24 février 2010

夫婦別姓制度 - Mantenimento del cognome da nubile - Garder son nom de jeune fille

Oggi vorrei riportare i contenuti di un Video su TouTube Japan riguardante la legge giapponese sui cognomi dei coniughi. Se vi interessa...Io lo faccio più per spirito giornalistico e esercizio che per interesse nella questione (il matrimonio non è nei miei piani per il 2010, e il mio ragazzo è italiano...).

Riassumendo la situazione, il Ministero della Giustizia (法務所) ha pubblicato quelli che sono a grandi linee i contenuti della proposta di emendamento della legge del Codice Civile (民法改正案) che regola la questione dei cognomi dei coniughi. Un esperto in legge, professor Nomura dell'Università Chuo, ci spiega i temi della riforma e la posizione dell'ala del consenso e di quella dell'opposizione.

Innanzitutto si è proposto di alzare l'età legale per il matrimonio delle ragazze da 16 a 18, così da farla coincidere con quella dei maschi, per questione di parità uomo-donna. Sorge tuttavia a questo punto il problema delle ragazze minorenni che diventano madri, che per ora possono sposarsi anche a 17 anni, ma che con questa proposta perderebbero il diritto al matrimonio fino ai 18 anni. (N.d.T. tuttavia la maggiore età è 21 anni in Giappone). Visto che ne risulterebbe che il figlio verrebbe considerato figlio illegittimo ci si chiede se sia il caso.

Il problema seguente è quello dell'eredità dei figli illegittimi. I figli nati da una coppia che è sposata legalmente (法律上婚姻), cioè concretamente di coloro i quali hanno registrato il matrimonio all'ufficio dello stato civile (婚姻届を出す) sono chiamati figli legittimi (嫡出子), per contro quelli nati da una coppia che non ha registrato la propria unione vengono chiamati illegittimi (非嫡出子). La differenza tra questi- e, quindi, l'ingiustizia- sta nel fatto che i figli illegittimi non hanno diritto all'eredità da parte del padre. Si pensa che non sia giusto che ai figli illegittimi (che potrebbero risultare tali da circostanze quali nascita prima che la madre abbia raggiunto l'età legale per il matrimonio, aggiunta mia) debba spettare solo metà dell'eredità. Benché la cosa sia stata dichiarata al limite della costituzionalità, si è deciso di rendere la situazione dei figli legittimi e illegittimi uguale dal punto di vista dell'eredità.

Si vorrebbe risolvere anche il problema della paternità dei figli di donne risposate. Era a questo scopo- per evitare confusione- che fino ad ora vigeva il divieto di risposarsi (per le donne) di 6 mesi. Ora un figlio nato entro 300 giorni dal secondo matrimonio viene considerato come figlio del coniuge precedente. Ma i sei mesi sono davvero troppo lunghi. Ora si può anche fare l'analisi col DNA perciò si è deciso di accorciare il periodo di divieto di seconde nozze a 100 giorni.

Per arrivare al nocciolo della questione, bisogna decidere al momento del matrimonio se si vuole mantenere il cognome da nubile (旧姓) oppure no. Dopo non è più possibile cambiare. Tuttavia, siccome questo taglierebbe fuori tutte le coppie già sposate ma che desiderano optare per questa scelta, si è deciso di permettere, per un anno dall'approvazione dell'emendamento, di riconsiderare la questione e, una volta soltanto, cambiare da cognome del marito a cognome da nubile da sposata.
Per quanto riguarda il cognome dei figli, la questione non è semplice. E' obbligatorio scegliere al momento del matrimonio se i figli avranno il cognome del padre o della madre, anche se non sono ancora nati. Non è possibile cambiare più tardi. Inoltre, per le coppie che volessero "usufruire" di questa possibilità come una opportunità per non lasciar estinguere il cognome della propria famiglia, bisogna ricordarsi che non si può dare ai figli, se ce n'è più di uno, due cognomi diversi: o quello del padre o quello della madre. La scelta viene effettuata dai genitori.

L'ala del consenso 賛成は trova che i seguenti punti siano positivi:
- Si "sconfigge" un modo di pensare un po' antiquato
- altre cose che non ho capito....

L'ala degli opponenti (反対は) invece:
- Non necessario perché non ci sono più problemi sul luogo di lavoro
- Si perde l'unità della famiglia
- C'è chi lascia perdere il matrimonio, tanto è grosso il peso della decisione per quanto riguarda ad esempio il cognome dei figli
- Non si prendono in considerazione i sentimenti dei figli nei confronti di questa cosa.
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Bref résumé en français.

Le Ministère de la Justice japonaise a publié le 19 février les points principaux de la proposition de réforme de la loi du code civil qui régule le nom de famille des couples et quelques problèmes qui y sont liés. Dans la vidéo nous avons un professeur de la faculté de Loi de l'Université Chuo, Prof. Nomura, qui explique le contenu de cette réforme de façon à ce qu'elle soit accessible.

En gros l'on propose tout d'abord d'élever l'âge minimum légal pour le mariage des filles de 16 à 18 ans, de façon à l'égaliser avec celui des hommes. On trouve cela plus correct du point de vue de l'égalité femmes-hommes. La conséquence négative qui en naît, toutefois, et qui fait réfléchir si c'est correct ou pas d'adopter cette révision, est que les filles de 17 ans par exemple qui deviendraient mères ne pourraient pas se marier - et leur enfant serait automatiquement traité comme un enfant illégitime. Or il faut savoir que, évidemment, les enfants illégitimes se distinguent des légitimes du point de vue juridique* par l'absence du droit à hériter les biens du père.

Pour mettre fin à cette discrimination juridique on a décidé rendre égaux les droits des enfants légitimes et non.

L'autre problème c'est la paternité en cas de secondes noces. Pour éviter d'avoir des doutes en la matière, la loi prévoyait pour les femmes l'interdiction de se marier pendant 6 mois. Comme ces 6 mois sont quand-même très longs, et que l'ont peut désormais effectuer des tests de DNA, il a été décidé de réduire cette période à 100 jours.

Pour en venir au choix du nom de famille, le choix ne peut se faire qu'une fois, et au moment du mariage. Il n'est pas possible de modifier ensuite. Toutefois on accordera aux couples déjà mariés la possibilité de faire ce choix pendant 1 an depuis la révision de la loi. Pour ce qui concerne les enfants, même s'ils ne sont pas encore nés, les parents devront décider au moment du mariage également, si, dans le cas d'une mère qui garde son nom de jeune fille, donner le nom du père ou de la mère. Pour ceux qui voudraient perpétuer le nom de leur famille et d'autres cas, il faut savoir qu'il n'est pas possible de donner des noms de famille différents à ces enfants, c'est à dire le nom du père à un enfant et celui de la mère à l'autre. Le choix est fait par les parents au moment du mariage et est définitif.

Les opposants à cette révisions trouvent que l'on perd un peu l'unité de la famille et que le choix à faire est assez dur, ce qui porterait certains couples à ne pas se marier. En outre, la position des enfants serait un peu négligée.

D'ailleurs, depuis la dernière fois que l'on a parlé du sujet (qui était tombé à cause du désaccord au sein du même parti, si j'ai bien compris), le pourcentage de personnes qui pensent que la révision n'est pas nécessaire a augmenté jusqu'à 35%, chiffre presque égal au pourcentage de ceux qui, au contraire, estiment que le changement est nécessaire.


* La vidéo est une rubrique juridique et en tant que telle ne touche d'aucune manière le sujet de la discrimination des enfants illégitimes au niveau social; mais nous savons bien qu'elle existe...

From a TerebiTeracoya (テレビ寺子屋) documentary.

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