11 août 2010

I libri di scuola dei genitori.


Stamattina, mentre aspettavo che mia sorella mi lasciasse il bagno ho curiosato per caso nella libreria dei miei. Devo dire che a parte per qualche classico che ho letto quest'estate essa non ha mai attirato la mia attenzione, non foss'altro perché piena di polizieschi, un genere che nemmeno declinato alla giapponese riesce a catturarmi.

Ebbene la mia casuale curiosità ha portato ad una piccola piacevole scoperta: impilati malamente e disordinatamente di fronte a file un po' più ordinate di opere, ho trovato dei libri che mi hanno colpita. Ma come? La Mansfield - che ho avuto per un modulo intero di letteratura inglese alla triennale e odiato con cura - qui? La Repubblica di Platone? In francese quest'ultima, inglese la prima? Li ho presi in mano e aperti. Mistero subito svelato: la calligrafia inconfondibile di mia madre, di un colore di inchiostro invecchiato e sbiadito, copriva con riflessioni, brevi sintesi e traduzioni di parole queste pagine un po' ingiallite dal tempo. I libri del liceo di mia madre! Poco oltre anche pièces teatrali di autori tedeschi in lingua originale.

Se avrò l'energia necessaria saranno le mie prossime letture. Anzitutto perchè la Repubblica di Platone mi manca, e leggere in francese un'opera filosofica pure - mancanza forse ancora più pressante, e inoltre perché, con gli anni e l'esperienza di studio che ho alle spalle, ritengo di potermi dedicarmi con profitto a questa che è la forma più pura ma semplice che ci sia di trasmissione delle conoscenze da generazione a generazione...lo studio sui libri di scuola dei genitori.

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