18 novembre 2009

Conferenza Hasegawa e Hirayama

(Riassunto delle mie impressioni e dei miei ricordi.)
Questa volta col contributo della mia coinquilina ho anche le foto, che parlano molto.
Gli incontri del finesettimana scorso erano tutti incentrati sulla metafora dell'uovo: tra la Hasegawa che ha scritto L'uovo infecondo e Hirayama che ha diretto un film di animazione chiamato Egg Man....ma alla fine di uova ben poco si è detto!

Anzitutto la proiezione di Egg Man alla cineteca di Bologna non è andata bene nel senso che il film ad un certo punto si è impallato, per motivi sconosciuti, e nessuno (cioè il tecnico) è riuscito a farlo piu' ripartire. Allora si è guardato un altro film, sempre dello stesso regista, stavolta non di animazione: "Knock Out Girl"ノックオウトガール, di genere non ben definibile. La storia è di una ragazza orfana di entrambi i genitori a cui muore di suicidio anche la sorella. Dopo aver subito anche il trauma di venir cacciata di casa e ripudiata ufficialmente dalla zia che l'aveva cresciuta e dopo aver subito anche ricatti e molestie sessuali da parte del capo sul luogo di lavoro, un giorno - uno dei tanti che va molto male: viene licenziata (dai capi uomini), si ubriaca, si accascia lungo la strada e un uomo le piscia addosso- perde la testa/diventa quella che era davvero/tira fuori tutto quello che aveva ammassato dentro e diventa una sanguinaria combattente che ammazza a colpi di guanti di peluche congilietto rosa bunny solo ed esclusivamente uomini. Fa amicizia con un tatuatore, ma viene abbandonata anche da lui. Etecetera. Solo che nella foga ammazza pure degli innocenti, e alla fine muore anche lei. In estrema sintesi.
A me non è dispiaciuto, soprattutto nei momenti di pungente ironia, cfr. la zia che porta le ceneri della sorella di lei e la sgrida perchè insomma non se ne puo' piu', questo e troppo, e poi cavolo, suicidarsi cosi, il corpo è rimasto la una settimana e pure il gatto ci si era messo a sgraffiare e faceva un tanfo orribile. L'ironia non si coglie? Vabe le immagini e la voce dell'attrice si. Solo che se fai ironia la fai, se no no. Si passava da momenti di critica crudele della società e del mascilismo a momenti "seri" di infervorato esaltato combattimento lei-uomo di turno molto alla manga (immagini e musica e mosse compresi ovviamente). Boh. Decisamente originale...ma forse non un film che lascia un segno.
Ad ogni modo non sono una critica io e la parte interessante era che al regista abbiamo potuto fare domanda all'incontro di sabato. Dalle risposte ricordo di aver pensato soprattutto che mi sarebbe sembrato interessante piu' come scrittore che come regista. Ad ogni modo, un uomo affascinante :P
Con la Hasegawa (qui sotto) invece è proprio il caso di dire che ci siamo tagliati (dalle risate).
Voi immaginate: il racconto suo parla di donne infelici e sole, che per sentire di esistere devono piacere agli uomini e arrivare quasi alla prostituzione (sicuramente all'auto-annullamento) e quant altro ma lei ha l'aspetto di una bimba caduta dalle nuvole. Una tipina magra magra col viso dolce e un po' sognante...la voce quasi inudibile dal quanto è timida. Ma aspettate: non aveva ancora aperto bocca! La tipa ci ha parlato in tutta tranquillità di sue esperienze sentimentsessuali, una cosa incredibile se si pensa che è giapponese e pure in conferenza!Ad un certo punto ha pure detto "un tempo avevo il seno molto piu' prospero al punto che mi sono chiesta se il mio successo e la critica favorevole non fossero dovuti piu' a quello che a quello che scrivevo"!!! Trovo che abbia davvero una personalità che risalta. Ha un non so che...che tipa! Ci ha anche descritto casa sua: molto piccola, fa gli spostamenti dalla sedia con le rotelline, senza alzarsi. : )
E poi si è innamorata del nostro interprete!!

Vabe che anche per noi è diventato dio in terra, tant'è che abbiamo chiesto alla nostra Prof. di Letteratura (che ha coordinato assieme ad altre persone un po' tutto questo) se non ci organizza una conferenza anche con lui...forse al secondo semestre: speriamo!

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