07 avril 2009

Note di Viaggio, parte quarta


Il 18 marzo mi sono mossa da Kyoto, per vedere il castello di Himeji, classificato patrimonio artistico/culturale mondiale (mi sono dimenticata come si dice correttamente in italiano..O_o) e fare un giro a Osaka.
A Himeji, oltre della bellezza assoluta del castello in sè, ho potuto commuovermi del gruppo di bambini giapponesi delle elementari in gita, che a vedermi si sono messi tutti ad esclamare "hello! good morning!" ad alta voce e tutti gioiosi. Gli avranno detto di fare cosi quando vedono un bianco. Al mio rispondere scoppiavano grida di gioia. Tenerissimi. Non faro' fatica ad avere un istinto materno quando sara' il momento!
Per Osaka avevo poco tempo quindi mi sono limitata al castello e al tempio Shitenno-ji. Tuttavia al Shitenno-ji era giorno di festa e c'erano mille bancarelle, la gente se ne stava andando eppure l'atmosfera era particolare..
Direi che l'impressione che ho avuto di Osaka è stata "città grande ma molto diversa da Tokyo, un po' sporca, meno alienante forse". E la gente di Osaka, molto "down to earth". Colori vivaci, chiaccherata facile e prorompente..niente del ritegno e contegno dei fashion-addicts di Tokyo.


Strada vicino alla stazione Tenno-ji.

Entrata del tempio, al tramonto.

Bancarelle in via di chiusura..


Madre e figlio.

Tramonto al ritorno verso Kyoto.


Una stazione in mezzo a Osaka e Kyoto, dove mi sono persa..scesa dal treno che penso fosse sbagliato (probabilmente no ma va be!) per risalire sul prossimo..momenti in cui ti senti completamente solo.

25 mars 2009

Note di Viaggio, parte terza

(Seguito foto del 17 marzo)
Il giardino del Ginkaku-ji. Quello che sembra mare laggiu' è sabbia..

Non solo la fontana di Trevi...:P

Il palazzo imperiale..ossia il NULLA (per entrare bisogna prenotare e non ho fatto in tempo).

(Bisogna togliersi le scarpe prima di pregare) I giappi trendy con le converse..

La stazione di Kyoto by night, vista dall'alto.

Ed in cima alla stazione di Kyoto...

...c'è pure la Happy Terrace ahah!
La Kyoto Tower vista dalla stazione.

Infine, Kyoto downtown by night..




Note di Viaggio, parte seconda


Il mio bolide :P
17 marzo.
Dopo una serata meno tranquilla del previsto in compagnia di roomates americane e canadesi tra cui una 40enne ancora non sposata che rompeva i coglioni a tutti con i suoi racconti del perchè lei e lui ancora non si sposassero e che sciorinava stereotipi ad una velocità impressionante, sono uscita la mattina presto del giorno successivo che c'era ancora un gran sole. Ho fatto colazione con un caffé e una pasta del conbini, e visto il tempo ci ho messo poco a decidere che quel giorno io me la sarei girata in bici 久しぶりに come si dice qua (ossia, da tanto che non lo facevo, finalmente..!). Ho quindi noleggiato il bolide nella foto sopra e mi sono girata tutta la parte est di Kyoto: dal Kiyomizu-dera al Ginkaku-ji, passando per il palazzo imperiale al ritorno.
Ciclabile vicino al fiume.


Il Kiyomizu-dera, in cima ad una salita che ho dovuto fare a piedi.

Vetrina..kawaii!

A quanto pare le geisha sono cosi rare che si fotografano tra di loro ahahah!
Tipica strada nella parte nord-est di Kyoto, direi.

E per concludere la pausa pranzo in bellezza, un bel gelato al té verde..mmm quant'è naturale questo colore ahah!!

Note di Viaggio, parte prima





Zenkoku Ryokou- mappa dei trasporti in tutto il Giappone. Sono partita con questa, l'i-pod, un ostello prenotato, il trolley e il pass per le linee locali della JR.
16 marzo.
Inizio del viaggio. Ho preso solo treni locali, principalmente la line Tokaido da Tokyo a Kyoto. Partenza da casa verso le 8, arrivo in ostello verso le 18h30.

Ho cambiato a Atami, Shizuoka, Hamamatsu, Toyohashi, Oo-qualcosa e Maibara prima di arrivare a Kyoto. Il tempo era bellissimo, quelle giornate di sole che ti danno forza, avevo musica nuova nell'i-pod e tanta voglia di fare quello che volevo io come dicevo io. La scelta dei treni locali oltre che finanziaria era volta a permettermi di stare un po' nel vero Giappone: quello delle campagne, delle stazioncine con i nonni che ti chiedono se sei americano...ed esattamente questo mi è successo. Ho potuto respirare l'aria, l'atmosfera di quei posti, guardare il paesaggio, osservare l'architettura nelle campagne, la disposizione delle case, avere l'impressione di essere in un cartone animato...ho potuto parlare con dei nonnetti, che tra Atami e Shizuoka mi hanno fatto vedere il Fuji, che era alle mie spalle e senza i quali forse non avrei mai visto il Fuji cosi vicino in vita mia. Ho potuto vedere l'oceano e sentire il calore del sole attraverso il finestrino del treno, durante tutte quelle ore. Ho potuto osservare la gente attorno a me- che non faceva un viaggio lungo come il mio, tranne alcuni gruppi di adolescenti con borsoni da ginnastica e il pass Seishun 18 Kippu come il mio in vista (si puo' usare fino a in 5 persone). Ho potuto godermi il fatto di essere l'unica occidentale li, in quel momento. Sorridere se gli adolescenti in questione si sedevano vicino a me ma avendo cura di lasciar libero il posto accanto a me, mentre avevano occupato i sedili adiacenti ad altri giapponesi; sorridere nel vedere un allievo delle elementari o forse dell'inizio delle medie che somigliava a Mishima, proprio nella località Mishima: divisa blu, pantaloncini corti, calzini fino al ginocchio, fronte corrucciata, rasato, occhioni preoccupati, guance rosse, carnagione se non scura quantomeno abbronzata.
E se non avessi preso questi treni locali non avrei mai capito quant'è preciso il Giappone, che accanto ai binari c'è una corsia per ogni tipo di treno, di un colore diverso corrispondente alle informazioni sul tabellone, che ti dice dove fare la coda per quale treno (ovviamente i treni sono puntualissimi). Ovviamente il treno si ferma in modo tale che di fronte a queste corsie ci sia la porta. Ho visto un cliente lamentarsi col staff della stazione perchè uno di questi treni non si era fermato in modo corretto e avevamo dovuto fare 3 passi in la fino alla porta. Esagerato...ho sorriso anche li. Sorriso per l'impiegato che, costretto dal suo ruolo, rispose in perfetto keigo. Un italiano l'avrebbe mandato a fanculo.
Ho potuto vedere le ragazze giapponesi e la loro totale mancanza di gusto in fatto di vestiti: una di loro, me lo sono appuntato talmente era incredibile e non potevo mica fotografarla, portava un cardigan rosa sopra un vestito a quadretti larghi bianchi e neri, con degli stivali di feltro beige e marroni. Ma ti si puo' guardare?
La stazione di Kyoto, non cosi tanto agognata alla fine, l'ho trovata bellissima rispetto a qualsiasialtra stazione a Tokyo. Moderna e futuristica, lucente dal tanto era pulita. Poi ho scoperto che ci sono tipo 9 piani di negozi e posti in cui mangiare.
La prima impressione di Kyoto è stata diversa da quello che mi aspettavo: mi aspettavo a edifici di periodo Edo (lol), invece è modernissima, almeno nella zona della stazione.

Interno di un treno locale- i treni locali sono i meno costosi e piu' lenti, eppure guardate che pulizia e modernità...
Ho visto anche l'oceano, tra Atami e Shizuoka circa.
Interno di un altro treno locale.
Il Fuji che si nasconde la dietro.
Prima vista della stazione di Kyoto, prima di capire quanto fosse grande e impressionante.

24 mars 2009

Quello che cambia e quello che non


Sono a Tokyo per pochi giorni, tempo di scrivere il resoconto del mio viaggio nel Kansai e ripartire.

04 mars 2009

Aspettando una primavera che




...forse è gia' arrivata.

[Ieri notte Shibuya, le luci e i fiocchi di neve]
[Oggi un fiore di ciliegio]

春を待っていたけど、
もう春になったのかなぁ・・・

01 mars 2009

Solo qua eh..!

Le donne giapponesi partoriscono dopo 10 mesi e 10 giorni, non 9 mesi. 0_o
L'ho scoperto perchè la segretaria della scuola di italiano è incinta.

La formula お疲れ様です(grazie per la tua fatica/sforzo) non si usa solo per salutare i colleghi uscendo dal lavoro, ma anche in discoteca a fine serata XD
L'ho scoperto perchè il dj cosi saluto', e pure i giappi tra di loro.

26 février 2009

Perle YouTube

Beh ormai è serata, quindi beccatevi anche questo video di inglese giapponico :D

Imperdibile

...per i fan di Death Note e Kenichi Matsuyama!
Hanno pensato di usare l'immagine del personaggio "L" per fare la pubblicità delle cicche, ma nel film "L" mangia solo schifezze super dolci. La pubblicità qui nel video gioca su sto fatto...mi fa morire!!!間違えました。
もしもし?
コアラのマチを買ってきてください。
Mi son sbagliato.Pronto?
Vammi a comprare i biscotti al cioccolato a forma di koala per favore

Fragola di neve!

Tu vai al conbini sapendo che comprerai una schifezza, ma quale? Oggi mi sono ricordata dell'esitenza di questo particolare dolcettino...
che, ancora intero, si presenta piu' o meno cosi...che cosa sarà?
Diamoci una martellata col cucchiaio:

si intuisce che c'è dell'altro, sotto questa cappa bianca omogenea è gommosa...
Allora allons-y franchement (diamogliene francamente)!
Et voila! Biscotto soffice, gustosa panna, involucro di pasta di mochi e...


Una fragola dentro!!!!


Ecco cosi spiegato il nome, "Yuki IchiGo", ossia fragola di neve ^___^ E' buonissimo *.*

24 février 2009

Chi l'avrebbe mai detto..!

Chi avrebbe mai detto che, un giorno, avrei scoperto che il cartone animato che seguivo e disegnavo e adoravo alle medie, senza saperne nulla tranne che ora e canale di trasmissione, un giorno si sarebbe materializzato sotto una luce completamente diversa, sotto la voce "manga" nella mia testa di nipponista e in una libreria a Tokyo. Sto leggendo "Ranma 1/2", il cui cartone animato credo mi abbia molto influenzata quand'ero piu' piccola (non a caso i miei compagni delle medie dicevano che ero manesca...), e ho scoperto che "Ranma" è composto da due kanji 乱馬e che le impressioni avute da piccola si riproducono anche ora leggendolo in giapponese (pensa te), nella stessa maniera indelebile ed incisiva. E con quella comprensione istintiva dei comportamenti e dei modi dei protagonisti, come se non appartenesseno a una cultura diversa.[...e qui si potrebbe aprire un discorso molto lungo sull'influenza dei cartoni nipponici in occidente].
Chi l'avrebbe mai detto...mi sembra di essere tornata nella mia mente di dodicenne. E mi piace perchè quelli erano tempi senza preoccupazioni e responsabilità.

23 février 2009

Lightheartedly

Tutti i gay della mia vita li sto conoscendo quest'anno e menomale perchè sanno come tirarti su il morale!
Grazie a uno di loro (giapponese che ama l'Italia) ho potuto guardare stasera il fantastico programma NHK イタリア語会話 (Conversazione di Italiano), una mezzoretta di spirito italiano sottotitolato (parzialmente) in giapponese con tanto di dialoghi naturali tra 3 italiani, dialoghi costruiti apposta attorno a un'espressione (stasera era "che cosa fai nel tempo libero?"), e esercizietti di grammatica, nonchè presentazione di alcuni aspetti della cultura italiana (cucina, musica). Un mio amico (italiano)mi aveva avvisata che c'erano cose dubbie nella sezione cucina (ho sentito di cose orrende tipo "Caprese Veloce", mettiamo mozzarella e pomodoro in mixer ahahahahahahahahahahhahaha) e che l'immagine veicolata qui dell'Italia ogni tanto ero un po' stereotipata, ma cosi' sia...ho trascorso 30 minuti piacevoli, non so perchè!
Sempre legato a questo programma poi c'è il blog di questi 2 tizi che fanno la conversazione di italiano...scritto in giapponese e, a prima vista, piuttosto carino. Aneddoti sulla vita in Giappone, su cosa vi trovano di strano, su come sono le cose in Italia...come il mio blog ma in meglio XD http://lucaleo.cocolog-nifty.com/ Mi sono identificata nella critica allo spreco di sacchetti di plastica per mettere gli ombrelli quando piove, e in alcuni dialoghi tipici italiani (ti dico una cosa ma se di tuo non sei convinto dici 'ma chè stai a di' 'etc).
Ah e nel dialogo costruito del programma televisivo c'era il tizio che diceva "mi piace l'opera", stereotipooooo!!! Se venite in Giappone non stupitevi, vi chiederanno tutti se avete visto la Tosca e se andata alla Scala XD Purtroppo deludo sempre molti nostri ammiratori dicendo che l'opera per la maggior parte piace ai vecchi LOL. Ma se ci penso conosco ben 2 giapponesi che hanno a che fare con l'Italia che sono cantanti lirici..! Comunque torto non hanno, ma è il solito paradosso del "conosco meglio la cultura del tuo paese che quella del mio "...Salvo poi presentare, nella sezione musica, le canzoni di Gianna Nannini, allora forse era meglio alimentare lo stereotipo e presentare la Tosca...

22 février 2009

Estemporaneamente


Mi metto qui per scrivere ma oggi non riesco a concepire nulla che non sia soggettivo. Come siamo stati sorpresi piacevolmente da un'ondata di tempo mite, sono stata sorpresa da una piccola scoperta.

Forse sono giunta a capire il Giappone e ad accettarlo, e allora non sono piu' capace di scrivere cronache comparativistiche, oppure di analizzare fatti con criteri di giusto/sbagliato, strano/normale. A prescindere dal fatto che penso in giapponese tante cose- la descrizione della stagione attuale, le apologie, i sentimenti- (e questo, per inciso, non significa che sono una bestia in giapponese, perchè in questa lingua molte cose si esprimono mettendo il silenzio giusto al posto giusto, chiusa parentesi), credo di non riuscire piu' a vedere le differenze Giappone - Italia (dico Italia per dire il posto dove abito di solito), non che non ci siano ma mi sto scordando l'Italia e il Giappone mi è diventato normale.

19 février 2009



Entrata di un tempio. Vista da di fronte.

Entrata dello stesso tempio. Vista voltandosi.
Non so voi ma io mi sento meglio voltandomi e guardando cosa c'è alle spalle. Non cosi con le chiese cristiane.

17 février 2009

Centesimo post.





"E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia."

09 février 2009

La donna che sussurrava ai gatti

Ieri sera uscii alle 2 di notte per andare al conbini a comprare cioccolato e schifezze varie.
E fu la prima volta che un essere vivente si rivolse a me per strada, qui a Tokyo.
E fu un gatto. Che miagolava sonoramente in mia direzione.
Di ritorno dal conbini mi accovacciai sui talloni e mi sali' in grempo quindi mi sedetti sul marciapiede con lui in braccio. Faceva le fusa perchè era caldo.
Gli ho pure parlato.
じゃあ、行くよ。またこんどね。
Andiamo sempre meglio.

08 février 2009

タイトルなし。

昨日、パブに行った。元々に、帰国する留学生の友達と一緒に行ったけど、偶然にあそこ日本人の友達も出会った。久しぶりなので、喜んでた。今日その友達とお好み焼きを食べに行くことにするほど喜んでいた。
なので、今日、お好み焼き食べに行った。美味しかったけど、あまり話さなかった。話せなかった。なぜか5か月も日本に過ごしたくせに、まだ日本人の間での会話聞き取れない。それで、昨日温かい感じしたけど、今日べつに。昨日皆酔っ払ってたね。そういうもん。
いくら勉強しても、結果でないんだ。
まだ以上じゅない。
今日、ある人の誕生日だ。彼はちょっと・・面白い人だな。彼の言葉でも「分かりにくい人」だし、彼との関係は複雑のほう。すごくいい感じで話せる時も、すごくけんかになりやすい時もある。一般的にいい感じだけど・・そういえば、一週間前ぐらい、けんかのようなことをした。その人は大丈夫そうだけど、私はそうじゃない。その人の話を聞いてないとその人は思ってるけど、違うよ。ちゃんと聞いてるよ。また聞きたいよ。または、その人の言葉に傷つくられたくなくて、・・・あああ、私の頭の中でもめちゃめちゃ混乱なことになっちゃった。なんでけんかしたの?覚えてない。昨日の3時に、お誕生日おめでとうのメール送った。返事は「朝の3時に送ったのは、またクラブへ遊びに行ったってこと?XD」って。それは、「メールありがとう」なの?「僕の誕生日のことを覚えて、メールを送ってくれてありがとう」って??しかもなんじゃそれ、「またクラブに」。やってることで批判されてるよやっぱり!わたし、だれが?彼にとっては。なにが?ただバカな外国人?日本語や日本人の考え方が学べないバカな外国人なの?
あたし、一所懸命に勉強してるのに。日本にきてから本当に頑張ったばかりだよ。
彼にプレゼントも送った。まだ届いてないと思う。
このあいだ、茶付けご飯について話してて、彼は「食べたい~~」って言ったから、送ったの。
でも。まだ届いてないのに、もう彼の反応分かる。別によくないでしょう。そういうメールを送ったため。
去年、私の「お誕生日おめでとう」と言葉は一番喜んでた言葉だって。なんで今は違うの。私の心の中であまり変化はないくせに。彼の心の変化かな。でしょう。
最後に、彼氏と話してて、彼は最近結構困ってるようだから、ちょっとでも助けるために彼の気持ちを分かっていることを表した。でも反応は、またいやな反応。自分の彼氏にも人間として扱われてないよね。

だから、お願いだけど、どうやって愛してる人々に親切に扱われるようになるのか教えて。
苦手みたいだもん。

で、まだ終わりじゅないけど・・
例えば男になりたい、日本の女性に比べると感じ悪いから。合わないよね。子供っぽいの言葉かもしれんないけど、愛されていない感じする。私なんか、愛してるよ!愛してる人は少ないけど、その人を尊敬して応援するよ。

だけど、足りないみたいだな・・・
足りない。

04 février 2009

La vie en rose


Fine anche dell'era delle scarpe da ginnastica.
All'alba dei 23 anni era forse anche ora di diventare una ragazza.
Oggi nonostante una cappa biancastra su Tokyo sono di umore solare.
E' come se finalmente la vita qui mi appartenesse. Sono giunta a vedere il lato positivo delle cose. Dopo un periodo un po' scoraggiante, tutto qui inizia ad arricchirmi piuttosto che stancarmi. All'alba dei 6 mesi era anche ora.

02 février 2009

Frasi tipo


che candidamente illustrano la mentalità dei nostri adorati isolani dagli occhi a mandorla.

Tratte dal manuale per la preparazine del Noryoku Shiken (Esame di Proficiency Giapponese):
1)恋人とデートしているところを、友達に見られてしまった。
Traduzione: "Proprio mentre stavo uscendo col mio ragazzo/a, sono stato visto/a da un/a amico/a.
Punti grammaticali: Proprio mentre espresso con "tokorowo" ad indicare CAZZO CHE SFIGA; sono stato visto espresso con "shimau" ossia PURTROPPO E' SUCCESSO CHE.
Gravissimo ragazzi. Cioè che non succeda mai piu' e vergognati. Fare di queste cose. Uscire con qualcuno?! Ma cosa ti era venuto in mente?
Te la sei proprio cercata che un amico ti cogliesse con le mani in fallo...

2)神の意向に反して、人間は自然を破壊している。
Traduzione: Contrariando la volontà degli dei, gli uomini danneggiano la natura.
Amaterasu Omikami, perdonaci...
3)人の迷惑もかまわず、電車の中で携帯電話で話している人がいる。
Traduzione: Senza curarsi del fastidio procurato agli altri, ci sono persone che parlano al cellulare sul treno.
Punto grammaticale: "senza curarsi di" espresso con mokamawazu, ossia "mancare della dovuta attenzione a XXX e non venirne affetto (il manuale dice: Xに気を使わず平気でinfatti) mentre è sottinteso che si dovrebbe provare qcs tipo vergogna o rimorso.

4)ところかまわず、ごみを捨てる人がいて困る。
Traduzione: C'è gente che butta la spazzatura senza riguardo al luogo (e quindi questo è un problema).
Punto grammaticale: Come sopra, "senza riguardo" espresso da kamawazu.


VS.


お疲れ様です
Intraducibile, si dice tra colleghi come saluto di fine giornata tipicamente e significa "grazie per il lavoro"

ご苦労さん
Intraducibile, significa "Grazie per il tuo sforzo"

気を遣わせてしまってすみません
Altro intraducibile, significa "scusa per il disturbo (che ti ho procurato)"

大変お待たせいたしました。
Traducibile come "l'ho fatta aspettare molto (mi scusi)", che viene detto ai clienti quando arrivano alla cassa di un negozio e hanno dovuto fare la fila, oppure quando arriva il cibo al ristorante.
Un popolo la cui società è basata sul gruppo e non sul singolo, si', ma che presta enorme attenzione al sentimento di questo gruppo e un pochino (poco) anche dei suoi membri ...attenzione che si esteriorizza sotto forma dell'imperativo morale (categorico)"non diamo fastidio". Non diamo fastidio...迷惑をかけないように・・・