19 décembre 2009

Scrittura, malattie, macchie e problemi di coppia (?)

Chi di voi ha letto L'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami?
E' stato il primissimo romanzo di letteratura giapponese - che dico, la prima "cosa giapponese" che ho letto nella mia vita. Ero giovane e ingenua, curiosa e ghiotta, matricola a lingue a Tolosa. E ancora credevo che leggere la letteratura significasse addentrarsi nella psiche di un popolo..ci sono voluti un paio di anni ma ora ho capito che significa addentrarsi nella psiche di quel malato di mente che è lo scrittore. Scrivere è curare malattie, spesso le proprie.

Insomma. Chi di voi l'ha letto si ricorderà del protagonista. Io non mi ricordo il nome. Mi ricordo che aveva perso il gatto, la tipa e cercava entrambi disperatamente. E aveva una grossa macchia...blu? viola? su una delle due guancie. Ovviamente di origini sconosciute. Non ricordo se il finale fosse scontato come lo stereotipo che affibbiamo al povero Murakami ma se non erro quando risolveva tutti i suoi problemi di coppia gli spariva pure la macchia. Il bubbone.

Ora anche io ho una macchia!
No, vi risparmio la foto. Non è proprio roba di cui andare fieri! (stavo per scrivere: roba da andarne fieri. E dove va il mio italiano scritto...?)
E' sulla mano destra. Ce ne sono due, a dire il vero, una tra l'attaccatura del pollice e dell'indice, là dove riposa la penna quando la si tiene in mano; e una proprio in centro sopra. Non so perchè le ho. Non so neanche esattamente da quando le ho. Ricordo che quando stavo facendo il tirocinio già me ne lamentavo, e l'ho fatto tra settembre e ottobre, quindi diciamo pure da ottobre. Prima erano bollicine, poi si è gonfiato, poi un rossore da irritazione.Mi prude. Si irrita col freddo fuori e con l'acqua calda. ("Ce l'hai fatta a diventare come il tuo eroe di cartone animato preferito, Ranma" ironizzo' qualcuno). E non va via.

Quando andrà via lo prendero' come un segno!

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