15 août 2008

Preparativi 4/5.

Ferragosto ed è già quasi tutto pronto. Mancano gli yen- se la banca si desse una mossa, e le valigie. (E ripassare kanji e espressioni di sopravvivenza...).
Ieri sono andata a Ginevra con mia sorella per fare richiesta di visto al consolato giapponese. 2 orette e mezzo di treno, Les Diablerets---> Aigle---> Geneve 83 CHFr. XD
Come previsto ci ho messo 10 minuti dalla stazione al consolato e 3 minuti e mezzo allo sportello. Un giapponese di età indefinibile e in perfetta camicia bianca e golf di lana beige - nonostante la stagione- mi ha "accolta": saranno uscite si e no 2 parole dalla sua bocca e non mi ha guardata in faccia nemmeno per errore (o per controllare che il passaporto lasciatogli fosse proprio il mio). Tutto a posto. E' giapponese. E' scortese guardare negli occhi direttamente e troppo a lungo, però fa un pò strano. Gli ho annunciato lo scopo della mia visita e consegnato i documenti. Pagato, preso la ricevuta, uscita. Il visto è pronto lunedi.
Abbiamo 2 ore da far passare a Ginevra, prima di risalire sul treno e fare tappa a casa della nonna.

Ginevra è quanto di più cosmopolita uno si possa immaginare. Per strada, arabi degli emirati in limousine, gironzolano attorno agli alberghi di lusso con camerieri in divisa nera e bordeaux; latinos e neri chiaccherano vistosamente fuori dai propri colorati locali alimentari o bar; asiatici di ogni tipo e in ogni salsa, dalla business woman al simil operaio; negozi taiwanesi e vietnamiti; ogni tanto uno svizzero, forse...a meno che si tratti di un inglese che abbia perso il gusto kitsch per il vestiario...di tutto c'è. Giretto sul lungolago, davanti alla sede delle United Nations, fotina con getto d'acqua sullo sfondo - uno spreco di soldi secondo me fare un getto cosi alto!!!Pace amen. Andiamo a prendere il treno, durante l'attesa ritiro fuori la ricevuta del consolato per darci un occhio e ...CAZZO. Single-entry visa. Io dovevo come minimo informarmi sul multiple-entry, visto che a Natale devo tornare a casa e ho già preso i biglietti d'aereo...panico. Mi insulto. Con tutto il tempo libero che avevamo, non ero stata capace neanche di accorgermi subito del mio errore e tornare là per tempo! E insulti anche al bonario addetto giappo che non mi aveva chiesto nè informato di nulla!!! Ovviamente non ho il numero sul cellulare, mi ricordo solo le ultime due e prime due cifre...uffa uffa uffa. Arrivate da mia nonna spendo 2 franchi per 20 secondi di telefonata al numero che da' i numeri e dopo pranzo chiamo. Il simpatico addetto si ricordava di me (senza aver visto che faccia avessi! però!). Mi informa che non è possibile avere un multiple entry, che devo chiedere all'Ufficio Immigrazione in Giappone un re-entry permit...ok...tutto a posto...speriamo!
Da mio nonna ho anche avuto occasione di far finta di strimpellare il pianoforte - la mia passione perduta...poi avendo pure dietro l'ipod mi sono sbizzarrita a riprodurre canzoncine di Yann Tiersen ma li è finito il mio divertimento.Rientro a Aigle dove ci sono venuti a prendere i vecchi (intendesi: i genitori) per mangiare fuori.
Che altro? Rifarò una gita per andare a prendere il visto settimana prossima...

2 commentaires:

  1. stefi.

    ...VAI E SFONDALIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII



    DIO BESTIAAAAAAAAA

    si percepisce il tuo entusiasmo ormai rovente... ma dormi la notte, o ti rotoli vanamente tra le coperte nella calura notturna, sognando di essere un otaku?

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  2. ma fastidio di che? ormai non vedo l'ora che tu parta...

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