08 décembre 2008

Topo Gigio e il catechismo


Oggi a lezione di ascolto sono morta dalle risate fatte con Cinzia..
Trattavasi di ascoltare sto documentario della tv giapponese su Oe Kenzaburo. Autore tuttora in vita, ha vinto il premio Nobel ed è famoso per aver tenuto un discorso sulle responsabilità del Giappone durante la guerra. Discorso che studiai per l'esame di letteratura...il suo è un punto di vista di tutto rispetto, perchè non credo esistano molti giappi che, in sostanza, affermino pubblicamente "mo' basta fare le vittime perchè c'è caduta addosso la bomba atomica, guardiamo un attimo anche alle nostre colpe"....
Ora, io amo la letteratura, specie quella giapponese, ma Oe proprio...a parte quel discorso del Nobel, non l'ho mai capito e oggi ho avuto conferma di un'altra cosa: quanto sia pesante.
Cioè il documentario in sostanza parla di questi giovani adolescenti giapponesi persi e infelici perchè non capiscono che senso ha la loro vita, e che senso ha andare a scuola, e che senso ha sopportare il bullismo e che senso ha stare al mondo ma per fortuna hanno letto le opere di Oe e sono rinati, sono diventati "persone nuove". E quindi ci sono queste scene dove, lui, che sembra davvero topo gigio guardate la foto e ditemi voi, è seduto a tavola con un gruppo di adolescenti che gli spiegano i loro problemi, a mo' di terapia di gruppo, e tutti che si tirano le paranoie proprio spudoratamente, senza vergognarsi di quello che dicono. (C'è gente che muore di fame nel mondo...) Al che irrompe sullo schermo l'immagine ravvicinata di un libro aperto in penombra, alcune frasi del quale sono illuminate da una luce divina che piove dall'alto. Sarà la bibbia? NOOO, è un'opera di Oe, ovviamente! Che dice che cosa? 「新しい人になって」"diventa una persona nuova", oppure「若者にとって取り返しのつかないことはない。だから、ある時間待ってみてください」"per i giovani non esiste nulla di irreparabile. Quindi provate ad aspettare un po'( se qualcosa va male)". Ma cosa vorrà dire esattamente? Per foruna la perspicace intervistatrice fa domande che portano a risposte rivelatrici. 「若い人っていうのは、そんなに簡単に変われるものですかね、しかし」"Ma i giovani pero' sono persone che cambiano facilmente? "(domanda retorica, intende che la risposta è no) 「基本的はね[・・・]この初年もね、自分が生き方が変わったと思ってるのは、そうじゃないですよ。あの、自分っていうね、ごたごたした物置を整理して、物事を、本なんか置き換えてみると、かなりすっきりした部屋になるってことがありますでしょ。そういうふうにね、自分自身がすっきりした形で捉えられたってわけですよ。」"Eh, fondamentalmente..(grazie per la risposta chiara N.d.T.). Anche quel ragazzo (riferendosi a un adolescente che gli aveva scritto una commuovente missiva in cui spiegava come le sue opere lo avessero illuminato), pensa di aver cambiato il proprio modo di vivere, ma non è cosi. Come dire..sè stesso no..quando si riordina una stanza incasinata e si prova a spostare la roba, ad esempio i libri, succede anche che si riveli essere una stanza ordinata. In questo stesso modo, si puo' giungere a capire chiaramente se stessi, un se stesso sotto una forma chiara." L'ho capito meglio di quanto l'ho tradotto, spero...
Insomma sembrava di stare a catechismo. Mancava solo la frase "Porgi l'altra guancia" e non c'erano piu' dubbi...
No beh adesso, sono molto critica e cattiva, ma a prescindere dall'essere d'accordo o meno col messaggio, sono stata contenta di arrivare a trattare contenuti del genere. Contenuti filosofici, un po' astratti, molto intimistici. Fine dell'era "il gatto è sul tavolo". (I nipponisti di Bologna sapranno cosa intendo dire...).
Dopo lezione, lavoro!
Ogni volta torno di miglior umore di quando vado. Sarà che sono fiera di guadagnarmi qualcosa da me, con le mie forze. Sarà che comunque è un ambiente tutto italiano, vivace, c'è sempre qualcuno che ha una parola gentile, una battuta da dire...e insegnare mi piace. La scuola dove insegno è a Shibuya. Uscita est della stazione:
Al ritorno, 4 pagine di "Kitchin" in metro e un bento al volo comprato al supermercato. Ogni tanto penso di essere entrata nel mondo degli adulti, che mi pare che per definizione debba essere solitario, ogni tanto invece realizzo di come questa sia ancora vita da studente, e molto fortuna per di piu'.

5 commentaires:

  1. finita l'era del gatto sul tavolo.. che invidia phephi :)
    Giulia.

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  2. Beh quell'era li' è finita, ma quale inizi ora ancora non lo so eh XD Intanto è un po' l'era del "vorrei parlare giappo come i giappo attorno a me ma faccio figure di merda" ahah!
    Ma sbagliando s'impara..

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  3. Aressandora14/12/08 11:52

    L'era del gatto sul tavolo secondo me andava finita al primo anno...un grande errore dell'amministrazione bolognese e nn averci mai spronato a leggere o produrre cose sopra il nostro livello...good per gli esami bad per il progresso...Ciao! Ti ho scritto papiri nel post del tuo report! Ale

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  4. Assolutamente d'accordo, ma secondo me è anche colpa degli allievi che piuttosto che progredire tendono a non voler fare un cazzo...come fa un prof ad andare avanti se la classe che si trova davanti non studia abbastanza?...Comunqe il grande pregio di Bologna è il numero, io qua lo vedo rispetto a chi proviene da classi da 100 persone... : )

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  5. aressandora14/12/08 23:08

    Beh ok io a giapponese ero un po' una scansafatiche lo ammetto...però altrettanto mestamente ammetto che se avessi saputo di avere un esame impassabile a fine anno (come ad esempio avevo da altre parti..ogni riferimento è puramente casuale) mi sarei sbattuta il doppio...lo so ragionamento poco maturo..però alla fine è così..c'è da dire che nn è stato nemmeno male approcciare buona parte della grammatica così...solo che ci voleva dell'altro...

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