15 mai 2009

Outreach







Da domenica scorsa a martedi sono stata via nella regione di Niigata per il cosiddetto "Outreach Program". In due parole si tratta di un'attività messa in piedi dalla mia uni che offre la possibilità di entrare in contatto con allievi delle elementari, medie e superiori nella campagna giapponese a scopo di scambio culturale.
Se vi ricordate avevo gia' fatto la stessa cosa in un liceo a Tokyo, ma la grande differenza con questa volta è che non solo eravamo in 14 - 7 studenti internazionali e 7 giapponesi- ma abbiamo visitato 3 scuole e passato 2 notti fuori Tokyo, a Matsudai.
E' stata un esperienza davvero fantastica...non so da dove cominciare.
Innanzitutto quello che concretamente dovevamo fare, in coppie, era organizzare una lezione di 90 minuti per tutte le 3 classi...il contenuto era libero, ma ovviamente doveva avere a che fare col nostro paese d'origine oppure con la nostra scelta di studiare in Giappone, in modo da "presentare" agli allievi qualcosa di nuovo. Infatti la campagna giapponese non ha nulla a vedere con città come Tokyo e i contatti con gli stranieri e quindi con pensieri "globalizzati" è raro. Il contatto con pensieri "non giapponesi" in generale è raro.
Per me è stato fantastico per 3 motivi, tutti equali in importanza, 1 perchè ho passato 3 giorni interi a parlare solo giapponese, fare meeting e organizzare lezioni, fare lezione, tutto in giapponese e lo scambio con i nostri accompagnatori -cosidetti local students della Waseda- è stato piu' che proficuo: in 3 giorni ho parlato di piu' cose interessanti con dei giapponesi che in 8 mesi...sara' che tutti erano gia' stati 1 anno o piu' all'estero o erano in procinto di partire a studiare all'estero? 2 i bambini giapponesi sono adorabili. Sono gli unici che in questa società sono sinceri. A un bimbo delle elementari cui il mio partner local student aveva chiesto, durante la lezione, "ti interessa l'Italia?" ha risposto "no, chenneso io dell'Italia" ahahah mito! E cosi ho capito, anche grazie a una coincidenza, che il tatemae e honne (facciata e vero sentimento) non hanno a che vedere con l'essere ipocriti, ma con l'essere "adulti" o meno, in Giappone. Ossia un adulto giapponese che non sa abilmente nascondere quello che pensa, è ritenuto infantile, non ipocrita. Nuance. I bambini pero' ovviamente ancora non hanno questa "capacità" e sono pertanto sinceri. E io dico che coi bimbi giapponesi ci "vado d'accordo". 3 mi sono divertita un sacco a fare lezione, e alle medie è andata talmente bene che per un istante mi è balenata in mente l'idea di diventare maestra (non in Italia che si fa la fame!!!), tanto è stato soddisfaccente. I bimbi ti danno qualcosa che gli adulti ti tolgono...
Nel dettaglio:
Alle elementari- Avevo 6 bimbi. Gli ho fatto trovare l'Italia sul mappamondo, indovinare quante ore d'aereo ci vogliono (la prima proposta: 2 giorni interi!! ahah), poi insegnato i saluti e a presentarsi in italiano, fatto farsi presentare, poi gioco del "contenuto della scatola": c'è una scatola con un buco per inserire la mano, e dentro ci sono tot oggetti da indovinare solo toccandoli. Gli oggetti erano peperoncino, 1 penna, 1 fusillo, aglio, 1 chicco di caffé e una conserva di pomodori. Di conseguenza ho spiegato un po' i pasti in Italia, e fatto vedere foto mie della pasta etc. Poi ho proseguito con le foto e il loro commento, cosa che ha richiesto parecchio tempo. Naturalmente ho portato di tutto, dai paesaggi, alle città, alle "cose giapponesi in Italia". Infine ho fatto vedere un pezzettino di"Una tomba per le Lucciole" in italiano. Dopo era la pausa pranzo e voi non potete capire che figata! Praticamente sono gli allievi che si occupano di spostare in banchi in modo adeguato e distribuire il cibo sui piatti e darli a tutti. Abbiamo mangiato insieme. Il bimbo di fronte a me facceva cazzate con la cannuccia del latte in cartone e la bimba accanto a me non voleva finire il piatto di yaki-soba (pasta in padella).
Al liceo- trauma. Ma eravamo cosi anche noi? Entriamo in classe silenzio pesantissimo. Sono 35 giapponesi/e che ci guardano come a dire "speriamo sia interesante". Il problema è che tipo dalle 12h15 alle 13 abbiamo mangiato alle elementari, poi ci siamo spostati in bus al liceo, e subito arrivati senza preliminari saluti nè niente ci hanno portato in classe e mollato li per la serie "vi diamo in pasto alle belve, buona fortuna" XD XD XD Terrorizzante. Quindi presi dal panico, e aggiungendoci che io avevo cambiato programma la sera prima perchè il primo programam era troppo difficile (fare una vera e propria lezione magistrale raccontando la mia esperienza con le lingue straniere, il perchè ero in Giappone, i stereotipi sul Giappone e quello che pensavo da quando ero qui) ci siamo impapinati. E' andata malino insomma...ma a tutti i gruppi pare sia andata male. Per quanto uno potesse impegnarsi a spiegare qualcosa le reazioni erano pari a nulla...silenzio, freddo, gelo! Chiedevi qualcosa e non rispondeva nessuno. Aiutooooo.
Quindi è stato un trauma, ma è servito a prepararci meglio per il giorno successivo, anche se in realtà non c'era bisogno di stare sulla difensiva perchè quelli delle medie sono stati di gran lunga quelli con la miglior attitudine!
Medie- Subito grande differenza rispetto al giorno precedente: in questa scuola ci hanno accolti a suon di "benvenuti waseda! vi stavamo aspettando!" su striscioni. Ma non solo. Arriviamo in classe (stavolta la lezione era metà gruppo Italia, metà gruppo Vietnam) e sulla lavagna avevano scritto buongiorno in italiano e vietnamita, con tanti cuori e disegnini! Quindi ho raccolto forza e coraggio, fatto sedere tutti vicino alla cattedra, e fatto la mia bella introduzione del tipo" bene se sono qui c'è un motivo e sicuramente ve lo state chiedendo anche voi quindi prima di tutto voglio presentarmi un po' piu' in dettaglio e dirvi perchè sono qui" e sono stati davvero attenti quindi YES! Dopo di che l'atmosfera era proprio rilassatissima e divertendoci e facendo divertire abbiamo fatto un quiz sull'Italia a colpo di domande con scelta multipla su cartelloni (scritti la notte prima!). Tipo qual è la forma giusta dell'Italia, scegli tra i 3 disegni qui sotto, oppure quanti tipi di pasta ci sono in Italia secondo te, etc etc etc. Non so cosa me ne faro' ma ce li ho ancora questi cartelloni. Dopo di che ho fatto la presentazione e commento delle foto, che hanno riscosso un successo enorme, tant'è che tutto quello che avevo fatto stampare è stato dato a chi voleva e mi rimane pochissimo. E cosi gia' il tempo è finito, ma davvero e' stato un successone. Dopo era il turno del gruppo Vietnam e anche li ci siamo divertiti un sacco...
Questa è stata la mia esperienza a Matsudai, cittadella sperduta nella campagna.
Prima di tornare a Tokyo ho avuto altre 2 fortune: vedere il paesaggio magnifico delle risaie in pendenza, e parlare con un "kikokushijo", uno del nostro team che è stato 8 anni in Inghilterra ed è tornato in Giappone solo per le medie tipo...e che pensa cose molto interessanti!

4 commentaires:

  1. ...e ora però vogliamo sapere le "cose molto interessanti" del tuo amico kikokushijo! Next post? ^__^

    La tua esperienza richiama molto quella del mio sensei, che dopo essersi laureato è stato nelle vicinanze di Osaka a lavorare con i bambini. Anche lui ricorda la sincerità dei bimbi giapponesi, gli unici tra l'altro che si siano mai permessi di correggere la sua lingua quando qualche espressione sembrava loro "strana": ha imparato molto di più in quei mesi che non in tanto tempo sui banchi.

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  2. Certo next post!

    E concordo: anche io ho avuto la netta impressione di aver imparato molto di piu' in 3 giorni che tra i banchi, anche quelli dell'uni...oltre all'impressione di aver finalmente visto un po' di "vero Giappone" e di "Giappone che nessuno conosce se non i giapponesi"
    ^^

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  3. aressandora28/5/09 22:24

    ehm però nella bandierina dell'italia presumendo che l'asta è a sinistra i colori sono invertiti...facciamo finta che l'asta sia a destra! :O)

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  4. Accidenti! (per non dire altro), mi sono proprio sbagliata!! XD
    Ecco vedi, se presentavo la svizzera almeno non sbagliavo la bandiera..che senno diventava quella della croce rossa ahah!

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