12 janvier 2009

Ricordi d'infanzia


Ieri a livello linguistico mi è successa una cosa notevole, che li' per li' mi ha colpita e che spero di riuscire a spiegare in modo adeguato perchè chi non ha mai vissuto all'estero potrebbe non averlo mai provato.
Per la prima volta da un sacco di tempo stavo chattando su msn con un mio amico giapponese di lunga data. (Alcuni di voi sapranno chi è...=P). Tanto per rendere l'idea, lui mi scriveva in francese (perchè abita in Francia da ormai alcuni anni) e io rispondevo in giapponese. So che visto cosi dall'esterno sembra una stranezza vana, in realtà pero' la comunicazione cosi tra noi due funziona al meglio, e meglio di prima tra l'altro (prima= quando chattavamo in francese e basta).
Il motivo di questo mio scrivergli in giapponese nonostante la mia lingua madre sia il francese pero' è anche un altro: che il mio cervello ora è in mode "giapponese" e cosi mi piace, perchè mi sta venendo piu' naturale..ad esempio mentre scrivo questo brano inciampo su modi di dire che mi vengono prima (e per alcuni secondi soltanto) in giapponese e che non posso tradurre pari pari: ad esempio " e cosi mi piace" fa un po' schifo, ma perchè nella mia mente era そのままsono mama...e via dicendo. E quindi quando ho voluto scrivergli "il mio cervello ora è impostato sul mode giapponese", ho iniziato a scrivere la frase, che in giapponese suona come "la di me ora testa è su mode giapponese impostata", e ho messo l'ultima parola "impostata" per totale istinto eppure con la certezza che fosse giusta. In altre parole: se prima di quell'istante qualcuno fosse entrato in camera mia e mi avesse chiesto "Stephi come si dice impostare, impostazione in giapponese che mi serve saperlo?" io non l'avrei saputo, ma li' per li' inconsciamente ricordandomi ho potuto inserire la parola giusta. E voi direte come sarebbe a dire ricordandoti??? Eh si, ricordandomi, perchè la parola era da qualche parte nella mia mente. Non sapevo dove ma c'era. Al che attonita ho guardato la mia frase e poi ho pensato come cazzo ho fatto a sapere settei(impostazione)?! E ho capito: è in una frase che sento sempre sulla metro. "...Esclusa l'area dei sedili riservati agli anziani, impostate il cellulare sul mode silenzioso".

CIOE' CAPITO????????????

Per i nipponisti, la frase che ho scritto ieri in chat è: 今の私の頭が日本語モードに設定・・
E la frase della metro: それ以外の場所では、マナーモードの設定の上・・・

Tra l'altro il significato l'ho interamente dedotto, perchè non è che sono mai andata sul dizionario a verificare settei perche lo sentivo sulla metro! Quindi prima ancora di essere conscia del significato, per cosi dire, l'ho riusata. Ed era un uso corretto (senno' il mio amico me l'avrebbe fatto notare). E' stato come un flash quel momento in cui mi è balzata la parola in mente mentre in un certo senso pensavo di non saperla.

Ma mi saro' spiegata?....
Perchè se no non ha senso XD
Comunque la cosa che mi ha colpito e che volevo dirvi, è che questo tipo di processo, che qui per la primissima volta mi succede con questa allucinante chiarezza, ossia sicurezza che quella parola era giusta, da bambina mi succedeva tutto-il-tempo. Da bambina ho imparato cosi le lingue dei paesi in cui improvvisamente io e i miei traslocavamo. Pero' questa capacità che è innata in ciascuno di noi ( a patto di venirci esposti, alle lingue straniere) via via si perde e gia' a 10 anni è la fine. Da li' in poi ci tocca lo studio. Poi se uno è dotato o ha orecchio magari fa meno fatica, pero' di questi processi qua ne fa meno, mentre da piccolo erano la base dell'apprendimento...

3 commentaires:

  1. Ciao Stephanie,

    leggo sempre il tuo blog con grande interesse, nella speranza che prima o poi possa provare sulla mia pelle l'esperienza che ora tu vivi giorno per giorno. Sono da sempre appassionato di cultura giapponese (ho fatto la solita trafila cartoni animati - arti marziali - zen ;-)) e da un paio di anni a questa parte, dopo un’esperienza di lavoro tra Nagoya, Osaka e Tokyo, mi sono avvicinato allo studio della lingua. Ora mi si è aperta una finestra di possibilità e forse potrò, a partire dal prossimo anno scolastico, insegnare italiano a giapponesi direttamente nella capitale, usando poi il “tempo libero” per un bel corso intensivo on-site... ma sto divagando.

    Quello che mi ha colpito del tuo post è la parte in cui dici che la capacità “innata” di apprendimento delle lingue straniere (a patto di esservi esposti) “via via si perde e già a 10 anni è la fine. Da lì in poi ci tocca lo studio”. Ritengo invece che questa capacità, in quanto innata, sia sempre presente nella nostra “cassetta degli attrezzi” mentale: siamo noi che la soffochiamo attraverso uno studio puramente mnemonico e sistematico (leggi: grammatica), del tutto innaturale se si pensa al modo in cui normalmente si impara la propria lingua natale (pattern che può essere in sostanza replicato anche per altre).

    Il linguaggio per me è prima di tutto “acting” (sorry non mi viene il corrispettivo termine italiano) e l’“illuminazione linguistica” di cui sei stata protagonista ne è la dimostrazione lampante.

    Se ti interessa approfondire l’argomento, ho trovato una conferma a queste teorie (applicate proprio allo studio della lingua giapponese), su questo sito (un po’ “estremista” in certi elementi, ma ottimo come spunto): www.alljapaneseallthetime.com.

    Un caro saluto,

    ---Fabio

    P.S.: Scusa l'eccessiva lunghezza, ma quando parlo di certe cose mi si attiva il turbo...

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  2. Anonymous12/1/09 12:47

    succedono cose del genere anche a me qui in Portogallo.. mi esalto sempre!
    cioè, ovviamente tu sei a un livello più elevato della cosa, visto che ti succede col jappo, ma insomma.. beh, volevo dirti che ti capisco :)
    bacione,
    Giulia.

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  3. Aressandora12/1/09 20:44

    Vai Steeee...io ti voglio la mattina scioccata in cui ti risvegli dal tuo primo sogno in giapponese...perfavore nn in keigo te ne supplico...cmq sulla storia dei 10 anni sono a mezzo tra chi ha commentato prima di me e te...nel senso credo anch'io che rimanga la capacità di imparare per associazione di concetti come i bambini, ma nn credo (per ora) che così facendo nelle L2 si riesca ad eguagliare la lingua madre una volta che uno è cresciuto...secondo me è come i tendini e chi fa ginnastica artistica che ne so...nn è impossibile che un 40enne diventi un ginnasta ma per raggiungere l'elasticità ci mette anni..mentre in un bambino è li..servita! Sono un sacco contenta per te!!! Ciao! ALe

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