17 avril 2009

Cose allucinanti in Giappone - sottotitolo: la prof. giapponese che vuoi cosi tanto smontare, che studiare la sua cazzo di lingua acquista un senso

(in vista degli insulti che le tirerai, anche se solo in sogno)
Cari. Oggi c'ho da sfogarmi.
Davvero una cosa allucinante!
Lezione di "espressione scritta" ieri. Siamo andati io e un mio amico francese, che ancora doveva registrarsi a questo corso. L'avevamo scelto perchè la prof. sembrava severa - il che, a fini pedagogici di solito è meglio- e perchè sembrava si potesse imparare qualcosa, oltre a venir corretti uno ad uno. La peculiarità del corso, nello specifico, è che ogni settimana ci viene proposta la lettura di un articolo di giornale sul quale scriveremo un "reaction paper". Peccato che appena siamo entrati abbiamo capito di essere capitati con una schlerotica: la prof., senza neanche salutare, aggred...accoglieva tutti con un simpatico "ma te sei registrato? di un altro corso? da quale corso vieni?" (perchè allo stesso livello esistono piu' corsi per la stessa materia, con programmi e orari diversi- qui le sovrapposizioni le evitano). E va be. Chieda pure se siamo registrati o meno. Il punto è che anche chi non era registrato aveva la possibilità di farlo ieri, ad esempio se il corso in cui stava non gli piaceva e preferiva questo. La prof. pero' sembrava contraria all'idea di accettare nuova gente, e faceva di tutto per dissuaderla. Peccato che l'abbia fatto in un modo da lasciar trasparire un solo fatto: che non rispettava nessuno di noi.
All'inizio non ce ne siamo accorti. Certo, eravamo sorpresi di trovarci a rispondere alla domanda "ma tu fai un corso di ideogrammi?" e di constatare che se la risposta era no, si veniva giudicati negativamente. Caso A: il/la malcapitato/a che non fa nessuno corso di ideogrammi è asiatico/a ---> quasi salvato/a se proviene dalla cina o dalla corea (dove usano/usavano ideogrammi), ma smontato/a se alla -conseguente- domanda "da quant'è che studi giapponese?" risponde solo "1 anno" o "1 anno e mezzo"...a sentirlo la prof. si riassesta sulla sedia, guarda nel vuoto con aria insoddisfatta, sospira e fa, quasi tra sè e sè "ho capito..."..annotando qualcosa su un foglio.
Caso B: il/la malcapitato/a che non fa nessun corso di ideogrammi ha l'altro difetto di essere bianco---> X X X DAME DAME DAME . Sei finito. Sei una merda, non vali niente, dal momento che sei bianco è tuo dovere morale fare un corso di ideogrammi perchè altrimenti non li saprai mai leggere, e comunque, che tu lo faccia o meno sto corso di ideogrammi, si dubita fortemente che tu sia in grado di seguire il corso di espressione scritta con profitto. Non sto scherzando. A un "bianco" che ha dichiarato di non prendere corsi di ideogrammi, la prof. ha chiesto con evidente tedio "di che paese sei?" (= dal tuo aspetto deduco che vieni da un paese dove non si studiano gli ideogrammi, possibile che non fai il corso di ideogrammi allora?), alla risposta "sono americano" lei si è permessa di lanciare la domanda retorica "sei riuscito a leggere l'articolo che ho distribuito settimana scorsa?" con le sopracciglia alte alte e protendendosi con tutto il corpo in avanti per sentire la risposta.
Gelo. Silenzio in classe. Tutti la guardiamo, lei non muta espressione, tutti ci guardiamo per capire se veramente avevamo capito bene la domanda. Tutti i "bianchi" si sentono presi di mira, ovvio. Se siamo riusciti a leggere l'articolo? Il dubbio si insinua..ma questa è idiota o mangia brioches tocciate nei pregiudizi la mattina? O entrambi? E cosa ci fa li' alla cattedra di "insegnamento del giapponese come lingua straniera/L2"????
L'interpellato, che per fortuna non si è lasciato smontare ha riso e ha risposto "si!" tipo "eh certo mica son ritardato". La prof. ripete la scena di prima, cioè, torna indietro sulla sua sedia ma le sopracciglia rimangono alte, fa il tipo verso "heee" tipo "incredibile"...e annota.
La tensione sale. Ma l'interrogatorio non era finito. Alla domanda sugli ideogrammi la nostra eroina pensa di aggiungere "di che livello sono le altre lezioni che prendi?", giusto perchè non era abbastanza dissuasiva e irrispettosa. Ai poveretti che hanno risposto che il loro corso di base era un xxx "5-6" è stato affibbiata l'immagine di "quelli che si devono impegnare piu' degli altri perchè evidentemente se prendono un corso che comprende anche gente del livello 5 sara' che non ce la fanno". Ad una poveretta che aveva fatto qualche errore di grammatica parlando - probabilmente per la tensione o per il nervoso- ha detto davanti a tutti, con atteggiamento e voce da caduta dalle nuvole "sembri debole in grammatica....vero?.....eh si.....da quant'è che studi giapponese?....1 anno e mezzo?...ma in che uni?...da dove in Cina vieni?....ah....eh immaginavo...".
Poi l'interrogatorio si è evoluto verso domande sempre piu'discriminatorie. Al mio amico francese ha chiesto "ti piacciono i manga?" a causa dello stereotipo che hanno i francesi di essere i primi lettori di manga al mondo dopo i giapponesi. Lui ha detto "non particolarmente", lei ha ribattutto "allora preferisci i romanzi?", lui ha risposto "mmm si (nel senso, piu' o meno si puo' dire di si)" e lei "ad esempio?" sempre con quei cazzo di sopraccigli in su.
Com'è possibile che si metta in dubbio tutto quello che dici in questo modo?
A tutti faceva una domanda diversa. A qualcuno è capitato "se diventerai bravo in giapponese, cos'hai intenzione di fare?". Ad una che diceva di voler fare la specialistica ha ribattuto con evidente e maleducatissimo stupore "in giappone?!?!?!"...
La gente che o ti toglie la voglia o te la rida' definitivamente di studiare la sua lingua...
A me ha riso in faccia quanto ho iniziato a spiegare che il mio passaporto era svizzero ma che ero italiana. Stia pur tranquilla che l'ultimo giorno di lezione le esprimero' le mie condoglianze per aver constatato che lei fa parte di quelle persone che non si sono mai fermate a pensare un po' piu' in la sul significato di "identità" e "nazionalità",ma che essendo nata su un isola la si poteva perdonare. Poi quando mi ha chiesto la mia lingua madre e che ho detto francese e italiano, ha fatto "ah parlavate francese prima vero?" riferendosi a me e al mio amico francese e poi, rivolta al mio amico "com'è il suo francese? parla davvero come una madrelingua?"
E come sei tu? Davvero tanto ignorante e arrogante come sembri, oppure peggio?
Sono davvero rimasta allibita...
Tanto piu' che le domande e i commenti che ha fatto, in giapponese risultano estremamente scortesi, estremamente irrispettosi, estremamente minatori e denigratori, molto piu' che in qualsiasi altra lingua, perchè qui da come uno sceglie di parlarti capisci che ruolo/ posizione hai per lui.

1 commentaire:

  1. Aressandora17/4/09 21:10

    Io proporrei di scandire bene in italiano:
    Leeeei è una baldraaaccaaaa e io sono madrelinguaaaa!!! Cos'è nn ha capito??? -.-' Gentaglia!

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