09 août 2010

Benvenuta in Svizzera...!


Mi ero ripromessa di non scrivere fino a settembre ma mi prudono le mani per cui eccomi qui, in veste di cittadina svizzera rimpatriata nonché traumatizzata. Dunque!
Il trauma non è irreversibile ma la sorpresa è tanta.
Sono ormai due mesi pieni che sono tornata nel mio ridente paesino di montagna e che ho annunciato alle autorità il mio rimpatrio nonché la presa di domicilio e residenza in questo comune delle alpi francofone.
Il suddetto arrivo e la suddetta residenza comportano degli obblighi a cui stranieri e svizzeri devono adempiere; quindi come previsto, in tempi molto brevi mi è giunta una lettera che - in sostanza- recitava "Ciao, noi siamo quelli delle assicurazioni sociali, ecco i tuoi obblighi " e giù la lista "ah sì, benvenuta in svizzera".
Questi obblighi sono di assicurarsi presso due entità: la cassa AVS - assicurazione vecchiaia e superstiti, nome che ha suscitato la mia ilarità non appena l'ho saputo- che in parole povere è la pensione, e la cassa malattia, cioè l'assicurazione malattia. Entrambe sono obbligatorie per gli svizzeri, in particolare la seconda, anche se non entrerò nel dettaglio. L'AVS è una cassa l'affiliazione alla quale inizia a partire dai 20 anni tranne se non si è in Svizzera (come me) e/o quando si inizia a lavorare. Avendo io iniziato a luglio un lavoretto part-time, ho fatto domanda per avere anche io il mio codice a 32 cifre (No, esagero) che serve a pagare contributi per la pensione.
La seconda è la dannazione di tutti gli svizzeri e il motivo per il quale i nostri stipendi sembrano così alti al resto del mondo: se uno vuole essere curato (ma anche se non vuole..!) DEVE assicurarsi (un po' come negli Stati Uniti, per semplificare), e son soldi. Sui 2,3,400 franchi a mese a persona, a seconda dell'età e del tipo di copertura. Se immaginate una famiglia con 2 figli maggiorenni, si fanno presto i conti. Ma non è mica finita qui: il "premio" di tot centinaia di franchi al mese non garantisce in nessun caso un rimborso totale delle spese mediche, perché ad ogni premio è associata una franchigia, una somma-tetto fino alla quale tutte le dette spese sono a carico dell'assicurato. Tutte queste cifre variano da cantone a cantone; ma per dirvi una cifra medio-bassa del cantone di Ginevra per una giovane adulta di 19-25 anni come me, sono 250-300 franchi di premio per una franchigia di 500 franchi.
Tuttavia la Confederazione Elvetica è magnanima, perché concede ad ogni straniero neoresidente, o ad ogni svizzero rimpatriato ben 3 mesi per stipulare un contratto di assicurazione malattia. "POLLEGGIO!", mi direte. "Mica tanto!", vi risponderei. E ora ve ne spiego il motivo.

Nel migliore dei casi, lo svizzero rimpatriato dispone di risorse che gli permettono di orientarsi, ad esempio ha della famiglia rimasta nel paese, perché altrimenti lo scenario che lo attende è da peggior incubo amministrativo-burocratico possibile. L'assicurazione malattia è non solo onerosissima, si tratta anche di una selva dove non è immediato trovare la propria strada.
Tanto per incominciare, le aziende pubbliche o private che propongono un'assicurazione malattia sono centinaia per cantone...agli occhi di un habitué, basterebbe paragonare con cura i premi di ogni assicurazione in una data area per scegliere - operazione che richiede notevole dimestichezza con siti quali bonus.ch o comparis.ch nonché una dose di pazienza e amore per lo schermo del computer fuori norma - ma per uno neofita la cosa è più complicata: i siti su questo argomento parlano al neofita di TelMed, HMO, medico di famiglia, assicurazione standard, assicurazioni complementari, assicurazione con o senza copertura incidente, bonus, franchigia ad opzione, Tarmed, LAMal, SAM. Avete presente ora, la selva.
Ora che ho fatto 30 non posso non fare 31 e lasciarvi così, per cui in breve renderò chiaro il cocktail di termini oscuri appena preparatovi (l'ho fatto apposta, perché possiate mettervi nei panni di chi in questo paese non ci ha mai abitato ed ha ricevuto il trattamento che ha ricevuto, come rivelerò più avanti).
TelMed, HMO, medico di famiglia e assicurazione standard sono i 4 modelli di base dell'assicurazione e si differenziano per il modo in cui le prestazioni vengono erogate. Le prestazioni erogate sono decise in base alla legge federale, quindi uguali per tutti e da ogni cassa malattia, ma il modo di erogazione dipende dal modello scelto. TelMed prevede consultazioni al telefono come primo contatto col medico in caso di malattia, HMO prevede che si scelga un medico all'interno di una lista e questo medico diventa il punto di riferimento per ogni problema e ti manda poi dallo specialista se ce n'è bisogno ma opera nel quadro di un raggruppamento di medici, il medico di famiglia è come in Italia, si sceglie da una lista ed è il punto di riferimento*, l'assicurazione standard, detta anche tradizionale, prevede che l'assicurato vada direttamente dal medico che gli aggrada, generalista o specialista che sia, ovunque si trovi nel cantone. L'assicurazione complementare come dice il nome copre tutto quello che non è coperto dal quella di base (declinata nei 4 modelli appena descritti), ad esempio spese di dentista ed altro. Non è obbligatoria. Con o senza copertura incidente si spiega da solo - per fortuna, una cosa intuitiva c'era- il bonus è la possibilità di ottenere riduzioni sul premio se per tot tempo non si è mai usufruito dell'aiuto dell'assicurazione, mentre la franchigia ad opzione è la possibilità di scegliere se avere una franchigia da 300, 500, 1500 o più franchi. Tarmed è lo schema in base al quale vengono stabilite le tariffe delle prestazioni mediche, LAMal è la legge che disciplina il tutto, il SAM me lo sono scordato, per dire.
Ora che vi è chiaro perché 3 mesi sono pochi per districarsi e fare una scelta, posso rivelarvi cosa mi è successo...
Di ritorno da una splendida settimanina di ferie in Italia - vacanze trascorse nel relax e nella serenità più totali- ho trovato 2 lettere di cui una era il secondo richiamo da parte dei simpaticoni delle assicurazioni sociali. Sì, quelli del "Ciao, ecco i tuoi obblighi". Costoro, non contenti di una lettera di richiamo dopo un mese di silenzio da parte mia, e non contenti di una telefonata da parte mia, fatta per spiegare che non potevo mandare prove della mia affiliazione all'AVS (cassa pensione) perché avendo iniziato a lavorare a luglio, non mi poteva ancora essere arrivato lo stipendio con la prova che pagavo i contributi a luglio stesso (!...mi sembra elementare no?), telefonata dicevo in cui ho approfittato di dire "Guardate che non mi sono scordata per l'assicurazione malattia, sto semplicemente informandomi, al momento, per fare la scelta giusta", non contenti, mi hanno mandato un secondo richiamo. Questo richiamo, spedito in data 30 luglio, a ben un mese dalla scadenza per l'affiliazione, mi minacciava, se non mandavo le prove della mia affiliazione ad una cassa malati entro 10 giorni, di denunciarmi alle autorità competenti..!!
Al che mi è venuta un'ansia senza precedenti, forse pari soltanto a quella provata per la pressapochezza e incompetenza della burocrazia italiana, di cui tuttavia ho imparato ad apprezzare la relativa (ma purtroppo casuale) flessibilità.
Pensate voi cosa mi tocca...
Pensate voi che impressione mi dà il mio paese di nascita...!
Il tutto è stato messo a posto tramite un'e-mail di spiegazione, come dicevo all'inizio non è successo nulla di veramente grave. Però è indicativo di quanto siano poco rilassati, per usare un eufemismo.
Speriamo che il cantone di Ginevra mi destini un'accoglienza migliore...!

Per ora, dalla Svizzera, è tutto.

*se ho ben capito differisce dal modello HMO perché costui può non esercitare all'interno di un raggruppamento, quindi ha costi di funzionamento più alti

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