30 mars 2011

Flashmob for Japan @UniGe

UPDATE 31/03 - PICTURE

Ca y est: dans une demi-heure, le flashmob pour le Japon à UniMail (Université de Genève) va débuter!

Voici l'évènement comme il est décrit sur la page Facebook:





★ MOBILISATION POUR LE JAPON ★



* Les médias n'en parlent peut-être plus, pourtant BEAUCOUP SONT ENCORE DANS LE BESOIN. Prenons, pendant 1min, le pouvoir médiatique et montrons leur que nous aussi, nous sommes capables de faire bouger les choses.*

!! Déroulement !!



- 12:00 : RDV au sein d'Unimail en face des grandes marches en mode NORMAL (Couleur vêtement reste cachée)



- 12:08: FREEZE 1min (Départ annoncé au Micro!)



- 12:09: UNFREEZE (annoncé au Micro)

=> les ROUGES se rassemblent au Centre et les BLANCS tout Autour pour former le DRAPEAU du JAPON au sein de l'Unimail.



- 12:10: Tout le monde ASSIS par terre



- 12:11: On se RHABILLE et on Repart INCOGNITO (Merci à Tous!!!)



Le tout sera bien entendu couvert :D



J'espère que j'arriverai à récupérer des photos pour vous montrer....



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Ci siamo: tra mezzoretta inizia l'evento di mobilitazione per il Giappone organizzato dai nipponisiti dell'Università di Ginevra, e a cui prendo parte.

Scopo dell'operazione: ricordare che, anche se i media non ne parlano piu', ci sono ancora moltissime persone che hanno bisogno, nelle zone devastate da terremoto e tsunami in Giappone.

Svolgimento dell'evento: ci raduniamo (saremo circa 300) nello hall principale dell'Uni facendo finta di nulla; un organizzatore ci da' il via e staremo fermi immobili per 1 minuto; il minuto successivo ci cambiamo (rosso o bianco) e quello dopo ancora facciamo una formazione che rappresenti la bandiera del Giappone. Poi ci rivestiamo e ce ne andiamo :D

Io sono rosso! Ho qua dietro tutto il necessaire e non vedo l'ora.

Spero di poter raccattare qualche foto da mostrarvi, e spero che questa goccia d'acqua nell'oceano possa servire : )



24 mars 2011

Chi semina raccoglie - You reap what you sow - Recueillir le fruit de ses efforts


(Italiano)
Oggi sono finalmente stata ricontattata dall'associazione per cui avevo tradotto gratuitamente un sito web. Dopo 3 settimane di silenzio, stavo iniziando a preoccuparmi. Per fortuna però sembra tutto a posto - la persona incaricata della messa in linea aveva una domanda, e ho potuto dedurne che tutto procedeva ma che c'erano lungaggini dovute a problemi tecnici.
Il punto è che nella mail che ho ricevuto, non so se all'insaputa del mittente, c'erano anche gli scambi tra la mia datrice di lavoro e il team di informatici..e praticamente la mia traduzione è stata mandata a questi ultimi con tanto di lodi sul lavoro etc. etc. ...una gran soddisfazione. Della famosa serie chi semina raccoglie...

In mattinata ho avuto il corso di ingegneria linguistica e mi è miracolosamente riuscito tutto a meraviglia. Il linguaggio di programmazione ed io siamo una coppia che funziona.

Prima invece leggevo un'intervista alla direttrice dell'ESIT che parlava di introdurre nella sezione traduzione le nuove tecnologie e materie inerenti ai nuovi sbocchi occupazionali in quell'area, e se devo essere sincera un po' ho pensato "tiè, non siete aggiornati, che non avete ancora quei corsi"....certo, senza nulla togliere alla qualità degli altri insegnamenti di quella scuola. E tra materie inerenti ai nuovi sbocchi lavorativi, veniva citata la per me ormai famosa localizzazione, dico famosa perché tutta ad un tratto è veramente entrata nel mio quotidiano: oggi a lezione, siccome ero, tanto per cambiare, l'unica italofona di tutta la classe, è stato deciso che sarei stata io a fare la project manager per il lavoro di gruppo. Il gruppo siamo noi 20 studenti del corso, intendiamoci...ciao team work, ciao! E di punto in bianco vedo cose da localizzare ovunque....le famose ossessioni di cui ci parla Hewson con grande autoironia, il traduttore che deve convivere con le sue deformazioni professionali, che gli impediscono di leggere e scrivere normalmente come fanno le altre persone...
Comunque questo semestre è bello stimolante, tra le traduzioni infattibili, la responsabilità del project management di un vero sito (real life), nuoto, aerobica, giocare a fare l'anoressica - sì perché la carne è troppo costosa, quindi faccio la vegetariana e ho l'impressione di non mangiare nulla - e il linguaggio di programmazione, non c'è un momento di tregua.



(Français) Quelle journée...

Aujourd'hui a commencé par un courriel de la part de l'association dont j'avais traduit bénévolement le site - il y a déjà 3 semaines de ça. Sans nouvelles pendant 24 jours, je m'étais un peu préoccupée..mais la personne responsable de la mise en ligne de la traduction m'a contactée pour une question et j'ai eu la confirmation que tout se passe bien, qu'effectivement ce n'est que question de difficultés techniques si ma traduction n'a pas encore été "publiée". Par ailleurs, le mail de cette personne contenait l'échange avec ma "commanditaire", qui a envoyé ma traduction aux informaticiens en l'accompagnant de propos bien flatteurs...intentionnel ou pas, cet "aperçu" m'a plu, cela va sans dire.

Puis j'ai eu cours d'ingénierie linguistique et tout est allé à merveille. Je dis cours, mais on était à la salle info pour avancer sur notre grammaire en langage de programmation (SICStus Prolog, anyone?). Après quelques difficultés, j'ai réussi à tout résoudre. Et de ce point de vue, travailler avec des machines et ce genre de langages, c'est comme faire des maths (en tout cas pour moi): ça a l'air franchement chiant au début, c'est difficile quelque part au milieu, mais à la fin, quand on a fini et qu'on a tout fait juste et qu'on le sait parce que ça joue, c'est carrément jouissif!

Tout à l'heure j'ai lu une interview à la directrice de l'ESIT. Elle parle de "faire découvrir aux étudiants les métiers dérivés de la traduction, par exemple le doublage, la localisation, le sur/sous titrage, l'audio description." Ce qui veut dire qu'il n'y a encore rien de tel à l'ESIT! Nous ne faisons pas de doublage non plus, mais à l'ETI nous avons des cours de TAO (mentionnés dans l'entretien aussi comme priorité pour la section traduction)...et pour ce qui est de la localisation, je viens d'avoir un cours aujourd'hui et figurez vous que je vais devoir faire la "project manager"...

La prof. a déniché un site multilingue mal traduit (avec Google Translate....et non ce n'est pas une blague) et peu localisé. Nous, classe de 20 personnes, devons l'évaluer, le localiser, le traduire et tout soumettre. Notre travail sera effectivement utilisé par l'entreprise du site. Sauf que ce travail, il va devoir être coordonné par une personne, et comme j'étais la seule italophone dans tout le groupe - comme pour changer - j'ai été d'office désignée comme project manager, avec une germanophone qui, heureusement pour moi, avait aussi envie de s'y essayer. Moi qui n'ai jamais aimé le travail de groupe, je suis servie! Mais je pense que ça va être une expérience enrichissante...

Ce semestre, je rigole moins... :p

今日は良い一日でした。
まず、一ヶ月ほど前に無料でボランテイアとしてウェッブサイトを翻訳してあげた。が、向こうから今日までは一つのメール以外にもう連絡はなかった。今朝向こうのITの人がメールを送ってくれたんだ。翻訳文をオンラインに載せるところで、質問あった。面白いと思うけど、メールの中で会社の人と交換していた文章もまだ残されていたんです。わざだとじゃ...
つまり、そのおかげで発見したのは、私の翻訳がちゃんとした仕事だと思われたことだ。
でも社会内のメール内容みせるなんて...しかもITの人だと、印象悪かったな。その人の質問にすぐ答えた、フォマールなメールで。今夜受信箱チェックしたら、返事が入っていた。挨拶もなければ、「返事がありがとう」もなかった。絵文字だらけ、まるで親しい友達同士みたいなメールでした。しかもちゃんと言葉を書かなくて、略ばっかり。ビックリした。変だな。あんまりいい印象与えないね。プロなら、そんな形避けたい。いや、知り合いでもあんなの書かないの、普通に。

でも、まあ、内容は良い内容でしたから。
そのメールを読んだ時、大学にいた。今日の授業で、情報科学に関する問題の解決が上達したことに気づいて、気持ちよかった。かなり久しぶりに笑顔で歩いていた。

フランス語版とイタリア語版と違うバーション書いてしまいました。
言語はそんなもんだね。

23 mars 2011

Découvertes au fil des traductions

Définitions dans le Petit Robert de McIntosh, banlieue, canon.


1899, du n. du premier cultivateur, John McIntosh. Pomme d'une variété à chair ferme et croquante, à peau rouge, cultivée en Amérique du Nord.

Territoire d'environ une lieue autour d'une ville sur lequel s'étendait le ban.


FAM. Bouteille, verre de vin. “Ou tu as envie de parler, ou tu as besoin de te taire, mais dans les deux cas, je te paye un canon” Pennac.

C'est fou ce qu'on apprend avec ces dicos...!

Quote of somebody who knows better.

Translation studies class this morning.
The teacher, Mr. Hewson, warned us.

"There are in French 25 ways of saying car in argot. In English, there are none. Are you still sure you want to become a translator?"

Ou encore: "Le lecteur de traductions est peut-êre ignorant, mais il n'est pas imbécile". (cit. Lederer).

22 mars 2011

Un blog sul Giappone

Sapete che non apprezzo molto i nipponisti, ma quando ne trovo che non sono fanatici e/o esaltati, li adoro subito.
Vi segnalo un blog che a prima vista sembra poter essere interessante. Non ho ancora avuto modo di leggere molto nè tanto meno di spulciarlo (ma ho intenzione di farlo), comunque se non altro ci presenta in questi giorni la situazione post-terremoto a Tokyo in maniera reale e realista.
Una lezione per i giornalisti, che hanno disimparato a fare il loro mestiere, o forse vengono costretti a scrivere le schifezze allarmiste e a buon mercato che troviamo nei media italiani da una settimana a questa parte.
Enjoy.

Accordo e mica accordo

Una curiosità prettamente linguistica: se abbiamo "un gruppo di pecore" (e facciamo finta che non si dica gregge per favore!..è per il bene dell'esempio, che non a caso è un po' un esempio da linguista come dicono con disprezzo i traduttori, come se anche loro non fossero un po' linguisti dentro), in italiano mettiamo il verbo al singolare.
Il gruppo di pecore pascola. E' il gruppo che pascola, mica le pecore!
Il francese è meno grammaticalmente corretto, ma piu' attento alla realtà: un groupe de moutons broutent, il verbo al plurale (e metterlo al singolare sarebbe un errore!). Beh si, sono le pecore che si pappano l'erba, in effetti.

Interessante no?
Diceva un tale Eco...le lingue hanno modi diversi di segmentare la realtà.

Un'altra curiosità: seguire il gregge/la massa in francese è
être un mouton de Panurge.

18 mars 2011

Materie tecnologiche del II semestre/ Cours technologies trad' II semestre

Tra una cosa e l'altra, non mi sembra di avervi ancora descritto i corsi di tecnologie della traduzione che seguo questo semestre.
Sono tre, e tutti non prevedono un esame ma la consegna di una serie di lavori pratici lungo il semestre che verranno valutati. In un corso è obbligatorio lavorare in gruppo, perché il lavoro di gruppo rispecchia l'effettiva pratica nella professione, negli altri due è consigliato ma facoltativo. Io, per gli impegni che ho, lavoro da sola tranne laddove è obbligatorio fare il contrario, questa volta.

Traduction automatique 2. Trattasi di un corso sui linguaggi controllati e traduzione tecnica. Avendo degli studi dimostrato che l'inefficienza dei traduttori automatici è spesso causata dall'ambiguità del testo in lingua originale, è nato un filone di ricerca il cui obiettivo è creare un linguaggio, o meglio, un modo di scrivere, artificiale e controllato. Attraverso questa scrittura dell'originale, retta da regole che riducono le ambiguità, la comprensione sia umana che automatica (da parte del computer) è migliore, e così anche il risultato della traduzione. Le regole sono del tipo "esplicitare i legami tra gruppi nominali composti da più di 3 sostantivi [inglese]" oppure a livello della frase "dare istruzioni in ordine logico, ovvero nell'ordine in cui bisogna effettivamente agire, evitando costruzioni del tipo prima di fare questo fai quello". I linguaggi controllati vengono usati per scrivere manuali tecnici. Nel primo lavoro pratico dobbiamo riscrivere un manuale di aeronautica in inglese secondo le regole dei linguaggi controllati.
Vi terrò aggiornati sul seguito.

Ingénierie linguistique. In questo corso, molto tecnico e perciò da me considerato il seguito di Traduction Automatique, con software complessi e lunghi manuali da imparare e esercizi da fare prima di arrivare ad una dimestichezza che tale si possa chiamare, programmeremo un software di ricognizione vocale e traduzione automatica. In sostanza è un programma al quale si parla in una lingua e si ottiene la traduzione orale di quello che si è detto in un'altra lingua. Abbastanza impressionante. La ricognizione vocale funziona in determinati modi, per cui bisogna indicare al computer, mediante una grammatica, cos'è una frase corretta e cosa no. Siccome, in effetti, il computer potrebbe "capire male" i suoni che gli arrivano, oppure per l'ambiguità intrinseca di alcune lingue quali il francese, bisogna dargli gli strumenti per selezionare frasi giuste e frasi sbagliate. Soprattutto in vista della traduzione automatica, che è quella che è, e che fa fatica a dare buoni risultati a volte anche quando la frase è giusta...! Un esempio, perchè altrimenti è difficile capire: Se dico al mio programma "Le chien court", potrebbe capire anche "Le chien cours" col verbo coniugato male o con court sostantivo anziché verbo. Per evitarlo si inserisce una grammatica (ed è la fase di programmazione con software astrusi) che gli dice che, di solito, non si hanno due sostantivi uno dopo l'altro (il che gli fa escludere court sostantivo) e che una frase ben formata è fatta da sostantivo, verbo accordati tra di loro (3a persona singolare del soggetto e del verbo). Noi ci occuperemo di un ambito molto ristretto che è quello delle prenotazioni di albergo. Per ora non vado in ulteriori dettagli perché potrei metterci ore, che purtroppo ora non ho.

Localisation et gestion de projet. Un corso molto interessante che si occupa di un nostro altro possibile sbocco occupazionale, quello del project manager e del responsabile di localizzazione. Il project manager, sapete anche voi, intuitivamente, che cos'è: un tizio a cui arrivano richieste di lavori di traduzione e che analizza la richiesta, fa un preventivo e, nel caso in cui venga accettato, coordina tutto il lavoro dalle risorse umane e tecniche al budget et tempo a disposizione. Tra i suoi compiti vi è anche quello di occuparsi della localizzazione. Cos'è la localizzazione? Andate tranquilli, l'ho scoperto anch'io quest'anno. Trattasi del procedimento con cui si rende un prodotto adatto e consumabile a diversi mercati. E' questo il corso che prevede il lavoro di gruppo. Anzitutto dovremo paragonare due siti web multilingue e decidere se sono stati localizzati bene. Poi dovremo fare noi stessi la localizzazione di siti web. Questo implica fattori linguistici, culturali ed extra-linguistici: se su un sito ho un'immagine, poniamo, e voglio farmi pubblicità o vendere il mio prodotto nel mondo attraverso il mio sito, devo chiedermi se quest'immagine è culturalmente accettabile ovunque. Esempio: un uomo e una donna in ufficio, lui seduto alla scrivania che guarda lo schermo del computer che lei, in piedi accanto a lui, gli sta indicando come se gli stesse mostrando o spiegando qualcosa (un software ad esempio): in Giappone non funzionerebbe per il ruolo che la donna ha nella società là. Se pensiamo che i camerieri si inginocchiano per prendere le ordinazioni al ristorante, ci rendiamo conto di quanto un'immagine del genere non possa funzionare. Quindi la cambiamo, e questo si chiama localizzare, grossomodo.
Per farvi un'idea migliore, ecco un sito che ci è stato consigliato.

13 mars 2011

Catastrofe naturale in Giappone e reazione media italiani

Come sappiamo tutti, in questi giorni il Giappone è stato duramente colpito da un terremoto seguito da uno tsunami nella parte nord-orientale del paese in particolare.

Non spendo parole di troppo per commentare fatti che tutti conoscono e che hanno ripercussioni e conseguenze ovviamente tragiche agli occhi di tutti.

Fortunatamente i miei amici là stanno tutti bene. C'è chi rimane finché le Ambasciate non rilasceranno ordini di evacuazione, anche perché Tokyo non è rimasta colpita come altre città, e c'è chi nonostante la relativa sicurezza ha deciso di tornare a casa. I racconti che mi sono stati fatti da alcuni di essi, testimoni in prima persona del terremoto e delle scosse di assestamento nella capitale, sono apocalittici e spaventevoli. Per il resto del paese, bastino le immagini che circolano su internet.

In tutto questo però il Giappone reagisce nel modo migliore che può e certamente non si lascerà mettere in ginocchio.

Stamattina apro il sito della Repubblica e leggo "10mila morti a Miyagi".
Leggo le news dell'agenzia Kyodo, in giapponese e inglese.
C'è un errore. I morti accertati sono 1000. Si parla di un bilancio che probabilmente raggiungerà le 10 mila vittime, ma che in nessun caso è stato confermato. Ho scritto alla redazione, per farlo notare. Forse ingenuamente, forse inutilmente....stasera già il tono era un po' più decente. Il titolo "oltre 10 mila morti", ma il sottotitolo "3000 accertati ma se ne temono oltre 10 mila". Grazie.

Notare la differenza. Notare l'allarmismo e la disinformazione da noi, paese che dopo i terremoti colloca gli sfollati in tendopoli e poi container per 15 anni, nei confronti di un paese che costruisce persino i cestini per strada con tecniche anti-sismiche, e che si rifiuta di cadere nel sentimentalismo e qualsiasi altro -ismo, a favore della sobrietà che si impone naturalmente in casi come questi.

08 mars 2011

Bologna times, good times


Ho passato il fine settimana in Italia. Come sempre, prendo il treno fino a Milano, e poi da lì a Bologna.
Lo sapevate che in Milano Centrale hanno aperto una Feltrinelli di 4 piani?! Il nome "Feltrinelli Express", inganna. Benchè molti contenuti siano riproposti su ogni piano, tutti i reparti, anche di musica e editoria in lingua straniera sono proposti all'avido pubblico infreddolito e intorpidito in transito a Milano. La svolta del secolo! Non solo Feltrinelli farà un sacco di affari - immaginate quanta frustrazione contro le ferrovie dello Stato che può venire incanalata e sfogata nell'acquisto di qualche buon libro - ma le MIE ore di attesa al freddo o al caldo che sia si trasformeranno in un piacevole tuffo nell'universo editoriale italiano, infinitamente più stimolante di quello che si trova in Svizzera...(soprattutto per quanto riguarda i prezzi!). Tra l'altro, propriovenerdì c'era la promozione "3x2" e ne ho approfittato per procurarmi della lettura. Visto che insistono così tanto sul leggere...e che io ho (un po') l'impressione di essere i libri che leggo.
Beh insomma, ho comprato "Underground" di Haruki Murakami tradotto da Antonietta Pastore, "Lezioni americane" di Calvino e "Lettere a un aspirante romanziere" di Mario Vargas Llosa.
Quest'ultimo ha vinto il nobel per la letteratura nel 2010, ammetto che sono stata attirata dall'etichetta che lo diceva, quindi ho preso e letto per primo questo suo libro di 100 pagine, che in forma epistolare spiega le tecniche per scrivere romanzi. Molto carino. L'ho letto per metà nel treno da Milano a Bologna, completamente assorbita dalla lettura per un'ora e mezza di fila, un po' nel parco dietro S.Cristina (vedi foto), in una giornata primaverile, e infine sul treno del ritorno.

Quanto al saggio di Murakami, molto noto anche in Italia ormai, l'ho acquistato anzitutto per curiosità, e poi perché è stato tradotto da colei che scrisse "Leggero il passo sui tatami", un saggio che ho letto a gennaio mi pare, e che mi ha profondamente segnata. Se amate il Giappone è un must (per dirla in inglese), incontournable (per dirla in francese).

Pensate che ho rimesso in discussione tutto il mio approccio ai giapponesi grazie a lei.


Beh e poi il suo italiano è un modello.
Insomma sarà il mese delle letture, se possibile al sole al parco, clima permettendo...

03 mars 2011

Une petite bonne nouvelle / Una piccola buona notizia

Alors que j'étais un tout petit peu découragée et écoeurée par la discrimination que les bilingues subissent dans les métiers des langues (!), aujourd'hui j'ai reçu une excellente nouvelle qui m'a vraiment redonné le moral...!

J'ai été prise pour un stage qui comptera comme 5 crédits de cours à option. Déjà ça, c'est bien!

Mais ce sera un stage dans un des domaines de la traduction automatique qui débouchera sans doute sur un mémoire (pratique et pas trop théorique donc), c'est encore mieux!!

Le truc vraiment génial? Je travaillerai avec le japonais...

Je suis vraiment aux anges. Quand la prof. m'a annoncé ça, j'ai eu envie de l'embrasser, puis bon je me suis retenue quand même. C'est moi qui lui avait signalé que je voulais faire un stage avec mémoire dans le domaine des technologies de la traduction et que je savais le japonais, et elle a pris contact avec cette boite en Suisse qui fait de la recherche dans le domaine.

La demie-heure suivant la bonne nouvelle, la prof. m'avait déjà envoyé 2 courriels de mise en contact, un avec la boite et l'autre avec une étudiante ETI qui a fait le même stage l'année passée. Une heure après, j'avais pris contact avec ces personnes. Qui plus est, ce stage d'été se déroulera en présence d'un l'ingénieur linguiste japonais.

Bref, toutes les pièces sont à leur place :)

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Devo annunciarvi cos'ho saputo oggi...l'evento del secolo per me, un po' come quando avevo vinto l'Overseas per il Giappone, a suo tempo...una vera e propria SVOLTA. Positiva.

Dopo mesi di attesa, che si erano trasformati in tacita rinuncia, ho saputo oggi che sono stata presa per fare un tirocinio di traduzione nell'ambito delle tecnologie della traduzione!
No, non è tutto: mi verrà contato come 5 crediti di stage opzionale previsto dal piano di studi e sfocerà senz'altro in una tesi.

Ah, dimenticavo, lavorerò col giapponese...


Roba da pazzi non ci potevo/posso credere.

Tutti questi anni di studio della lingua, il sacrificio economico e affettivo di andare là 1 anno, tutto l'impegno per dare del mio meglio e raggiungere un buon livello, tutto questo finalmente concretizzato e valorizzato da un tirocinio in cui lavorerò con la lingua giapponese e con un collega giapponese...!

Volevo baciare la prof. quando me l'ha detto...!

Ora tutti i tasselli del mosaico sono al loro posto...e farò una tesi di quelle utili, non teorica ma pratica e originale, che come argomento non solo avrò qualcosa del mio ambito di specializzazione, ma anche il giapponese!
E' l'ideale, non c'è altro aggettivo...

Mi verrebbe da dire che è una botta di culo...pensate...se non fossi stata io ad andare dalla prof. a dire sfacciatamente una cosa del tipo "guardi che io so il giapponese, e lo so bene", probabilmente tutto questo non sarebbe mai successo...

..e sta succedendo per davvero, mi hanno contattato dall'azienda per sapere le mie disponibilità quest'estate, per dirmi quando c'è l'ingegnere giapponese con cui sarebbe bene che io possa lavorare e che non ci saranno problemi per fare la convenzione di stage data la mia nazionalità...

Sta succedendo davvero : )))
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今日はすごい事あった。

自分の人生の中で歩んでる道を変わるような事。

期待していなかった。ビックリしたよ。

うちの学校の先生に「君は日本語からの翻訳のインターンシップをすることになったんだ」と言われました。

詳しい事、そして仕事の内容、今度ゆっくり語りたいと思うんですけど、
とにかく...日本語が必要とされる仕事、いや、日本語を中心にする仕事は私に任された。

信じられない...

少しの間、幸せだった。



時間の無駄じゃなかった。それだけで幸せなの。