07 avril 2009

Note di Viaggio, parte quinta




Dal 20 al 23 marzo ho fatto un Homestay nella provincia di Mie, vicino a Nagoya (che pero' è una provincia diversa). Ripensandoci a distanza direi che non è stato nè positivo nè negativo nel complesso, ma di sicuro all'epoca non mi sono sentita per niente a mio agio. Questo ovviamente non significa che non abbia fatto esperienze interessanti, anzi: non dimentichero' mai le 2 notti nel futon su materasso (comodissimo!) e il bagno, cosi rilassante che anche se sono diventata rossa come un aragosta mi ha creato dipendenza!

Di Nagoya non ho visto nulla il 20, tranne il castello e che sembra una città pulitissima.
La mia homestay family era avanti con gli anni, lui politico amante del golf, lei prof di piano amante di viaggio all'estero. Non posso andare d'amore e d'accordo con persone cosi, sopratutto se danno l'impressione di sapere gia' tutto e di non ascoltare quello che cerchi di raccontargli. La figlia, trentenne ancora in casa dei genitori e impiegata nell'azienda del padre - la crisi economica colpisce ovunque- era una persona completamente diversa con e senza trucco. Responsabile di Go-kon e incontri per matrimoni combinati, l'unico giorno in cui mi ha degnato rivolgermi la parola e interessarsi un minimo alla mia persona è stato quando mi ha portato, senza per altro avvisarmi, a uno di questi go-kon! E questa sicuramente è l'esperienza piu' strana e divertente che abbia fatto da un po. Cioè immaginatevi. Go-kon è dating organizzato, ma non speed-dating. 10 adulti, 5 maschi, 5 femmine, tutti giapponesi sui 30 anni, tranne la sottoscritta che decisamente non c'entra niente nè di fatto nè per il modo di pensare (ste cose in Italia non ci sono e se ci sono io sicuro non partecipo/parteciperei), ad una lezione di cucina tibetana. L'assurdo che si materializza. Questi uomini che cercano di fare colpo, alcuni che se la menano perchè pensano di essere degli chef, altri che sembrano disdegnare l'intero evento, le ragazze che invece sono timidissime, sembrano costrette a stare li..una gabbia di matti. Davanti a me durante la preparazione dei tortellini tibetani poi c'era mister sono bello simpatico e soprattutto nessuna mi resiste...sorriso da "ciao piccola"-.- Il genere di maschio che a me da' solo voglia di smontarlo perchè in realtà non ha nulla di attraente! Comunque dopo aver passato la domenica mattina a fare tortelli tibetani e rispondere a domande di gruppo tipo "il tuo attore preferito" e "cosa fai nel tempo libero", siamo andati a bere un caffé. Gli uomini hanno risposto tutti all'appello- te pareva- le donne invece , quelle intelligenti, se la sono svignata con qualche buona scusa, visto che avrebbero raccolto ben poco. La sottoscritta non è stata informata nè nulla e doveva partecipare per forza, quindi mi sono dilettata nella misura del possibile all'osservazione della fauna umana di questo strambo posto perso nella campagna giapponese- posto che non capivo un tubo di quello che dicevano nel loro simpatico dialetto. Piu o meno pero' sono riuscita a seguire la conversazione, che verteva sul bellimbusto di prima, e ad un certo punto mi hanno pure chiesto il mio parere su di lui: ci si puo' uscire? ...Con poca diplomazia ho detto che sembrava uno che amava menarsela, e la battuta ha fatto ridere tutti, meno male.
Quindi quella giornata li sicuramente è stata molto interessante. Guarda un po' te cosa deve fare la gente per trovare qualcuno. Il genere di esperienza che mi ha fatto riflettere sulla mia stessa situazione.
Per il resto ho potuto sentire giapponese dei vecchi, dei trentenni e dei bambini della provincia di Mie. E mi sono scoraggiata un sacco perchè ancora non capisco quanto vorrei...
Il motivo percui l'esperienza è stata un po' cosi cosi' è che questi collezionavano studenti stranieri e gli facevano fare a tutti lo stesso percorso, con notevole tedio: castello di Nagoya, serra a fiori da qualche parte nella campagna (chissa perchè poi!), discussioni infinite sull'europa, da parte loro pero' non mia!..Il secondo giorno ho scoperto che non erano mai stati in svizzera e che mi avevano "scelta" per la mia nazionalità. Poi quando hanno iniziato a chiedermi se fossi impegnata quest'estate ho fatto 2 piu 2..
Ho mangiato un sacco e molto bene. Ho visto cos'è una vera colazione giapponese, finalmente: una fettina di pesce ( abbastanza secco), zuppa di miso, riso con uovo crudo mischiato a salsa di soia e mangiato con alga nori. Una delizia!
Non è sarcasmo.
Non mi è piaciuto che parlassero tra di loro riportando quello che dicevo, o facendosi domande alle quali io potevo rispondere, se solo me le avessero poste.
Mi hanno prestato un libro interessantissimo 日本文化を英語で紹介する辞典 dizionario per presentare la cultura giapponese in inglese, che, trovo, spiegasse concetti abbastanza difficili in modo sia chiaro che non stereotipato. Cosa rara e utile.
Anche se tutti lo sapranno vorrei descrivere il bagno giapponese, perchè è davvero una figata. Il bagno è diviso in due, una parte con il lavandino ed altro, un altra parte separata da porta scorrevole o quello che è, dove c'è la vasca e una parte per lavarsi con la doccia, fuori dal bagno. L'acqua era a 41 gradi e per questo sono diventata rossa, ma non era per niente doloroso o sgradevole, dal momento che mi sono lavata e sciacquata con la doccia prima di entrare, ed anche la doccia doveva essere parecchio calda. Tuttavia non è possibile stare piu di 5 minuti le prime volte: mi veniva da svenire..il risultato è che uno ne esce completamente stanco e rilassato allo stesso tempo, e quindi è perfetto prima di andare a dormire...davvero se ne avro' mai i mezzi vorro' un bagno giapponese in casa mia in futuro!
もちごめ mochi

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