04 mars 2010

学校の無償化 Rendere la scuola pubblica?

Questo è un post che scrivo come riassunto dell'attualità giapponese di fine febbraio che sono riuscita bene o male a seguire.

Innanzitutto, la traduzione del titolo in italiano: con "scuola pubblica" ho inteso il contrario di scuola privata intesa come scuola a pagamento, quindi, alla fine, scuola gratis. 無償(mushou) infatti significa gratis.
Tra le problematiche che il governo nipponico sta cercando di affrontare c'è anche quella dell'educazione. Lo si era notato già dal tema del primo Hato Café organizzato dal primo ministro, l'educazione dei figli. Ad ogni modo i parlamentari giapponesi si stanno ponendo la domanda del rendere o meno la scuola gratis e se sì fare così con le scuole statali 公立学校 (kouritsugakkou) e/o private 私立学校 (shiritsugakkou). Si noti che anche per le scuole statali c'è da pagare una tassa di iscrizione, che è circa 1/3 di quella delle private, ma che rappresenta comunque un peso per le famiglie non molto abbienti.
La proposta è determinata dai seguenti fattori, che agiscono come un circolo vizioso: il tasso di abbandono del liceo è alto. Il motivo è che le famiglie povere lasciano che i figli lavorino. Ovviamente per poter andare a scuola allo stesso tempo, bisogna lavorare di sera, o di notte. Si va a letto tardi. Si va male a scuola. Si finisce per mollare. Per questo si propone di azzerare il costo delle tasse di iscrizione delle scuole statali.
Il problema che ne deriva, tuttavia, è che non basta andare a scuola, bisogna anche passare gli esami. Chi va alla statale - ponendo pure che gli sia finalmente possibile perché è gratis- ma non passa gli esami è costretto a riorientarsi alla privata. Che però costa troppo. L'ultima spiaggia è la scuola serale, a pagamento. Risultato? Adolescenti che lavorano di giorno per pagarsi la scuola serale a cui vanno di sera.
(Continua)

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