazione al quale sono arrivata ahah!! No beh scherzi a parte sono i tempi dei bandi, è normale..Questo vi dice semplicemente quanto possa essere costante nelle mie passioni (e qui contraddico i miei genitori per una volta!) e quanto ci tenga..già amo la mia vita la per i preparativi che devo fare qua!

(E prima o poi farò un corso di "stress management"!)