31 octobre 2009

Conferenza con Taguchi Randy

Il trofeo di ieri sera è stato questo:

cioè l'autografo.
E il fatto di aver tutto sommato trovato quel che cercavo: sapere se potevo minimamente pensare di affontare la carriera di interprete, o se era meglio smettere di sognare ad occhi aperti e costruirmi castelli per aria.
La conferenza è iniziata con saluti e soliti convenevoli, in italiano, si vede che l'interprete della Taguchi intanto le interpretava tutto in simultanea, sottovoce (ma il mormorio è comunque stato captato un po' dai microfoni). Poi pero' a prendere la parola per tutto il tempo è stata la Taguchi, e non vi dico come mi sono sentita quando mi sono accorta che a parte alcune parole che mi sfuggivano capivo benissimo il discorso e avrei detto le stesse cose dell'interprete (senonchè in modo meno preciso e calmo). Tra l'altro lo devo contattare, quell'uomo spruzzava professionalità da tutti i pori e non ha vacillato un istante, nonostanze la durata della conferenza, 1ora e mezza abbondante. La prima parte è stata tutta sul Feng Shui, che sembra rivestire una grande importanza agli occhi della Taguchi. Ce ne ha spiegato il funzionamento e le implicazioni, discorso che io sentivo per la prima volta e che è stato rivelatore. Rivelatore perchè come chi di voi ha letto Mosaico sa, ad un certo punto Masaya si rifugia nel fiume sotterrano di Shibuya. La spiegazione delle implicazioni di questo ed altro ci viene data appunto dal Feng Shui. E il punto è che il lettore occidentale che non ha questo background si perde forse tante cose.
Rivelatore anche è stato il fatto che nonostante il traduttore della Taguchi, Gianluca Coci, le abbia chiaramente fatto una domanda in merito alla critica sociale che Mosaico propone del Giappone, ad esempio per quanto riguarda gli hikikomori, lei abbia risposto parlando di tutt altro. Segnale di un abisso culturale, nel modo di pensare e vedere le cose. Perchè noi occidentali dobbiamo tanto focalizzarci sugli hikikomori...? Per fare un paragone brutto malriuscito ma immediato, è come interrogarsi sul problema dei rifiuti di Napoli senza pensare mai alla mafia. Chi se ne intende non ti starà a spiegare dove sono i rifiuti, che fine stanno facendo, di che tipo sono e chi li produce, ma ti parlerà forse di tutt'altro, cioè di mafia etc etc etc.
Le domande poste in tutto sono state 3, nessuna risposta è stata, in apparenza, data: la Taguchi ha avuto un modo di rispondere prettamente giapponese, secondo me. Ossia ci ha fatto l'onore di prenderci per mano e spiegare tutto passo per passo, dalla A alla Z, senza arrivare subito al punto. Alla fine dando l'impressione ad alcuni di non esserci arrivata. Inoltre ho trovato il suo modo di parlare estremamente chiaro, ma non mi riferisco soltanto al contenuto,ma anche al tono della voce, al volume, e all'assenza di colloquialismi e riempitori tipo あの、えと、なんか、なんかこう・・che gli intellettualoidi e gli indecisi usano tanto (come i nostri cioè, cè, come dire, praticamente etc. che pero' in giapponese fanno una pessima impressione).

Passo ad un tentativo di riassunto:
La Taguchi ha voluto introdurci al Feng Shui (フウスイ fuusui*), un modo di pensare antico secondo il quale la distribuzione di correnti di alcuni elementi tali l'acqua ha influenza su un dato luogo. In base a questo si costruiscono case e si dispongono mobili in funzione del Feng Shui. Ad esempio non si dispone un letto con la testiera rivolta a nord perchè orientati a nord dormono i morti, oppure si mette la porta d'entrata a sud-est e i servizi a nord-ovest, mentre non si dovrebbe al secondo piano disporre una camera di letto in corrispondenza di un fornello (o sorgente di "fuoco") al primo piano.
Un altro aspetto è quello che l'acqua è conduttrice di elettricità, e lo scorrere di un fiume è percio' positivo, mentre lo ristagnare no. Collegati con questo elemento sono la posizione della stazione di Shibuya a Shibuya e il fatto che ci sia un fiume sotterraneo.
So che non è chiarissmo, ma non avendo preso appunti del contenuto, non mi ricordo piu' precisamente di cosi'.
Comunque questo discorso sembra essere collegato anche allo sviluppo dei telefonini e quindi delle onde elettromagnetiche: una corrente del genere, anche se minima, ha una cattiva influenza a livello psicologico sul cervello umano, e se crediamo agli insegnamenti del Feng Shui, non propriamente "scientifici" ma antichissimi, tutto sembrerebbe confermarlo.

In risposta a non so piu' quale domanda invece, la Taguchi ha interpretato il crimine commesso nel '97 da un ragazzino adolescente nei confronti di un bambino cosi: il motivo percui il bambino è stato proprio decapitato sembra essere legato al posto in cui il crimine è avvenuto. Infatti a Kobe non solo ci sono grandi terremoti ogni anno, ma anche un alto numero di incidenti abbastanza tragici. Questo dipenderebbe naturalmente da come è fatta li' la terra, facilmente scorrevole (di qui i terremoti). Non mi ricordo come questo fosse collegato alle malattie cosidette mentali, scusate. Il punto interessante che mi è rimasto impresso pero' è quello di spiegare la scelta della decapitazione (singolare per un semplice quattordicenne) seguita anche da esposizione davanti alla scuola come una regressione ad uno stato primitivo dell'uomo. Il ragazzino avrebbe agito cosi', difatti, perchè un tempo i barbari in battaglia decapitavano i loro nemici e costruivano le loro strade con le teste dei loro nemici. Non a caso l'ideogramma di strada道michi è composto anche da capo首kubi. Mentre sto scrivendo mi rendo conto che avrei dovuto prendere appunti...scusatemi ancora.

In risposta all'ultima domanda la Taguchi ha affermato interessarsi molto ai malati mentali e di avere molti amici affetti da tali problemi. Ha pero' sottolineato che la realtà è quella che proviamo...Una sua amica era innamoratissima di Koizumi e sosteneva di parlare al telefono con lui tutti i giorni. Ovviamente questo non era vero, pero' era la sua realtà, la realtà in cui viveva.

*Siccome, controllando poi in rete il significato di Feng Shui ho trovato che letteralmente sarebbe "vento e acqua" suppongo che in ideogrammi venga 風水, ma non sono certa

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